Mal di denti

Il mal di denti può avere molte possibili cause, alcune delle quali legate a disturbi in distretti diversi dalla cavità orale: scopri quali sono e i possibili trattamenti nell’approfondimento
Korian Redazione

Korian Redazione

Redazione scientifica
Articolo revisionato dalla nostra redazione scientifica
21 Febbraio 2025

    Il mal di denti è una comune causa di dolore oro-facciale (cioè che coinvolge la cavità orale e, a seconda dei casi, anche altre aree del volto). Può avere svariate e differenti cause, più o meno gravi, la cui origine non è neanche sempre e necessariamente nei denti stessi. Può inoltre presentarsi in forme diverse, dal dolore pulsante a quello acuto, fino alla sensibilità agli alimenti caldi o freddi, e perdurare più o meno a lungo.

    Prima di approfondire le possibili cause del mal di denti e altri aspetti di questo disturbo, è bene avere chiara la struttura della cavità orale, e in particolare dei denti stessi e delle gengive. La bocca è una cavità complessa, rivestita da una mucosa resistente e costantemente umidificata dalla saliva, che svolge un ruolo fondamentale nella digestione, nella fonazione e nella protezione dai microrganismi. I denti al suo interno sono strutture mineralizzate, ancorate a mandibola e mascella tramite il parodonto, un insieme di tessuti che comprende il legamento parodontale, il cemento radicolare e l’osso alveolare. La superficie esterna dei denti è ricoperta dallo smalto, il tessuto più duro del corpo umano, che protegge la dentina sottostante. Quest’ultima è attraversata da microscopici tubuli che mettono in comunicazione l’esterno con la polpa, il cuore vitale del dente, ricco di vasi sanguigni e terminazioni nervose.

    Le gengive, costituite da tessuto connettivo ed epitelio cheratinizzato (cioè ricco di cheratina, una proteina che lo rende resistente), circondano il colletto dei denti e formano una barriera contro batteri e sostanze irritanti. La loro salute è essenziale per la stabilità dentale: se infiammate o ritirate, possono esporre la radice del dente, rendendolo più sensibile e più vulnerabile a infezioni.

    Il mal di denti è una comune causa di dolore oro-facciale e può avere molte origini diverse.

    Quali sono le cause del mal di denti?

    Il mal di denti può avere molte diverse cause. Non tutte sono legate a problemi dei denti stessi: anche alcune condizioni patologiche, infatti, possono causare sintomi uguali o simili a quelli del mal di denti.

    Tra le cause di mal di denti che interessano direttamente il cavo orale, in particolare denti e gengive, le più comuni sono:

    • carie, cioè un’erosione progressiva dello smalto che può arrivare a interessare le strutture più interne del dente, dovuta agli acidi prodotti da alcuni microrganismi del microbiota orale che proliferano in modo eccessivo;
    • rottura di un dente, anche microscopica, che a sua volta può essere dovuta a diverse cause (per fare solo un paio di esempi, carie o bruxismo);
    • ascessi, cioè accumulo di pus nelle gengive o nel dente dovuto a infezioni batteriche;
    • disturbi alla gengiva quali per esempio gengivite (infiammazione), retrazione gengivale (perdita del tessuto che determina l’esposizione della radice del dente, di solito legata all’invecchiamento, oppure all’uso di dentifrici aggressivi o spazzolamento troppo intenso), parodontite (una malattia infiammatoria e batterica delle gengive e del parodonto).

    Varie altre condizioni possono comunque determinare mal di denti. È il caso della sinusite, un’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali. Infatti, i più grandi di questi ultimi sono localizzati proprio sopra i molari dell’arcata superiore, le cui radici si trovano molto vicine ai seni. Di conseguenza, l’infiammazione dovuta alla sinusite può causare dolore anche ai denti. 

    Inoltre, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (che collega la mandibola all’osso temporale del cranio), dovuti per esempio al bruxismo, possono determinare dolore ai denti. Ancora, disturbi neurologici come la nevralgia del trigemino, un nervo cranico, possono causare mal di denti. Infine, sebbene di rado e per quanto strano possa sembrare, anche disturbi cardiaci come l’angina pectoris e l’infarto cardiaco possono presentarsi anche con mal di denti. 

    Quali sono i sintomi del mal di denti?

    Il mal di denti non è una patologia di per sé. È esso stesso, piuttosto, il sintomo di un problema ai denti, alle gengive, o ad altre strutture dell’organismo. È corretto tuttavia evidenziare che il dolore del mal di denti si può manifestare in modo differente (sordo, acuto, pulsante eccetera) a seconda della causa che ne ha determinato l’origine e perdurare più o meno a lungo: per esempio, un’irritazione temporanea della gengiva può causare un mal di denti di breve durata, e alcuni disturbi come le carie possono determinare invece un dolore che va e viene senza scomparire mai del tutto. Condizioni infettive, come nel caso degli ascessi, possono causare un dolore più persistente e arrivare a causare anche altri sintomi, come la febbre. A volte, sempre a seconda della causa del mal di denti, può presentarsi anche alitosi (associata, per esempio, al mal di denti da sinusite e alla presenza di ascessi). 

