Chirurgia aperta e artroscopica della spalla
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L’artroscopia della spalla è un intervento chirurgico mininvasivo che consente di curare diverse patologie articolari con un trauma chirurgico ridotto e cicatrici minime. Il termine artroscopia deriva dall’unione di due elementi linguistici: artro (articolazione) e scopia (guardare). E in effetti questo è il suo ruolo: guardare, meglio ancora indagare, un’articolazione per scoprire patologie ma anche per curarle
A cosa serve
La tecnica artroscopica, è indicata per il trattamento di varie patologie che possono colpire l’articolazione:
- Lesione della cuffia dei rotatori;
- Lesione dei legamenti a seguito della lussazione della spalla;
- Instabilità di spalla;
- Tendinopatia calcifica;
- Patologie del bicipite:
- Lesioni della cartilagine;
- Sindrome da conflitto subacromiale (impingement).
Come si svolge
Grazie alla tecnica artroscopica, è possibile esplorare dall’interno la spalla, introducendo una sonda collegata a una telecamera, attraverso due o più piccoli accessi, di massimo 10 millimetri di diametro (ecco perché si parla di tecnica minimamente invasiva) attraverso i quali è possibile introdurre anche strumenti chirurgici che consentono poi di trattare le diverse patologie articolari.
Questo permette di eseguire gesti chirurgici un tempo possibili solo con metodiche assai più invasive. In tal modo si riducono i tempi operatori e spesso anche il periodo riabilitativo e le complicanze