Frate Sole
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Prestazioni
Chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto)
Chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto)
La chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) è un intervento conservativo che viene eseguito quando i difetti dell’articolazione coxofemorale sono particolarmente gravi o non possono essere trattati in artroscopia.
A cosa serve
La chirurgica correttiva dell’anca (a cielo aperto) è una tecnica alternativa all’artroscopia che prevede un accesso chirurgico più ampio. È una tecnica più invasiva ma che è necessaria se i difetti dell’articolazione coxofemorale hanno una particolare complessità.
Come si svolge
L’intervento può essere eseguito mediante l’utilizzo di diverse tecniche. La maggior parte delle volte viene prima creato un accesso chirurgico eseguendo un taglio che preservi il più possibile i muscoli e poi si procede alle manovre ossee che servono a correggere la deformità specifica del paziente. L’intervento viene eseguito cercando di danneggiare il meno possibile i vasi sanguigni che nutrono l’osso.
Chirurgia di riparazione del legamento crociato anteriore
Chirurgia di riparazione del legamento crociato anteriore
L’intervento di riparazione del legamento crociato anteriore è indicato a tutti coloro che presentano dolore ed instabilità in seguito alla lesione del legamento crociato anteriore. È consigliato a tutti i pazienti giovani, allo scopo di prevenire una precoce usura del ginocchio (artrosi).
A cosa serve
Serve a ricostruire il legamento leso con un tessuto sostitutivo.
Come si svolge
L’approccio chirurgico viene solitamente eseguito con tecnica artroscopica e comprende quattro fasi: l’asportazione dei frammenti del LCA danneggiato e la preparazione dell’alloggiamento per il nuovo tessuto, la realizzazione di sedi nel femore e nella tibia, per l’inserimento del nuovo legamento, l’inserimento del neo-legamento nell’articolazione, la fissazione del neo-legamento.
Chirurgia protesica del ginocchio
Chirurgia protesica del ginocchio
Chi è affetto da artrosi del ginocchio può avere bisogno di una soluzione parziale o totale. In questo caso, una protesi ginocchio, posizionata con tecnica mini-invasiva, può risolvere definitivamente il problema.
A cosa serve
Con l’intervento di chirurgia protesica del ginocchio, dopo aver rimosso le porzioni danneggiate, si sostituirà la parte compromessa dall’artrosi con una protesi in materiale biocompatibile per ripristinare la funzionalità articolari, sollevare il paziente dal dolore e correggere eventuali deformità della gamba.
Come si svolge
Durante l’intervento si esegue un’incisione in sede pararotulea mediale evitando di sezionare anche il tendine e le sue fibre muscolari. In alternativa, si procede divaricando delicatamente le fibre del muscolo vasto mediale.
Documenti
Guida al Ricovero | Artroprotesi del Ginocchio
Guida al Ricovero | Protesi Totale Anca Ginocchio Revisione Protesi
Medici
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Chirurgia protesica dell’anca
Chirurgia protesica dell’anca
L’intervento di protesi dell’anca consiste nella sostituzione completa dell’articolazione utilizzando delle protesi in metallo. Attualmente le protesi maggiormente utilizzate sono costruite in lega di titanio, ma possono anche venire cementate all’osso protesi di differenti leghe metalliche.
A cosa serve
L’intervento serve a intervenire nei casi più avanzati di degenerazione dell’articolazione per i quali sono controindicati o non hanno avuto successo i trattamenti conservativi.
Come si svolge
La tecnica chirurgica utilizza un approccio mini-invasivo, con tagli cutanei piccoli, riducendo al massimo l’impatto sui muscoli.
La via di accesso all’anca è la postero-laterale con il vantaggio di non intaccare gli abduttori dell’anca, anche se, in alcuni casi particolari, il chirurgo si avvale di altre vie di accesso. L’intervento viene praticato in genere in anestesia peridurale, ma in relazione al caso è facoltà dell’anestesista la scelta della soluzione migliore.
Documenti
Guida al Ricovero | Artroprotesi di Anca
Guida al Ricovero | Protesi Totale Anca Ginocchio Revisione Protesi
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Chirurgia protesica della spalla
Chirurgia protesica della spalla
Si tratta dell’insieme di tecniche e procedure necessarie quando il danno a carico dell’articolazione della spalla richiede un trattamento radicale di sostituzione con componenti protesiche.
A cosa serve
L’obiettivo della protesi è quello di eliminare il dolore e migliorare i movimenti. Proprio per questo, lo specialista deve valutare se sostituire l’articolazione con una protesi tenendo conto di diversi fattori (dolore, sintomi, grado di compromissione della funzionalità della spalla, età del paziente…).
