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Prestazioni
Chirurgia protesica della spalla
Chirurgia protesica della spalla
Si tratta dell’insieme di tecniche e procedure necessarie quando il danno a carico dell’articolazione della spalla richiede un trattamento radicale di sostituzione con componenti protesiche.
A cosa serve
L’obiettivo della protesi è quello di eliminare il dolore e migliorare i movimenti. Proprio per questo, lo specialista deve valutare se sostituire l’articolazione con una protesi tenendo conto di diversi fattori (dolore, sintomi, grado di compromissione della funzionalità della spalla, età del paziente…).
Come si svolge
L’intervento di chirurgia protesica della spalla può essere effettuato in vari modi. La sostituzione può essere totale (testa dell’omero e glena) oppure parziale (solo testa dell’omero). In entrambi i casi verrà praticata un’incisione sulla parte anteriore della spalla, tra il deltoide e il grande pettorale per rimuovere poi le componenti ossee usurate (omerali e/o glenoidee) e sostituendole con componenti protesiche
Colecistectomia
Colecistectomia
La colicistectomia è un intervento chirurgico con il quale si procede alla rimozione della cistifellea (colecisti), che può essere affetta da diverse patologie: le più frequenti sono le colecistiti e la colelitiasi.
A cosa serve
Questa procedura rimuove l’organo quando questo è affetto da infiammazioni ricorrenti, calcolosi, neoformazioni benigne e maligne localizzate.
Come si svolge
L’intervento di colecistectomia può essere eseguito sia per via laparoscopica che per via laparotomica (con il taglio tradizionale) ma si predilige la prima perché consente un recupero più veloce e lascia meno cicatrici. In entrambi i casi è necessaria l’anestesia generale e un trattamento con antibiotici.
Cross-Linking Corneale (CXL)
Cross-Linking Corneale (CXL)
Il Cross-Linking Corneale è un intervento parachirurgico a bassa invasività, che consiste in un rinforzo della cornea ottenuto mediante l’effetto combinato di vitamina B2 e raggi ultravioletti.
A cosa serve
L’obiettivo di questo esame è quello di aumentare la connessione fra le fibre e la loro resistenza in modo da contrastare e in buona parte dei casi arrestare l’evoluzione del cheratocono.
Come si svolge
Per intervenire esistono due possibilità: con o senza rimozione dell’epitelio. Il metodo più indicato viene concordato con il medico in base al caso specifico.
L’intervento è ambulatoriale ed effettuato in anestesia in gocce. Nei trattamenti senza rimozione dell’epitelio i sintomi sono quasi assenti e il recupero più rapido.
Ecocardiografia 3D (ecocardiogramma)
Ecocardiografia 3D (ecocardiogramma)
L’ecocardiografia è un esame grazie al quale si studiano il cuore e il flusso del sangue attraverso le valvole attraverso gli ultrasuoni. L’utilizzo di metodiche di acquisizione e ricostruzione 3D permette di avere immagini più definite ed accurate.
A cosa serve
Questo esame permette di effettuare una migliore valutazione d’insieme del cuore; si rivela particolarmente utile nel caso delle malattie valvolari e dei difetti interatriali.
Come si svolge
Il paziente deve stendersi a petto nudo sul lettino in modo che l’ecografista gli possa posizionare gli elettrodi e spalmare un apposito gel (sia sul torace del paziente che sul trasduttore). Questa sonda verrà spostata sul petto con una leggera pressione. Al termine dell’esame gli elettrodi saranno rimossi e non resterà che pulirsi dal gel rimasto sul petto. La durata complessiva dell’esame è di circa 10-15 minuti.
Ecografia addome completo
Ecografia addome completo
L’ecografia dell’addome completo è un esame che non prevede l’uso di radiazioni e si basa sull’emissione di ultrasuoni, che non provocano danno all’organismo. Viene effettuato tramite focalizzazione spaziale secondo i vari piani anatomici dell’organo.
A cosa serve
Grazie all’ecografia dell’addome completo si possono esplorare il fegato, la cistifellea, le vie biliari, la milza, i reni, il pancreas, lo stomaco, i grossi vasi sanguigni, la vescica, l’utero, le ovaie e la prostata. L’esame viene impiegato per visualizzare la morfologia dei parenchimi e l’eventuale presenza di lesioni.
Come si svolge
Per eseguire l’esame il paziente viene fatto sdraiare a pancia in su e successivamente si procede con lo scorrimento della sonda ecografica – azionata manualmente dal medico – sull’addome preventivamente cosparso di un gel trasparente che ha lo scopo di favorire il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda.
Ecografia del seno
Ecografia del seno
L’ecografia del seno è un esame di diagnostica per immagini che consente lo studio del parenchima mammario e dei cavi ascellari.
A cosa serve
Qualora ci fosse un sintomo clinico, l’ecografia del seno può rappresentare esame di primo livello consentendo di verificare l’origine del sintomo stesso (nodulo solido o liquido, raccolta flogistica, etc.). Nelle donne asintomatiche invece l’esame diventa un’indagine di secondo livello in seguito all’esecuzione di una mammografia ed al riscontro di un’alterazione sospetta o di un tessuto ad elevata densità ovvero ricco di componente fibro-ghiandolare.
