Statuto
Piazza Statuto, 3 - Via Manzoni, 0 - 10122 Torino - Sede centrale
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Fisioterapia
Telefono: 011.5695739 – Fax: 011.5695703
Email: accettazione.statuto@korian.it
Laboratorio analisi
Telefono: 011.5694964 – Fax: 011.5695769
Email: laboratorio.statuto@korian.it
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Medicina del lavoro
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Per l’erogazione degli esami riferirsi alla sede di Piazza Statuto 3.
Telefono 0123.416090
Prestazioni
Breath test al glucosio
Breath test al glucosio
Il breath test è un esame diagnostico che trova il suo compimento nell’analisi di campioni di aria espirata. Questo test è utile per la diagnosi di sovracrescita batterica nell’intestino tenue.
A cosa serve
Il breath test consente di individuare alterazioni del sistema gastroenterico come: contaminazioni batteriche, malassorbimento intestinale e alterazione del transito intestinale, che possono manifestarsi mediante disturbi gastrointestinali caratterizzati da flatulenza, meteorismo, diarrea, distensione e crampi addominali.
Come si svolge
Il test non è altro che una raccolta di campioni di aria espirata, prima e dopo l’ingestione di glucosio sciolto in acqua, in un sacchetto di plastica a intervalli regolari. L’esame dura due ore.
Documenti
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Breath test al lattosio
Breath test al lattosio
Il breath test è un esame diagnostico che trova il suo compimento nell’analisi di campioni di aria espirata. Il breath test al lattosio è utile per la diagnosi di intolleranza al lattosio.
A cosa serve
Il breath test consente di individuare alterazioni del sistema gastroenterico. Con il breath test specifico per il lattosio è possibile diagnosticare l’intolleranza al lattosio, una condizione in cui l’organismo non riesce a digerire completamente lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati.
Come si svolge
Il test non è altro che una raccolta di campioni di aria espirata, prima e dopo l’ingestione di lattosio sciolto in acqua.
Documenti
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Breath test al lattulosio
Breath test al lattulosio
Il breath test al lattulosio è un esame che viene effettuato sia per misurare il tempo di transito oro-ciecale sia l’eventuale presenza di sovracrescita batterica.
A cosa serve
Grazie al breath test al lattulosio è possibile diagnosticare sia l’eventuale presenza di sovracrescita batterica sia un’alterazione del tempo di transito oro-cecale (OCTT) che rappresenta la misura indiretta della funzionalità del tubo gastroenterico. Si può riscontrare accelerato o rallentato.
Come si svolge
Il test consiste in una raccolta di campioni di aria espirata, prima e dopo l’ingestione di uno specifico zucchero sciolto in acqua (lattulosio), in un sacchetto di plastica a intervalli regolari. L’esame dura 4 ore.
Documenti
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Campo visivo computerizzato
Campo visivo computerizzato
L’esame del campo visivo computerizzato serve a valutare se sono presenti alterazioni di sensibilità retinica o alterazioni a carico del nervo ottico. L’esame è svolto un occhio alla volta e la durata dell’esame è di circa 15 minuti per occhio.
A cosa serve
L’esame serve a valutare se sono presenti alterazioni di sensibilità retinica o alterazioni a carico del nervo ottico.
Come si svolge
Il paziente viene posizionato in modo da fissare 4 mire luminose di colore verde all’interno di una cupola e dovrà tenere un pulsante in mano. In base agli stimoli visivi percepiti, il paziente darà un feedback attraverso l’utilizzo di un controller.
Colonscopia
Colonscopia
La colonscopia è un esame diagnostico che ha l’obiettivo di esaminare la superficie interna del colon attraverso l’utilizzo di una sonda endoscopica.
A cosa serve
L’obiettivo principale di questo esame è quello di esaminare lo stato di salute della mucosa colica, al fine di individuare eventuali lesioni, ulcerazioni, occlusioni, tumori o polipi.
Come si svolge
Per svolgere l’esame è necessario inserire il colonscopio nell’ano e farlo risalire nel retto e negli altri tratti dell’intestino crasso. Una volta raggiunto l’ultimo tratto dell’intestino tenue il colonscopio viene ritirato. Per riuscire a garantire una migliore visualizzazione della mucosa colica, durante la colonscopia, si inserisce anidride carbonica attraverso il colonscopio.
Ecocardiografia
Ecocardiografia
Nelle strutture Korian si effettua l’esame di Ecocardiografia.
