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Ecografia del seno

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L’ecografia del seno è un esame di diagnostica per immagini che consente lo studio del parenchima mammario e dei cavi ascellari.

A cosa serve

Qualora ci fosse un sintomo clinico, l’ecografia del seno può rappresentare esame di primo livello consentendo di verificare l’origine del sintomo stesso (nodulo solido o liquido, raccolta flogistica, etc.). Nelle donne asintomatiche invece l’esame diventa un’indagine di secondo livello in seguito all’esecuzione di una mammografia ed al riscontro di un’alterazione sospetta o di un tessuto ad elevata densità ovvero ricco di componente fibro-ghiandolare.

L’ecografia consente inoltre l’esplorazione dei cavi ascellari normalmente mal valutabili con la sola mammografia.

Come si svolge

Durante l’ecografia del seno il Medico Radiologo effettua lo studio di entrambe le mammelle e dei cavi ascellari tramite una sonda ad alta frequenza, appositamente studiata per i tessuti molli.

Per eseguire l’esame è necessario che la paziente sia sdraiata in posizione supina e con le mani raccolte dietro la testa; fra sonda e cute viene applicato un gel per evitare che l’aria interposta blocchi gli ultrasuoni.
La procedura completa dura circa 15 minuti.

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Elettrocardiogramma

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Elettrocardiogramma

L’elettrocardiogramma è un esame diagnostico ambulatoriale che permette di registrare e visualizzare graficamente l’attività elettrica del cuore. è possibile scoprire l’eventuale presenza di una malattia cardiaca o di un disturbo del ritmo (aritmia) o di conduzione.

A cosa serve

Questo esame può essere eseguito a riposo oppure sotto sforzo. A riposo permette di misurare il ritmo del cuore , può essere utile per individuare eventuali aritmie. Quando è eseguito sotto sforzo invece può essere di aiuto per la diagnosi di patologie cardiache latenti.

Come si svolge

Per svolgere l’esame vengono applicati sulla pelle del paziente alcuni elettrodi, collegati attraverso fili elettrici a un apparecchio chiamato elettrocardiografo. Gli elettrodi e i fili captano e trasmettono l’attività elettrica del cuore all’elettrocardiografo che la elabora e la stampa sotto forma di un tracciato grafico (elettrocardiogramma).

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Esame audiometrico (tonale)

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Esame audiometrico (tonale)

L’esame audiometrico tonale è un esame, effettuato dal tecnico audiometrista, che permette di fornire informazioni sulla capacità uditiva.

A cosa serve

Questo esame permette di individuare eventuali perdite della percezione uditiva.

Come si svolge

Per eseguire l’esame audiometrico tonale sono necessarie una cabina insonorizzata e un paio di cuffie da mettere sulle orecchie. Il tecnico audiometrista invierà dei suoni (dai toni bassi fino ad arrivare a quelli alti) e il paziente dovrà dare un cenno di consenso o di premere un pulsante tutte le volte che percepirà il suono: questo serve a determinare la soglia di minima udibilità del soggetto.

L’esame può prevedere anche l’uso di un dispositivo che viene posizionato sull’osso dietro l’orecchio che trasmette le vibrazioni direttamente all’orecchio interno. Attraverso l’uso delle vibrazioni si valuta la funzionalità dell’orecchio interno.

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Esame del fundus

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Esame del fundus

Esame del fundus è un esame diagnostico usato per studiare la parte posteriore del bulbo oculare. Nello specifico, l’esame riguarda tutta la cavità vitreale includendo il corpo vitreo, la testa del nervo ottico, la retina centrale (macula) e periferica.

A cosa serve

Questo esame consente di rilevare la presenza di malattie della retina e del nervo ottico, tra le quali le più frequenti sono la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare legata all’età e il distacco di retina. Inoltre, può evidenziare l’influenza di altre malattie.

Come si svolge

Per svolgere l’esame, al paziente sarà chiesto di spostare lo sguardo nelle varie posizioni in modo da rendere possibile l’esplorazione di tutto il segmento posteriore dell’occhio tramite strumenti ottici specialistici, come l’oftalmoscopio. Qualora l’esplorazione fosse eseguita tramite foto del fondo oculare, la procedura è la stessa e l’acquisizione dell’immagine può essere eseguita anche da un tecnico o ortottista.

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Esame delle feci o coprocoltura

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Esame delle feci o coprocoltura

La coprocoltura è un esame che si esegue su un campione di feci.

A cosa serve

La coprocoltura serve a rilevare l’eventuale presenza di batteri responsabili di infezioni gastrointestinali. Sul campione fecale verranno effettuate valutazioni di diverso tipo (macroscopico, chimiche e microbiologiche) per ricercare eventuali batteri. Mediante un antibiogramma è poi possibile valutare la sensibilità e la resistenza dei batteri presenti nelle feci agli antibiotici.