L’ecografia consente inoltre l’esplorazione dei cavi ascellari normalmente mal valutabili con la sola mammografia.
Come si svolge
Durante l’ecografia del seno il Medico Radiologo effettua lo studio di entrambe le mammelle e dei cavi ascellari tramite una sonda ad alta frequenza, appositamente studiata per i tessuti molli.
Per eseguire l’esame è necessario che la paziente sia sdraiata in posizione supina e con le mani raccolte dietro la testa; fra sonda e cute viene applicato un gel per evitare che l’aria interposta blocchi gli ultrasuoni.
La procedura completa dura circa 15 minuti.
Ecografia pancreatica
Ecografia pancreatica
L’ecografia pancreatica è un esame diagnostico non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare e studiare il pancreas, i suoi dotti e le strutture vascolari connesse.
A cosa serve
Questo esame serve a verificare se esiste una patologia a carico del pancreas. In particolare, l’ecografia pancreatica permette di evidenziare la presenza di cisti, infiammazioni acute e croniche (pancreatiti) e neoformazioni di natura benigna o maligna. È particolarmente utile nel follow up delle neoformazioni benigne.
Con questo esame è possibile, inoltre, evidenziare eventuali problemi alle vie biliari come dilatazioni, calcoli e tumori.
Come si svolge
Durante l’esame di ecografia pancreatica il paziente è sdraiato e dovrà assumere diverse posizioni a seconda dell’area da esplorare. Il medico radiologo appoggerà e muoverà sulla parte anatomica in esame una sonda ecografica, in grado di produrre sezioni anatomiche fedeli delle strutture esaminate. L’ecografia pancreatica non è un esame invasivo e non comporta rischi per il paziente.
Ecografia pelvica
Ecografia pelvica
L’ecografia pelvica è un esame che non prevede l’uso di radiazioni e si basa sull’emissione di ultrasuoni. Viene eseguita mediante focalizzazione spaziale secondo i vari piani anatomici dell’organo oggetto dell’esame. Permette l’analisi morfologica degli organi contenuti nella pelvi.
A cosa serve
Tramite l’ecotomografia pelvica è possibile visualizzare, nell’uomo, vescica e prostata e nella donna vescica, utero e ovaie. L’obiettivo è quello di visualizzare la morfologia di questi organi e identificare eventuali masse atipiche o malformazioni.
Come si svolge
Per eseguire l’esame il paziente viene fatto sdraiare a pancia in su. La procedura prevede lo scorrimento della sonda ecografica sulla parte bassa dell’addome che è stata preventivamente cosparsa di un gel trasparente, il quale serve a favorire il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda.
Per una migliore valutazione esistono sonde per lo studio della prostata e degli organi genitali interni femminili endocavitarie (trans-rettale negli uomini e trans-vaginale nelle donne).
Ecografia tiroide-paratiroide
Ecografia tiroide-paratiroide
L’ Ecografia tiroide-paratiroide è un esame che non prevede l’uso di radiazioni e si basa sull’emissione di ultrasuoni. Si esegue mediante focalizzazione spaziale secondo i vari piani anatomici dell’organo.
A cosa serve
L’ecografia della tiroide è un esame che viene prescritto per esplorare la struttura della tiroide, dei vasi sanguigni circostanti e degli organi contigui. Questo permette, in particolare, di individuare alterazioni della struttura della ghiandola come, ad esempio, la presenza di noduli.
Come si svolge
Per eseguire l’esame è necessario che il paziente sia in posizione supina, con il collo iperesteso. Si utilizza poi una sonda a elevata frequenza che viene posta a contatto con il collo. La procedura prevede lo scorrimento della sonda ecografica sulla parte interessata, preventivamente cosparsa di un gel trasparente che ha lo scopo di favorire il passaggio degli ultrasuoni.
Esame del fundus
Esame del fundus
Esame del fundus è un esame diagnostico usato per studiare la parte posteriore del bulbo oculare. Nello specifico, l’esame riguarda tutta la cavità vitreale includendo il corpo vitreo, la testa del nervo ottico, la retina centrale (macula) e periferica.
A cosa serve
Questo esame consente di rilevare la presenza di malattie della retina e del nervo ottico, tra le quali le più frequenti sono la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare legata all’età e il distacco di retina. Inoltre, può evidenziare l’influenza di altre malattie.
Come si svolge
Per svolgere l’esame, al paziente sarà chiesto di spostare lo sguardo nelle varie posizioni in modo da rendere possibile l’esplorazione di tutto il segmento posteriore dell’occhio tramite strumenti ottici specialistici, come l’oftalmoscopio. Qualora l’esplorazione fosse eseguita tramite foto del fondo oculare, la procedura è la stessa e l’acquisizione dell’immagine può essere eseguita anche da un tecnico o ortottista.