Ecocolordoppler tronchi sovraortici (TSA)
Ecocolordoppler tronchi sovraortici (TSA)
L’Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è un esame utile a studiare e monitorare i vasi sanguigni (arterie e vene) che nutrono le strutture del capo, e per la diagnosi delle malattie cerebrovascolari.
A cosa serve
L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è un esame grazie al quale è possibile studiare la morfologia dei vasi (pervietà e calibro), riconoscere le lesioni aterosclerotiche (placche), il conseguente grado di stenosi e il loro evolversi e viene effettuato per escludere la presenza di trombosi venose.
L’ecocolordoppler fornisce immagini a colori (rosso e blu) dei flussi venosi e arteriosi evidenziando anche le più piccole lesioni delle pareti dei vasi consentendo di valutarne con precisione l’entità.
Come si svolge
L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) si svolge come una qualsiasi ecografia e non comporta alcun disturbo per il paziente.
Ecografia addome completo
Ecografia addome completo
L’ecografia dell’addome completo è un esame che non prevede l’uso di radiazioni e si basa sull’emissione di ultrasuoni, che non provocano danno all’organismo. Viene effettuato tramite focalizzazione spaziale secondo i vari piani anatomici dell’organo.
A cosa serve
Grazie all’ecografia dell’addome completo si possono esplorare il fegato, la cistifellea, le vie biliari, la milza, i reni, il pancreas, lo stomaco, i grossi vasi sanguigni, la vescica, l’utero, le ovaie e la prostata. L’esame viene impiegato per visualizzare la morfologia dei parenchimi e l’eventuale presenza di lesioni.
Come si svolge
Per eseguire l’esame il paziente viene fatto sdraiare a pancia in su e successivamente si procede con lo scorrimento della sonda ecografica – azionata manualmente dal medico – sull’addome preventivamente cosparso di un gel trasparente che ha lo scopo di favorire il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda.
Ecografia addome inferiore
Ecografia addome inferiore
L’ecografia dell’addome inferiore è un esame diagnostico non invasivo che, grazie agli ultrasuoni, studia i principali organi dell’addome inferiore o dello scavo pelvico (vescica, prostata maschile, genitali interni femminili). Viene anche eseguita in ginecologia per sostituire o per completare l’esame ecografico transvaginale.
A cosa serve
L’esame viene eseguito per diverse motivazioni diagnostiche. Nei pazienti di sesso maschile è eseguito dal radiologo o dall’urologo per studiare la vescica, la volumetria prostatica e la capacità di svuotamento vescicale (residuo urinario post-minzionale). Nelle pazienti di sesso femminile è eseguito dal ginecologo o dal radiologo per studiare utero, ovaie ed eventuali masse dello scavo pelvico. In alcuni casi possono anche essere studiati il colon, le anse intestinali e l’appendice.
Come si svolge
Per svolgere l’esame, il paziente dovrà sdraiarsi in posizione supina. Successivamente verrà applicata una piccola quantità di gel sulla superficie cutanea dell’addome in modo che il medico possa appoggiare e muovere una sonda collegata all’apparecchiatura ecografica, in grado di produrre sezioni anatomiche fedeli delle strutture esaminate.
Ecografia addome superiore
Ecografia addome superiore
L’ecografia dell’addome superiore è un esame diagnostico che consiste nello studio, tramite metodica ecografica (ultrasuoni), della parte superiore dell’addome. L’ecografia dell’addome superiore dura circa 15-20 minuti e prevede la collaborazione del paziente nelle apnee respiratorie.
A cosa serve
L’ecografia addome superiore viene prescritta con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su alcuni organi come fegato, colecisti, vie biliari, pancreas, milza e reni, in quanto posti nella sezione superiore dell’addome.
È un esame diagnostico utile a individuare calcoli nella colecisti o nei reni, verificare eventuali lesioni epatiche (benigne e maligne), malattie renali o epatiche, controllare dimensione e forma della milza.
Come si svolge
Per svolgere l’esame il paziente si trova sdraiato a pancia in su. Il medico poi aziona manualmente la sonda ecografica che scorre sull’addome precedentemente ricoperto di gel trasparente. É possibile che il dottore, durante l’esame, chieda al paziente di trattenere il fiato o cambiare posizione, come ad esempio mettendosi sul fianco, in modo da poter mettere meglio in evidenza alcuni organi da esaminare.