Con oltre 7000 operazioni eseguite solo dal Gruppo Korian in Sardegna lo scorso anno, l’intervento di cataratta rappresenta la procedura chirurgica più comune per chi necessita di debellare l’opacizzazione del cristallino, la lente indispensabile per mettere a fuoco le immagini sulla retina.

Korian, con la sua reputazione di eccellenza e affidabilità, si distingue in questo senso da anni non solo nella chirurgia refrattiva per la correzione dei difetti visivi, con interventi laser agli occhi, ma anche nell’intervento alla cataratta assistita dal Femtolaser.

L’intervento di cataratta sta infatti diventando sempre più attuale per un’ampia tipologia di pazienti: non solo per le persone più mature, ma anche per tutti coloro che desiderano migliorare significativamente la qualità della vita, continuando a svolgere le proprie attività senza ostacoli legati alla visione offuscata. Come, per esempio, i lavoratori che scelgono di posticipare la data della pensione e necessitano di una vista di qualità.

In questo senso oggi, grazie al prezioso contributo del Dottor Contu, oculista che si occupa da anni della chirurgia della cataratta e della correzione dei difetti visivi presso la Casa di Cura Sant’Elena, approfondiremo tutte le potenzialità dell’intervento di cataratta con l’ausilio del Femtolaser.

Intervento di cataratta con Femtolaser: cosa cambia rispetto all’intervento di cataratta tradizionale?

Entrando maggiormente nello specifico, qual è il valore aggiunto dell’intervento di Femtocataratta rispetto a quello tradizionalmente svolto? Ancora una volta è il Dottor Contu a spiegarcelo in maniera chiara:

“L’intervento di cataratta tradizionale sfrutta una sonda ad ultrasuoni (facoemulsificatore) che viene inserita all’interno dell’occhio per frammentare la cataratta. Successivamente questi frammenti vengono aspirati, per inserire poi il cristallino artificiale all’interno del sacco capsulare, per consentire al paziente di recuperare la vista migliore.

Differentemente da quanto spiegato, il Femtolaser agisce direttamente dall’esterno dell’occhio, esegue infatti incisioni estremamente precise sulle strutture intraoculari e vaporizzando il tessuto garantisce la frammentazione della cataratta a bulbo chiuso, il che si traduce in risultati migliori e tempi di recupero più rapidi per i pazienti.”

Femtocataratta: tutto quello che c’è da sapere

I punti di forza dell’intervento di cataratta attraverso questa tecnologia laser a femtosecondi sono quindi una minore invasività e una maggiore sicurezza. Questo favorisce tempistiche di recupero funzionali più rapide con un elevato grado di soddisfazione da parte del paziente.

Di fatto intervenendo con tempi chirurgici inferiori all’interno dell’occhio vengono salvaguardate tutte le strutture come la cornea e la retina, consentendo già dal giorno successivo di poter avere riscontri positivi nella vista.

Non è certo un mistero come uno degli aspetti che principalmente interessa coloro che devono affrontare un intervento di cataratta sia proprio quello di tornare a vivere a pieno la propria quotidianità in tempi brevi. Grazie all’organizzazione messa a punto in Korian Sant’Elena, dal momento della diagnosi al pieno recupero delle proprie attività trascorre un brevissimo periodo.

Un intervento che mira dunque a soddisfare al 100% qualunque esigenza del paziente, sia dal punto di vista del comfort che di programmazione della procedura.

Intervento cataratta convalescenza e riabilitazione

Convalescenza e riabilitazione dell’intervento di cataratta non sono in alcun modo da sottovalutare. Naturalmente dopo un intervento di cataratta è fondamentale seguire alcune linee guida per un recupero efficace e sicuro. Ovviamente durante i primi giorni dopo l’operazione, è importante proteggere l’occhio operato da eventuali traumi o contatti diretti, seguendo le indicazioni fornite dagli specialisti.

Allo stesso tempo è consigliabile evitare attività fisiche intense o comunque sforzi nelle prime settimane seguendo scrupolosamente il piano terapeutico prescritto dal medico, compresa l’applicazione regolare di colliri per prevenire complicanze infettive e/o infiammatorie.

Per quanto riguarda la miglior performance visiva dopo l’intervento di cataratta, il Dott. Contu suggerisce inoltre un ulteriore aspetto da tenere a mente:

“Indubbiamente consiglio sempre di associare alla Femtocataratta l’impianto delle lenti intraoculari (IOL) premium che, rispetto alle lenti tradizionali, risultano essere maggiormente performanti, consentendo così la correzione di difetti visivi come tra l’altro astigmatismi elevati e presbiopia.

Pertanto un punto chiave della chirurgia refrattiva della cataratta con femtolaser è che, contestualmente alla rimozione dell’opacità del cristallino, è possibile correggere i difetti visivi, riducendo o addirittura eliminando l’uso dell’occhiale sia per la vista da lontano che da vicino.”

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