I disturbi del linguaggio nei bambini rappresentano una problematica da porre seriamente sotto la lente di ingrandimento: i deficit a carico delle competenze comunicativo – linguistiche nel bambino, se non identificati precocemente, possono infatti evolvere in disturbi più complessi e rappresentare il campanello d’allarme per difficoltà di apprendimento.

Effettuare adeguati screening logopedici o rivolgersi allo specialista per una consulenza sulle tappe dello sviluppo fisiologico del linguaggio, può determinare una rassicurazione per i genitori o, altresì, far emergere segni e sintomi di un disturbo linguistico da accertare con indagini strumentali o neuropsichiatriche.

Ma quando rivolgersi ad un logopedista? È proprio il quesito a cui vogliamo dare una risposta precisa oggi, in continuità con l’esperienza concreta delle nostre attività ambulatoriali e dei nostri servizi di riabilitazione logopedica.

Disturbi del linguaggio che cosa sono?

Se ne sente spesso parlare, ma che cosa sono i disturbi nel linguaggio? Per linguaggio si intende la capacità di comunicare in forma orale, scritta o extraverbale, ma anche di comprendere e quindi tradurre in un comportamento quanto richiesto.

Le cause dei disturbi nel linguaggio possono essere di natura organica (trauma cranico, emorragie e tumori cerebrali, sofferenze pre – peri e post natali, sordità, malocclusioni dentali, malformazioni cranio facciali, patologie neurodegenerative), neurobiologica (disturbi specifici di linguaggio e apprendimento, ritardo di linguaggio) o idiopatica. La protrazione del ciuccio o biberon per troppo tempo, associata alla respirazione orale, concorrono per esempio a determinate una malocclusione dentale che porta il bambino ad avere una deglutizione disfunzionale con una spinta linguale nella pronuncia di alcuni fonemi.

Le difficoltà linguistiche variano dall’assenza di produzione o comunque un vocabolario ridotto, talvolta con parole incomprensibili all’interlocutore, frasi slegate sintatticamente o monotematiche, voce nasale, assenza di alcuni suoni nei gruppi consonantici o sostituzioni.

Anche gli aspetti legati alla scrittura rientrano nelle difficoltà di linguaggio. È il caso di una lettura difficoltosa, lenta, con sostituzioni e non comprensione di quanto letto; scrittura piccola e incomprensibile, con impugnatura grossolana, non fluida, presenza di errori grammaticali (omissione di doppie, accenti, troncamenti); incapacità logico – deduttiva.

Disturbi del linguaggio espressivo: sappiamo bene che cos’è?

Più in generale sentiamo spesso parlare di “disturbi del linguaggio espressivo”. In realtà con questa accezione si identifica una categoria di disturbi del linguaggio che si concentrano principalmente sulle difficoltà legate alla produzione del linguaggio verbale. In altre parole, gli individui con disturbi del linguaggio espressivo possono avere difficoltà a esprimersi in modo chiaro e appropriato attraverso il linguaggio parlato o scritto. Queste difficoltà possono riguardare aspetti come la pronuncia, la grammatica, il vocabolario, la sintassi e la costruzione delle frasi. Ecco che cosa sono i disturbi del linguaggio espressivo.

Cosa sono invece i disturbi della comunicazione?

Nel macro-mondo “logopedia bambini” capita inoltre molto spesso di mettere sullo stesso piano i disturbi del linguaggio con i disturbi della comunicazione. Linguaggio e comunicazione spesso vengono usati come sinonimi, talvolta si equivalgono, ma in alcuni casi per arrivare al linguaggio, la prerogativa è il lavoro sulla comunicazione.

Il gesto deittico, il genitore che comprende quanto richiesto dal figlio con il pianto, il gesto o con alcuni comportamenti rappresentano gli aspetti comunicativi; la produzione verbale o scritta costituisce linguaggio.

Ci sono bambini che non raggiungono un livello strutturato di linguaggio: è il caso di alcune varianti dello spettro autistico o paralisi cerebrale infantile. In queste situazioni il lavoro dello specialista dovrà prima concentrarsi sulla ricerca di un’interazione e strategie comunicative.

Nel caso invece di un bambino con ampio intento comunicativo, ma con fonemi sostituiti e frasi slegate, si necessita di un intervento specifico sul linguaggio.

Quali sono i sintomi dei disturbi del linguaggio nei bambini? 10 aspetti da monitorare assolutamente

Sulla base di quanto affermato precedentemente, la premessa doverosa che dobbiamo fare è che i sintomi dei disturbi del linguaggio nei bambini possono variare a seconda della specifica natura del disturbo e delle sue manifestazioni.

Abbiamo provato ad individuare 10 aspetti che occorre monitorare assolutamente, con la speranza di potervi offrire un aiuto concreto:

  1. Ritardi significativi nello sviluppo del linguaggio intorno ai 24 mesi
  2. Difficoltà nella pronuncia DI PAROLE
  3. Problemi nella comprensione del linguaggio
  4. Difficoltà nella conversazione e nell’instaurare un dialogo
  5. Frustrazione e ritiro sociale
  6. Confusione nella scelta dell’utilizzo del lessico
  7. Difficoltà nelle aree di apprendimento (lettura, scrittura, calcolo, ragionamento logico-deduttivo)
  8. Segnali di frustrazione in merito all’incapacità di esprimersi correttamente
  9. Abilità di comprensione non ancora del tutto radicate
  10. Malocclusione dentale inducente difficoltà nella risonanza dei suoni e dell’articolazione

Logopedia bambini: quando affidarsi a uno specialista

Ma quindi quando affidarsi ad un professionista specializzato nell’ambito logopedia bambini? In continuità con quanto detto qui sopra, quando i segnali persistono o interferiscono significativamente con il normale sviluppo!

Una consulenza logopedica rappresenta un valido strumento per la valutazione delle competenze linguistiche, ma al fine di effettuare una corretta diagnosi risulta fondamentale il coinvolgimento di specialisti (pediatra, neuropsichiatra infantile) ed esami strumentali al fine di escludere problematiche organiche ed ottenere una diagnosi più efficace necessaria per la stesura di un piano di trattamento personalizzato.

Articolo realizzato con il contributo di Giulia Tagliaferri, logopedista di Villa delle Terme.

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