Dal 25 al 31 maggio, anche quest’anno, torna la Settimana Mondiale della Tiroide, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione delle patologie tiroidee.

Un’iniziativa a cui noi di Korian teniamo particolarmente, soprattutto per il nostro consueto impegno e per il consapevole investimento in ambito tecnologico.

Le patologie tiroidee sono infatti una problematica particolarmente diffusa e combattuta nelle nostre strutture, soprattutto negli ultimi tempi grazie all’ausilio della tecnica “EchoLaser ModìLite”, il rivoluzionario trattamento tiroideo di cui oggi ci parla il Dottor Carmine De Bartolomeis.

I noduli benigni della tiroide sono infatti una patologia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e richiedono trattamenti specialistici che siano sicuri, efficaci e precisi.

La tecnologia che ha rivoluzionato il trattamento dei noduli tiroidei è EchoLaser ModìLite, una procedura micro-invasiva che utilizza guida ecografica ed energia laser per distruggere il tessuto tiroideo anomalo.

I benefici di EchoLaser ModìLite

A differenza della chirurgia tradizionale, EchoLaser ModìLite può essere eseguita senza anestesia generale, in regime ambulatoriale e con ritorno veloce alle normali attività. Progettata per essere precisa e sicura, ha la finalità terapeutica di preservare l’organo e le sue funzioni, riducendo il volume dei noduli quel tanto che basta a far sparire i sintomi (difficoltà a respirare o ad inghiottire) e gli inestetismi (tumefazione visibile sul collo). Tale alternativa riduce drasticamente i rischi associati alla chirurgia e le complicazioni quali ad esempio cambiamenti della voce ed evita il potenziale danno definitivo alle ghiandole paratiroidi. È indicato inoltre per piccoli carcinomi tiroidei ben circoscritti e nelle metastasi linfonodali laterocervicali.

La precisione ed efficacia dell’EchoLaser ModìLite porta al miglioramento della qualità della vita senza la necessità di assunzione di farmaci a lungo termine (terapia ormonale sostitutiva, prescritta invece dopo la chirurgia).

L’evidenza clinica ha in questo senso consentito il suo inserimento tra le raccomandazioni delle linee guida mediche italiane europee ed americane. Inoltre, rispetto ad altre tecniche mini-invasive come la radiofrequenza o le microonde, EchoLaser prevede l’uso di aghi molto più sottili, l’uso di inferiori dosi di energia, tendendo a ridurre il volume dei noduli solo fino al limite necessario per far sparire i sintomi.

EchoLaser può infine essere usato anche per i trattamenti di noduli maligni a lenta progressione, in alternativa alla cosiddetta sorveglianza attiva.

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