Come si svolge
L’intervento di chirurgia protesica della spalla può essere effettuato in vari modi. La sostituzione può essere totale (testa dell’omero e glena) oppure parziale (solo testa dell’omero). In entrambi i casi verrà praticata un’incisione sulla parte anteriore della spalla, tra il deltoide e il grande pettorale per rimuovere poi le componenti ossee usurate (omerali e/o glenoidee) e sostituendole con componenti protesiche
Documenti
Guida al Ricovero | Artroprotesi della Spalla
Guida al Ricovero | Protesi Spalla Gomito Caviglia Osteotomia Transfert
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Chirurgia protesica robotica del ginocchio
Chirurgia protesica robotica del ginocchio
È la tecnica mini-invasiva più avanzata per posizionare la protesi di ginocchio.
A cosa serve
Questa tecnica viene utilizzata nell’ambito degli interventi chirurgici di protesi totale del ginocchio e viene eseguita attraverso una piattaforma che assiste i chirurghi durante l’intervento in modo da offrire ai nostri pazienti con la tecnica robotica, il massimo della qualità e sicurezza proponibile in tale chirurgia.
Come si svolge
Il sistema, guida il chirurgo nella ancora più precisa pianificazione e nella corretta esecuzione delle resezioni previste con margini di errore minimi che consentono un perfetto dimensionamento, allineamento e bilanciamento dell’impianto protesico, garanzia di un risultato ancora più affidabile sia nel breve che nel lungo termine.
Chirurgia ricostruttiva della caviglia
Chirurgia ricostruttiva della caviglia
Nei casi di grave compromissione funzionale dell’articolazione, può essere necessario procedere all’intervento di chirurgia ricostruttiva della caviglia.
A cosa serve
L’intervento è spesso necessario nei casi più gravi, ovvero quando si verificano fratture ossee e/o lussazioni. In alternativa può essere un’alternativa al fallimento di una corretta terapia riabilitativa.
Come si svolge
L’intervento di chirurgia ricostruttiva della caviglia viene solitamente eseguito a cielo aperto utilizzando tendini del paziente stesso per ricostruire i legamenti con l’obiettivo di eliminare le reazioni cicatriziali esuberanti che danno dolore e rigidità.
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CTM urine (Cellule Tumorali Maligne)
CTM urine (Cellule Tumorali Maligne)
La citologia urinaria è un esame che ha l’obiettivo di evidenziare la presenza di cellule “anomale” nelle urine.
A cosa serve
Questo esame si rivela particolarmente utile nella diagnosi dei tumori dell’apparato urinario, in quanto permette di individuare ed esaminare le cellule che derivano dallo sfaldamento delle zone più superficiali di alcune formazioni neoplastiche.
Come si svolge
La citologia urinaria si esegue raccogliendo un campione di urina, per tre giorni consecutivi. Questa deve essere raccolta in un apposito contenitore sterile, nel quale è già presente un fissativo (normalmente, si tratta di alcool etilico o di acido tricloroacetico).
Ecocardiografia 3D (ecocardiogramma)
Ecocardiografia 3D (ecocardiogramma)
L’ecocardiografia è un esame grazie al quale si studiano il cuore e il flusso del sangue attraverso le valvole attraverso gli ultrasuoni. L’utilizzo di metodiche di acquisizione e ricostruzione 3D permette di avere immagini più definite ed accurate.
A cosa serve
Questo esame permette di effettuare una migliore valutazione d’insieme del cuore; si rivela particolarmente utile nel caso delle malattie valvolari e dei difetti interatriali.
Come si svolge
Il paziente deve stendersi a petto nudo sul lettino in modo che l’ecografista gli possa posizionare gli elettrodi e spalmare un apposito gel (sia sul torace del paziente che sul trasduttore). Questa sonda verrà spostata sul petto con una leggera pressione. Al termine dell’esame gli elettrodi saranno rimossi e non resterà che pulirsi dal gel rimasto sul petto. La durata complessiva dell’esame è di circa 10-15 minuti.
Ecocolordoppler tronchi sovraortici (TSA)
Ecocolordoppler tronchi sovraortici (TSA)
L’Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è un esame utile a studiare e monitorare i vasi sanguigni (arterie e vene) che nutrono le strutture del capo, e per la diagnosi delle malattie cerebrovascolari.
A cosa serve
L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è un esame grazie al quale è possibile studiare la morfologia dei vasi (pervietà e calibro), riconoscere le lesioni aterosclerotiche (placche), il conseguente grado di stenosi e il loro evolversi e viene effettuato per escludere la presenza di trombosi venose.
L’ecocolordoppler fornisce immagini a colori (rosso e blu) dei flussi venosi e arteriosi evidenziando anche le più piccole lesioni delle pareti dei vasi consentendo di valutarne con precisione l’entità.
Come si svolge
L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) si svolge come una qualsiasi ecografia e non comporta alcun disturbo per il paziente.