    Come si arriva alla diagnosi di mal di denti?

    Non essendo una patologia quanto invece il sintomo di un disturbo sottostante, il mal di denti non può essere propriamente diagnosticato. Semmai, è importante identificare la causa che l’ha determinato. Il primo riferimento per una valutazione delle possibili cause di mal di denti è l’odontoiatra: oltre alla visita, potrà anche prescrivere ulteriori eventuali esami di approfondimento (per esempio una radiografia della bocca).

    Come si previene il mal di denti?

    Sebbene non tutte le cause del mal di denti siano prevenibili, una corretta igiene orale è fondamentale per tutelare la salute della bocca. L’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea che i disturbi del cavo orale (tra i quali rientrano carie, gengiviti, ulcere eccetera, ma anche patologie quali per esempio tumori della bocca e della faringe) sono tra le più comuni malattie non trasmissibili al mondo. In generale, la salute orale può influenzare il benessere dell’intero organismo, non solo perché un’eventuale infezione in bocca può diffondersi ad altri distretti, ma anche perché disturbi che rendono difficile, per esempio, mangiare o dormire a causa del dolore possono condizionare tutto il corpo. 

    Molti disturbi del cavo orale, comunque, sono prevenibili. In particolare, per proteggere denti e gengive è importante:

    • lavarsi regolarmente i denti (almeno due volte al giorno, meglio se dopo i pasti) e usare il filo interdentale, che permette di rimuovere al meglio eventuali avanzi di cibo limitando la proliferazione di batteri cariogeni;
    • sottoporsi regolarmente a visite odontoiatriche e/o di igiene dentale per la rimozione del tartaro e la diagnosi precoce di eventuali disturbi ai denti;
    • bere acqua ricca di fluoro e usare dentifrici arricchiti di questo minerale, che favorisce la remineralizzazione dei denti;
    • limitare il consumo di zuccheri liberi, ossia quelli aggiunti ad alimenti e bevande e quelli naturalmente presenti in miele, sciroppi, succhi di frutta e concentrati di frutta, a meno del 10% dell’apporto energetico giornaliero (meglio ancora se inferiore al 5%);
    • evitare il consumo di tabacco, che aumenta il rischio di disturbi a carico delle gengive (nonché di diversi tipi di tumore, compresi quelli che interessano il cavo orale);
    • limitare il consumo di alcol, che può agire in sinergia con il tabacco nell’aumentare il rischio di alcune patologie.

    Qual è il trattamento del mal di denti?

    Il trattamento del mal di denti dipende essenzialmente dalle sue cause. Un rimedio immediato, ma non risolutivo, che può essere messo in atto a casa come prima strategia per mitigare il dolore, è l’applicazione di impacchi di ghiaccio; tuttavia, è essenziale consultare il/la proprio/a dentista per identificare l’origine del mal di denti e trattarlo in modo adeguato. A seconda dei casi, possono essere raccomandati farmaci antinfiammatori e/o antibiotici (questi ultimi nel caso di infezioni batteriche). In altri casi può essere necessario agire sul dente con interventi di otturazione (odontoiatria conservativa, che permette di mantenere il dente), oppure devitalizzazione. Quest’ultima, anche detta trattamento del canale radicolare, richiede la rimozione della polpa del dente e la sigillatura del canale interno con materiali biocompatibili, mentre il dente viene ricostruito con un’otturazione o, nei casi più complessi, con una corona protesica. In questo modo, possono essere preservate la funzionalità e la resistenza del dente. In alcuni casi, ancora, è necessaria l’estrazione del dente, eventualmente in associazione con l’inserimento di un impianto o un ponte dentale per evitare il rischio che la posizione degli altri denti ne sia influenzata.

    Com’è facile intuire, se invece le cause sono differenti (sinusite, disturbi all’articolazione temporo-mandibolare, eccetera), dovranno essere impiegati trattamenti specifici per risolverle.

    Cleveland Clinic, Toothache, https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/10957-toothache

    De Laat A. Differential diagnosis of toothache to prevent erroneous and unnecessary dental treatment. J Oral Rehabil 47 (6), 775-781 (2020) 10.1111/joor.12946

    Epicentro, Istituto italiano di sanità, Cavo orale, https://www.epicentro.iss.it/cavo_orale/

    MedlinePlus, toothaches, https://medlineplus.gov/ency/article/003067.htm

    NHS Inform, Toohache, https://www.nhsinform.scot/illnesses-and-conditions/mouth/toothache/ 

    World Health Organization, Oral Health, https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/oral-health

    Zhou C. Sinus infection and toothache: Any connection?, Mayo Clinic, https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/acute-sinusitis/expert-answers/toothache/faq-20058299

    Korian Redazione

    Korian Redazione

    Redazione scientifica

    L’attività redazionale di Korian si basa su un approccio rigoroso e responsabile alla divulgazione scientifica, con l’obiettivo di offrire contenuti che siano clinicamente accurati e accessibili. Grazie al supporto di un pool di esperti, tra cui medici, biologi e professionisti del settore, specializzati in comunicazione medica, sviluppiamo testi che riflettono l’attualità delle conoscenze scientifiche…Leggi di più

    Patologie correlate