In un mondo del benessere e della cura in continua evoluzione, il Gruppo Korian sceglie con convinzione di abbracciare la filosofia dell’innovazione costante, un impegno radicato nella ricerca, nella tecnologia e nell’esperienza.

Questo approccio determina il nostro costante impegno nel migliorare la qualità della vita. In questa prospettiva, la chirurgia non è da meno, tanto che il nostro focus si concentra sulla fusione di competenze umane e tecnologiche per raggiungere nuove vette di eccellenza.

È con questa visione che Korian si dedica al progresso tecnologico, affermandosi anche nell’ambito della chirurgia con la rivoluzionaria piattaforma robotica: ROSA Knee Robot. Un alleato prezioso che ha già trovato casa presso le nostre strutture di San Giuseppe Hospital (Arezzo), Frate Sole (Figline Valdarno) e Città di Quartu (Cagliari.)

ROSA Knee Robot, testimone tangibile del connubio tra strumentazioni tecnologiche avanzate e sistemi di intelligenza artificiale, si pone in questo senso come una risorsa cruciale per i nostri chirurghi durante gli interventi di Protesi Totale di Ginocchio (PTG). Un intervento delicato, solitamente necessario in presenza di artrosi avanzata o artropatia del ginocchio, che mira a restituire al paziente non solo la funzionalità articolare, ma anche una qualità di vita rinnovata.

E di questa straordinaria tecnologia oggi ci parla il Dottor Michele Franci, Responsabile Equipe e Medico Specialista in Ortopedia e Traumatologia di Korian.

Perché ha deciso di intraprendere questa carriera?

“Ho capito sin da bambino che la mia strada fosse quella di riuscire a fare qualcosa che potesse aiutare le persone. Con il tempo ho capito che l’ortopedia era ciò che mi entusiasmava maggiormente e che muoveva la mia passione, soprattutto perché soddisfaceva la mia attitudine verso la chirurgia. Qualcosa che coniugasse l’aspetto pratico con l’utilità per il prossimo. Il tutto senza mai trascurare l’interesse verso l’evoluzione tecnologica, per quello che riguarda i materiali protesici e le tecniche chirurgiche, giungendo fino alla tecnologia robotica”.

Come è cambiato il mondo della chirurgia ortopedica con l’apporto della tecnologia?

“Credo che come in tutte le branchie chirurgiche anche nell’ortopedia abbiamo vissuto positivamente questa evoluzione verso la mininvasività e l’accuratezza del gesto chirurgico. Grazie all’introduzione delle nuove biotecnologie e dell’avvento di materiali sempre più performanti, riusciremo ad aiutare sempre di più le persone nel processo di guarigione. Con la tecnologia robotica potremo infatti sempre di più alzare l’asticella, ma sempre ricordando che questa sostiene ed aiuta il professionista, ma non lo sostituisce”.

In che modo Korian rappresenta un punto di riferimento sul territorio in ambito chirurgico?

“A mio avviso il punto focale è poter contare su un’azienda che supporti con convinzione il cambiamento. Il nostro Gruppo presenta costantemente un’eccellente opportunità tanto per i pazienti quanto per gli operatori. Naturalmente la società sta avanzando sempre di più richieste specifiche: per questo è fondamentale supportarla attraverso spazi e tecnologie all’avanguardia. E su questo Korian, con i suoi standard di cura elevati, non si è mai tirato indietro”.

Che cos’è a tutti gli effetti la chirurgia protesica ortopedica robotica assistita?

“Il robot rappresenta uno strumento tecnologico che aiuta le scelte del chirurgo ma non le sostituisce, nell’ottica di consentire un maggior rispetto dei tessuti molli e quindi una minore invasività e una maggiore accuratezza dei tagli chirurgici. Di fatto più è accurato il taglio osseo eseguito e più è possibile offrire al paziente uno standard di cura elevato”.

Quali sono i suoi vantaggi sul breve periodo?

“Sicuramente un minor sanguinamento nel post-operatorio e una migliore propriocezione del ginocchio grazie ad un più accurato bilanciamento legamentoso. Senza dimenticare l’aspetto più significativo: una gestione del dolore più ampia dopo l’intervento”.

Rosa Knee rappresenta un unicum nel panorama della robotica medica?

“Assolutamente. Parliamo infatti dell’unico sistema in grado di studiare il bilanciamento dei tessuti molli, effettuato esattamente nel momento in cui viene praticato l’intervento. Non è necessario programmarlo prima, ma è possibile eseguirlo durante, con un migliore bilanciamento. Inoltre, permette di lavorare allo stesso tempo senza/con immagini diagnostiche: non ho quindi la necessità di eseguire nel pre-operatorio degli esami che spesso sono molto costosi. È infine anche l’unico sistema che consente di impiantare dei modelli protesici diversi, lasciando la possibilità al chirurgo di scegliere l’impianto più funzionale per il paziente”.

Quanto può inficiare sul percorso di riabilitazione?

“La riabilitazione è sempre molto importante per la chirurgia del ginocchio. A mio avviso per il futuro c’è da aspettarsi un’evoluzione migliorativa grazie agli interventi di robotica, tenendo conto soprattutto della migliore gestione del dolore. Aspetti che determineranno una maggiore facilità e flessibilità del processo di riabilitazione”.

Quanto reputi possa essere impattante l’implementazione della chirurgia protesica ortopedica robotica in tutte le strutture del Gruppo?

“Korian fin da subito si è mostrata sensibile a questo cambiamento per rimanere al passo con i tempi. Reputo sia fondamentale farsi promotore della consapevolezza della ricerca scientifica e della tecnologia. Ricordando come l’avvento della robotica possa rappresentare un contributo decisivo per il professionista, anche dal punto di vista dell’immagazzinamento dei dati, ma sempre senza snaturarlo”.

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