Appoggiarsi all’aiuto di familiari ed amici è senza dubbio un punto di forza rilevante per chi soffre di disfagia, soprattutto per quello che riguarda il momento del pasto, che all’interno della quotidianità deve necessariamente restare un momento piacevole e sereno per il soggetto fragile.

Per chi soffre di disfagia, infatti, il pasto può rappresentare un fonte di paura, ansia, allontanamento dal cibo e dalle bevande. Problematiche che si traducono inevitabilmente in un deficit calorico e di macronutrienti fondamentali per la salute e il benessere.

A ricoprire un importantissimo ruolo, oltre alla competenza di una specialista, sono soprattutto tutte quelle persone come familiari e caregiver, che assistono il soggetto a tavola, garantendone un’alimentazione corretta e sicura.

Un percorso di sostegno costante, che deve presuppore la conoscenza di alcuni importanti aspetti vitali per la persona, scongiurando il rischio di complicazioni. Oggi vogliamo sottolineare degli accorgimenti fondamentali da mettere facilmente in pratica per l’assistenza di un vostro caro che soffre di disturbi dell’alimentazione o di disfagia, in un momento chiave come quello del pasto.

benessere a tavola

I CONSIGLI DI NESTLÉ: PRATICI E SEMPLICI DA ADOTTARE

Porre attenzione alla consistenza di cibi solidi e liquidi

Alimenti sicuri, senza rinunciare però al gusto. I cibi più indicati sono quelli semisolidi come frullati, purè, mousse e creme. Prodotti che di fatto assicurano un movimento rallentato nella bocca e nella gola, garantendo una deglutizione sicura. La consistenza di cibi e bevande deve esser tale da poterli sempre mangiare con il cucchiaio, e può essere modificata con l’impiego di addensanti o di liquidi. Evitate di mescolare cibi con consistenze diverse (es. pastina in brodo, minestrone a pezzi).

L’importanza di una postura corretta

Non bisogna mai sottovalutare l’importanza di una postura corretta prima e dopo il pasto. Posizionate il vostro caro con la schiena dritta, i piedi ben appoggiati per terra, le braccia sul tavolo e la testa piegata in avanti. Senza dimenticare che è fondamentale che il soggetto resti in posizione eretta per almeno mezz’ora dopo aver mangiato per evitare il reflusso.

Gli spazi della casa dove consumare il pasto

Tranquillità e ordine intorno a noi. Sono queste le due parole chiave per un ambiente sano, sicuro e senza distrazioni in cui consumare il pasto. Se non strettamente necessario, vi consigliamo di spegnere la televisione, ed evitare le visite di altre persone. Sul tavolo, inoltre, tutto deve essere facilmente accessibile e a portata di mano.

Quali prodotti comprare?

Per garantire sicurezza e qualità affidatevi ad uno specialista, come il vostro medico di famiglia o un nutrizionista, soprattutto per quello che riguarda le pietanze da servire. Fortunatamente esistono sul mercato prodotti di buona qualità che hanno una consistenza standardizzata e che contengono tutti i nutrienti di cui si ha bisogno in base ad età ed entità del problema.

La proposta del cibo

Come proporre il cibo se il vostro caro non mangia autonomamente? Quando una persona non riesce a mangiare da sola, bisogna mettersi seduti di fronte, con la testa più o meno alla sua stessa altezza. Il cibo va somministrato in piccole quantità, ricordandosi di non porgerne di nuovo fino a quando non è stato inghiottito il precedente.

Come somministrare i farmaci?

La deglutizione dei farmaci rappresenta una questione particolarmente delicata a cui bisogna fare molta attenzione. Anche in questo caso il nostro consiglio è quello di chiedere al medico curante o al farmacista di fiducia. Per approfondire questa tematica visita il sito di approfondimento scientifico di Nestlé Health Science Nutritional Academy | Il sito dedicato agli Specialisti

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