Risonanza magnetica fegato con MDC Epatospecifico
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Si tratta di un tipo di risonanza che utilizza un Mezzo di Contrasto Epatospecifico, cioè, specifico per l’individuazione e la caratterizzazione delle lesioni epatiche (del fegato), per studiarne la vascolarizzazione e distinguere il tessuto sano da quello malato.
Il Mezzo di Contrasto Epatospecifico, utilizzato durante le procedure diagnostiche di Risonanza Magnetica, è il Primovist, un preparato che contiene gadolinio, un metallo appartenente alla famiglia delle terre rare che migliora l’accuratezza delle immagini del fegato durante le procedure diagnostiche di risonanza magnetica e aiuta il medico ad identificare le anomalie presenti nel fegato. Il Primovist a differenza di altri MdC epatospecifici in commercio consente l’esecuzione dell’esame del Fegato in circa 30 minuti (VS circa 2 ore di altri prodotti).
Permette di identificare le lesioni del fegato. Il fegato, a causa del suo ruolo centrale nell’organismo, della sua ricca vascolarizzazione e per le sue caratteristiche di filtro della circolazione ematica, può essere sede di molteplici tipi di lesioni focali benigne e maligne. Per lesioni focali si intendono delle alterazioni del normale tessuto, dei processi patologici localizzati e circoscritti che non si diffondono all’intero organo, ma si limitano ad aree ben localizzate facendo però sentire la loro azione dannosa su tutto l’organismo. Sono lesioni focali, ad esempio, i focolai infettivi, i noduli, i granulomi, gli ematomi, gli ascessi, le cisti, i tumori, le metastasi. Le lesioni benigne rappresentano la maggioranza delle lesioni focali epatiche ma distinguere le lesioni benigne da quelle maligne non è semplice.