ExcelsiusGPS™: come Korian guida la rivoluzione nella chirurgia vertebrale in Sardegna
Per noi di Korian, da sempre pronti ad abbracciare innovazione e tecnologia nell’ambito della cura e del benessere della Persona, la chirurgia robotica rappresenta concretamente la nuova rivoluzione nella chirurgia spinale. La chirurgia mini-invasiva permette infatti di eseguire interventi sulla colonna vertebrale con tecniche lievemente invasive, che negli ultimi anni si sono evolute. Grazie all’esperienza del chirurgo e all’utilizzo di sistemi computerizzati di ultima generazione come l’imaging radiologico 3D e i sistemi robotici, è così possibile trattare le patologie vertebrali con minore danno muscolare, maggiore precisione e sicurezza.
In questo straordinario contesto si inserisce il robot ExcelsiusGPS™, una tecnologia medica che integra navigazione e robotica per le procedure chirurgiche, e che funziona realmente come un GPS, guidando il chirurgo lungo il percorso più sicuro e diretto per completare l’intervento. Una vera e propria innovazione con circa 10 modelli in tutta Italia, ma soprattutto unica nel suo genere in Sardegna, dove viene utilizzata da Korian presso la Casa di Cura Sant’Elena, grazie alla competenza e all’esperienza delle equipe mediche del Dottor Mauro Costaglioli e del Dottor Maurizio Piredda.
E proprio delle potenzialità e dei benefici del robot ExcelsiusGPS™ nel campo della chirurgia vertebrale vogliamo parlarvi oggi, con la consapevolezza e l’orgoglio che ogni giorno il Gruppo Korian mette in campo per offrire un servizio di qualità a chi sceglie di affidarsi alle sue cure.
Come funziona il Robot Excelsiusgps™?
Il Robot Excelsiusgps™ combina abilmente le immagini e gli esami pre-operatori con i riferimenti dinamici posizionati direttamente sul paziente durante l’operazione, permettendo così di “navigare” la procedura chirurgica. È quindi il professionista che, valutata la migliore strategia chirurgica, procede ad utilizzare il braccio robotico e a prendere ogni decisione durante le procedure.
Tramite sistemi di radiologia tridimensionale 3D e il sistema di navigazione integrato nel sistema robotico, vengono acquisite le immagini dell’anatomia della colonna vertebrale. Tali immagini vengono quindi utilizzate per determinare la dimensione e il posizionamento degli impianti. Grazie alle immagini in alta definizione, il chirurgo può quindi guidare il braccio robotico con precisione sulla regione specifica da operare.
Durante l’intera procedura, gli strumenti chirurgici e gli impianti vengono continuamente visualizzati sullo schermo, permettendo al chirurgo e allo staff di monitorarli. Questa visualizzazione consente al professionista di avere un feedback in tempo reale durante l’intervento, garantendo un posizionamento più preciso degli impianti.
Come si svolge l’intervento?
Proviamo a definire con semplicità gli step che contraddistinguono l’intervento:
- Vengono effettuate le acquisizioni preoperatorie e/o intraoperatorie delle immagini mediche con il sistema radiologico 3D e importate nel sistema di navigazione robotico.
- Il chirurgo pianifica la dimensione e il posizionamento degli impianti basandosi sulle immagini acquisite.
- Il sistema di navigazione viene utilizzato per guidare il braccio robotico lungo il percorso pianificato dal chirurgo, simile a un percorso programmato nel GPS dell’auto.
- Il robot guida il chirurgo per posizionare con precisione le viti utilizzando strumenti “navigati”.
Le viti vengono posizionate in una parte della vertebra chiamata peduncolo e il posizionamento delle viti può essere il momento più delicato e rischioso dell’intervento in quanto negli spazi adiacenti lo stesso sono presenti le strutture nervose come le radici nervose, e talvolta le alterazioni morfologiche secondarie ai processi degenerativi rendono particolarmente difficile questa procedura.
La possibilità di effettuare il posizionamento delle viti con la guida robotica aumenta così in maniera significativa la precisione e quindi la sicurezza dell’intervento.
Il Robot è inoltre utile per eseguire anche il posizionamento “navigato” di altri mezzi di sintesi, come le cage intersomatiche, e consente di eseguire con estrema precisione la fissazione del bacino.
Infine, permette di effettuare interventi di particolare complessità, come ad esempio operazioni con doppio approccio alla colonna, con notevole risparmio di tempi chirurgici e anestesiologici.
Quali patologie possono essere trattate con la chirurgia robotica vertebrale?
La chirurgia robotica vertebrale è particolarmente indicata per le patologie che necessitano di una stabilizzazione vertebrale, ovvero di un posizionamento di viti all’interno delle vertebre che vengono poi fissate per tenere la colonna stabile.
Tra le patologie trattabili con questa tecnologia vi sono la spondilolistesi, la stenosi lombare, le scoliosi idiopatiche e degenerative dell’adulto, le ernie del disco che causano instabilità vertebrale, le fratture vertebrali e le gravi discopatie degenerative.
Quali sono i potenziali vantaggi della chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale?
Degenza ospedaliera più breve
Incisioni più piccole e una minore manipolazione durante l’intervento favoriscono un recupero post-operatorio più veloce.
Minor danno ai tessuti
Con la chirurgia mininvasiva è possibile separare delicatamente i muscoli attorno alla colonna vertebrale, evitando di tagliarli. Questo approccio riduce al minimo il trauma muscolare, il sanguinamento ed il dolore postoperatorio.
Incisioni più piccole, che possono comportare cicatrici più piccole
Grazie alla procedura assistita, il chirurgo esegue l’intervento attraverso piccole incisioni lungo la colonna vertebrale, evitando le ampie incisioni tipiche della chirurgia tradizionale il tutto a vantaggio della riduzione del trauma chirurgico.
Articolo realizzato con il contributo del Dottor Mauro Costaglioli e del Dottor Maurizio Piredda.