Come si svolge

Per svolgere l’esame è necessario che l’evacuazione delle feci avvenga in maniera spontanea, senza l’assunzione di lassativi. Il paziente defecherà in un recipiente pulito, poi con uno strumento apposito raccoglierà un campione (secondo le indicazioni fornite dal laboratorio) e lo depositerà in un contenitore sterile per la raccolta di feci.

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Esame delle urine colturale o urinocoltura

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Esame delle urine colturale o urinocoltura

L’urinocoltura è un esame microbiologico eseguito su un campione di urina.

A cosa serve

L’urinocoltura è un esame che consente di evidenziare la presenza di batteri responsabili di infezioni a carico delle vie urinarie e, eventualmente, isolarli. Uno dei più comuni è l’Escherichia Coli. Grazie all’antibiogramma è possibile anche valutare la sensibilità e la resistenza dei microrganismi presenti nelle urine agli antibiotici.

Come si svolge

La raccolta delle urine è necessario che avvenga il mattino stesso della consegna del campione. Il paziente deve dotarsi di un apposito contenitore sterile comprato in farmacia o fornito dal laboratorio, avendo cura di non toccarne l’interno o i bordi con le mani. Il paziente raccoglierà poi, all’interno del contenitore, il getto intermedio delle urine, tralasciando il primo e l’ultimo getto della minzione.

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Esame delle urine completo

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Esame delle urine completo

L’esame completo delle urine non è altro che un insieme di diversi test utili a rivelare o misurare vari componenti che vengono eliminati nelle urine, tra cui prodotti fisiologici o patologici del metabolismo, cellule, batteri e frammenti cellulari.

A cosa serve

Ci si sottopone all’esame completo delle urine a causa di diverse patologie metaboliche, per verificare lo stato di funzionamento del rene e la eventuale presenza di infezioni delle vie urinarie.

Come si svolge

È preferibile che il campione di urine venga raccolto di mattina, ma in alternativa si possono raccogliere le urine emesse dopo almeno due ore dalla prima minzione. È necessario raccogliere il secondo getto in un contenitore che può essere ritirato presso il laboratorio analisi o acquistato in farmacia.

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Esame impedenzometrico

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Esame impedenzometrico

L’esame impedenzometrico è un esame che viene eseguito da uno specialista otorinolaringoiatra, grazie al quale si ricavano informazioni circa lo stato di salute e la funzionalità dell’orecchio.

A cosa serve

Questo esame consente di valutare l’elasticità del timpano e della catena di ossa responsabili della funzione dell’udito; risulta anche utile per diagnosticare eventuali disturbi a carico dell’orecchio medio. Può essere anche utilizzato per monitorare l’andamento di una terapia prescritta.

Come si svolge

Per eseguire l’esame si inserisce un cono all’interno dell’orecchio dal quale viene emessa una pressione sonora di entità variabile in grado di mettere in movimento il timpano e la catena degli ossicini a esso annessi. Sulla base dei risultati ottenuti dall’esame, lo specialista sarà in grado di rilevare eventuali disturbi a carico della percezione uditiva e di comprendere la natura del problema uditivo.

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Esami del sangue

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Esami del sangue

Gli esami del sangue sono degli esami che consentono, mediante un semplice prelievo venoso, di verificare i valori dei principali componenti ematici fornendo così importanti informazioni sulla salute del paziente e sul funzionamento del suo organismo.

A cosa serve

Gli esami del sangue consentono di individuare le sostanze presenti nell’organismo e di verificare la funzionalità degli organi. I risultati vengono letti dal medico il quale assegna un corretto peso ai valori indicati.

Come si svolge

Gli esami del sangue sono effettuati tramite prelievo venoso da fare, preferibilmente, la mattina presto. Il paziente dovrà recarsi in ambulatorio a digiuno e l’operatore procede al prelievo mediante alcune semplici fasi. Per prima cosa si disinfetta la parte dell’avanbraccio dove verrà inserito l’ago, poi si procede ad applicare il laccio emostatico. Una volta individuata la vena si infila l’ago e si effettua il prelievo.

I risultati sono in genere disponibili in breve tempo: da pochi giorni a una settimana.

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Esofagogastroduodenoscopia

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L’esofagogastroduodenoscopia è un esame diagnostico che consente di osservare internamente l’esofago, lo stomaco e il duodeno, rilevando eventuali alterazioni sia benigne che maligne.

A cosa serve

L’obiettivo di questo esame è osservare l’interno dell’esofago, lo stomaco e il duodeno per verificarne le condizioni. L’esofagogastroduodenoscopia consente di accertare o escludere la presenza di anomalie o alterazioni possibilmente associate ai sintomi riferiti dal paziente e giungere così a una diagnosi.

Come si svolge

L’esofagogastroduodenoscopia si effettua in ambulatorio. Il medico procederà all’inserimento, tramite la bocca del paziente, dell’endoscopio, uno strumento dotato di una videocamera sulla sua sommità. Questo viene fatto scendere attraverso l’esofago, lo stomaco e il duodeno e il medico osserva direttamente su un monitor le immagini ottenute.

L’esame viene solitamente eseguito con una sedazione cosciente, ma può anche essere eseguito senza sedazione.

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