I tumori ginecologici rappresentano una sfida ambiziosa per la salute delle donne in tutto il mondo. Tra questi, uno dei principali antagonisti è l’infezione da HPV, o papillomavirus umano, noto per essere un fattore scatenante per diversi tipi di tumori, tra cui il tumore alla cervice uterina.

Proprio per aumentare la consapevolezza su questo tema, il 20 settembre è stata istituita la Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici, una ricorrenza che intende sensibilizzare le azioni contro i principali tumori circoscritti all’ambito ginecologico, come l’HPV, ma anche l’importanza di riconoscerne i sintomi e la prevenzione come prima arma utile per contrastarli.

Che cosa sono e quali sono i tumori ginecologici?

I tumori ginecologici sono un gruppo di neoplasie maligne che colpiscono gli organi del sistema riproduttivo femminile e che possono insorgere in diverse parti dell’apparato ginecologico. Sono di differenti tipologie, a seconda della causa scatenante o della localizzazione del male.

Il Cancro del collo dell’utero (cervice uterina) è sicuramente uno dei tumori ginecologici più conosciuti, ed è spesso causato da un’infezione persistente da HPV (papillomavirus umano).

A differenza del Cancro dell’Utero, che colpisce il rivestimento interno dell’utero chiamato endometrio, ed è principalmente dovuto a situazioni o patologie come obesità, fluttuazioni ormonali e sindrome dell’ovaio policistico.

Il Cancro Ovarico, invece, si sviluppa nelle ovaie ed è spesso diagnosticato in uno stadio avanzato poiché i sintomi iniziali sono sottili o assenti. Interessando la vulva, il Cancro Ovarico può causare prurito, bruciore e cambiamenti visibili nella pelle vulvare, mentre il Cancro Vaginale manifesta tendenzialmente sanguinamento anomalo e dolore durante il rapporto sessuale.

Quali sono le cause dei tumori ginecologici?

Quali sono le cause dei tumori ginecologici? Ma soprattutto quali sono i sintomi? Come detto qui sopra, i tumori ginecologici sono una categoria di neoplasie che colpiscono gli organi del sistema riproduttivo femminile. Questi tumori possono svilupparsi in diverse parti dell’apparato ginecologico e comprendono vari tipi.

Tra le cause principali, l’infezione da HPV (papillomavirus umano) è stata identificata come un fattore scatenante significativo, soprattutto nel caso del cancro cervicale. Questo virus può dunque causare modificazioni cellulari che, se non rilevate e trattate tempestivamente, possono progredire verso uno stato precanceroso e quindi verso un tumore. Inoltre, fattori genetici, obesità, esposizione a estrogeni e familiarità con tumori ginecologici possono aumentarne inevitabilmente il rischio.

Per quanto riguarda invece i sintomi, attenzione ai segnali che ci fornisce ogni giorno il nostro corpo. Questi variano in base al tipo di tumore ma possono includere sanguinamento anomalo, dolore pelvico, secrezioni vaginali anormali e altri segni che richiedono un’attenzione medica tempestiva per una valutazione accurata.

Qual è il tumore ginecologico più frequente? L’HPV e il tumore alla cervice uterina

Quello dell’HPV e del tumore alla cervice uterina è un tema di cui è fondamentale prendere coscienza sin dall’età adolescenziale. Questo perché il tumore ginecologico più frequente è proprio il cancro alla cervice uterina, un male fortemente associato all’infezione da HPV (papillomavirus umano).

Il cancro cervicale inizia solitamente con la trasformazione delle cellule del collo dell’utero a seguito dell’infezione da HPV. Nel corso del tempo, queste cellule trasformate possono progredire verso uno stato precanceroso chiamato displasia cervicale e, infine, svilupparsi in tumore invasivo. Fortunatamente l’HPV e il cancro cervicale possono essere prevenuti efficacemente. Come? Scopriamolo insieme.

Come prevenire i tumori ginecologici? La prevenzione del HPV

Fortunatamente, molti tumori ginecologici possono essere prevenuti o rilevati precocemente attraverso esami di screening, come il Pap test per il Cancro cervicale o l’ecografia transvaginale per il cancro ovarico. Il riconoscimento tempestivo dei sintomi e la gestione dei fattori di rischio, come l’infezione da HPV, possono in questo senso contribuire significativamente alla prevenzione e al trattamento efficace di questi tumori. Scopriamo insieme come.

Come detto, una delle strategie di prevenzione più efficaci è la vaccinazione contro l’HPV, il principale colpevole dell’insorgenza del cancro cervicale. Questo vaccino è disponibile per le ragazze e le donne giovani ed è altamente raccomandato per prevenire l’infezione da HPV e le conseguenti trasformazioni cellulari che possono portare al cancro cervicale. In aggiunta alla vaccinazione, i soggetti di sesso femminile dovrebbero sottoporsi a regolari esami di screening. È importante notare che il vaccino è altrettanto raccomandato anche per i ragazzi come forma efficace di prevenzione dall’infezione da papilloma virus e conseguente insorgenza di tumori.

Il Pap test, o test di Papanicolaou, è in questo senso un esame di screening essenziale, che consiste nella raccolta di campioni di cellule dal collo dell’utero per individuare precocemente le anomalie cellulari. Gli esami di screening per il cancro ovarico, come l’ecografia transvaginale e il dosaggio del marker tumorale CA-125, possono infine essere raccomandati in base ai fattori di rischio individuali.  Senza dimenticare l’educazione e la consapevolezza riguardo ai principali campanelli d’allarme.

 

Articolo realizzato con il contributo del Dottor Tola Nardo, Ginecologo presso Sant’Elena.

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