Cure intermedie: cosa sono e quali sono?
Le Cure Intermedie rappresentano un aspetto fondamentale dell’offerta sanitaria finalizzata alla presa in carico del paziente in fase di post acuzie e nella sua assistenza in regime di degenza e domiciliare. Molto spesso ci si chiede tuttavia cosa siano nello specifico e in quali attività si snodino.
Quella che viene definita come “Assistenza Intermedia” è di fatto un livello di cura destinato a Pazienti clinicamente stabili e caratterizzato da un’intensità assistenziale che si colloca a metà strada tra l’ospedale e la residenza assistita.
Un accurato servizio già svolto da Villa delle Terme ed erogato dal Presidio Falciani. Qui riserviamo infatti un’assistenza Low-Care ai Pazienti con necessità di monitoraggio clinico che hanno bisogno di una cura continuativa e a bassa intensità. Scopriamo insieme maggiori dettagli ed aspetti funzionali.
CURE INTERMEDIE COSA SONO?
Cure intermedie cosa sono? E quali sono i centri che le prevedono? Il presidio di cure intermedie è una struttura extraospedaliera residenziale temporanea destinata ai pazienti comunque in situazione di malattia, ma non così tanto grave da avere necessità di risiedere in un ospedale. Si applicano dunque a quegli Ospiti che ancora non sono sufficientemente stabilizzati per vivere al proprio domicilio.
Le cure intermedie sono dunque tutte quelle attività atte a garantire un percorso di continuità ai pazienti dimessi, ancora in stato di fragilità, e con bisogni complessi di tipo clinico, assistenziale e sociale. Ogni centro che svolge cure intermedie accoglie dunque pazienti sia direttamente dal domicilio, che dall’ospedale o da altre strutture della rete sociosanitaria per completare il suo percorso di cura dopo un episodio acuto, facilitandone così il rientro alla quotidianità.
CURE INTERMEDIE: A CHI SONO DESTINATE?
Le cure intermedie sono declinabili verso numerosi e differenti pazienti. In primo luogo sono applicabili ai soggetti che presentano patologie croniche in fase di riacutizzazione. Vengono poi sottoposti a questa tipologia di cura anche le persone da poco dimesse dai rispettivi reparti ospedalieri, e che di fatto necessitano di un costante monitoraggio clinico e assistenziale, il quale non può essere effettuato a domicilio. Infine l’ultima categoria comprende i pazienti che temporaneamente non dispongono di un adeguato supporto familiare o di un ambiente ideale, il cui proprio stato di salute si è aggravato e che per tale ragione necessitano di continuità terapeutica e riabilitativa.
LOW CARE: COSA PREVEDE?
Le attività principali che rientrano all’interno della categoria “Low Care” prevedono da subito un’attenta valutazione dei bisogni e dei fattori di rischio. Viene dunque elaborato un Piano Riabilitativo Clinico e Assistenziale personalizzato con interventi di riabilitazione estensiva. L’ospite viene costantemente monitorato durante tutto il suo percorso terapeutico dal personale medico, potendo contare su una scrupolosa assistenza infermieristica presente 24 ore su 24. Durante questo periodo di cure nulla viene lasciato al caso: il paziente è infatti continuamente valutato nel contesto in cui viene inserito.
Nel caso in cui le sue condizioni dovessero mutare durante la fase di Low Care, può essere tenuta in considerazione l’attivazione di percorsi in continuità assistenziale. Tra questi è quindi importante menzionare:
– Attivazione di assistenza domiciliare
– Trasferimento in setting riabilitativi
– Trasferimento in RSA