Nell’ambito della chirurgia refrattiva, che tendenzialmente vede sempre più coinvolti pazienti appartenenti alla fascia d’età tra i 20 e i 40 anni, quella del laser rappresenta una tecnologia in grado di fare oggi concretamente la differenza. E noi di Korian, che all’interno di strutture come la Casa di Cura Polispecialistica Sant’Elena offriamo servizi legati alla correzione dei difetti visivi, lo sappiamo bene.

Esistono infatti numerose ragioni che spingono le persone ad intervenire sul proprio benessere visivo. Una delle principali è la voglia di ridurre il disconfort della vista nell’ambito professionale, sportivo o quotidiano, con un unico grande obiettivo: non essere più dipendenti da occhiali e lenti.

Ed è proprio delle potenzialità della tecnologia laser nella chirurgia refrattiva quello di cui vogliamo parlavi oggi, grazie al contributo del Dottor Giammarco Contu, che dal 1995 si occupa di chirurgia refrattiva per la correzione dei difetti visivi, sia tramite l’impianto di lenti intraoculari, sia attraverso l’impiego del laser ad eccimeri.

Operazione laser occhi: le potenzialità della tecnologia in Korian

Senza dubbio, il 1995 è stato un anno fondamentale per l’introduzione della tecnologia nelle operazioni laser agli occhi presso la Casa di Cura Korian Sant’Elena di Quartu. Da quando, cioè, l’équipe medica della struttura ha iniziato a utilizzare il laser ad eccimeri per gli interventi sulla cornea e la correzione di difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Questa tecnologia, all’epoca realmente innovativa, mirava principalmente ad eliminare la dipendenza dagli occhiali, che spesso causava fastidi nella vita di tutti i giorni.

Nel corso degli anni, la tecnologia chirurgica si è inoltre evoluta ulteriormente, con l’introduzione di laser sempre più avanzati, sia dal punto di vista delle performance che della riduzione degli effetti collaterali.

Recentemente è stato quindi introdotto il laser a femtosecondi, il quale, anziché distruggere il tessuto corneale come il laser ad eccimeri, finisce per vaporizzarlo, consentendo tagli più precisi. Di fatto “un vero e proprio bisturi laser”, come precisato dal Dottor Contu.

Laser agli occhi: le tecniche adottate nelle strutture Korian

Da alcuni anni vengono quindi sfruttate nel mondo Korian entrambe le tecnologie.

Da una parte quella ad eccimeri esegue un rimodellamento della superficie corneale. Sostanzialmente come stampare sulla nostra cornea una lente a contatto. Tra queste tecniche la più nota è senza dubbio la PRK, finalizzata a correggere miopia e astigmatismo.

Dall’altra il nuovo laser a femtosecondi, attraverso la tecnica Lasik, che precede e facilita l’intervento di quella ad eccimeri, creando un lembo sulla cornea. Una tecnica che permette la correzione anche dell’ipermetropia, grazie ai suoi risultati maggiormente stabili sul medio-lungo termine. Infine, associata alla tecnica Lasik, vi è la tecnica Supracor, con la quale è possibile correggere la presbiopia.

Operazione laser rischi e criticità: quanto conta l’esperienza dell’equipe medica

In un’operazione laser rischi e criticità sono concreti? Se da una parte, secondo il giudizio dell’esperto Dott. Contu, l’innovazione tecnologica apporta come valori aggiunti precisione, personalizzazione dell’intervento e minimizzazione dei rischi, dall’altra a fare la differenza sono concretamente due aspetti: l’importanza di eseguire esami preliminari per constatare l’idoneità del paziente all’intervento, ma soprattutto la competenza e l’esperienza del professionista.

La presenza della tecnologia nella società moderna è inequivocabilmente sempre più capillare; tuttavia, nell’ambito della correzione dei difetti visivi, deve esistere necessariamente un equilibrio funzionale tra l’apporto dei nuovi laser e l’esperienza di chi li utilizza:
“Chiaramente al centro di tutto c’è sempre il professionista, poiché le sue competenze e conoscenze chirurgiche sono imprescindibili. Soprattutto per quello che riguarda la valutazione di possibili rischi. A mio avviso non può esistere una tecnologia efficace senza un medico preparato ed esperto”.

Le sue competenze sono fondamentali anche in fase preventiva, poiché molto spesso alcune operazioni rischiano di essere particolarmente rischiose o inutili per il paziente:
“Sicuramente uno dei punti di forza dell’intervento col laser è la personalizzazione del trattamento che dev’essere “cucito su misura in modo sartoriale” per ogni paziente. Per questo motivo occorre effettuare degli esami preliminari per determinare tempistiche, procedure e caratteristiche del trattamento: la fase della diagnostica è imprescindibile.

Laser agli occhi: vantaggi, tempistiche e peculiarità del processo di recupero

Ma concretamente, quali sono i vantaggi clinici dei laser moderni, rispetto alle tecniche tradizionali? Sicuramente la risposta si lega ai temi della sicurezza e dell’innovazione tecnologica. Dovendo operare pazienti con occhi ‘sani’, che presentano solo un difetto visivo, l’obiettivo rimane quello di salvaguardare l’integrità della superficie corneale. I nuovi laser utilizzano in questo senso una minore energia in un tempo inferiore: ciò permette di proteggere il tessuto del paziente, garantendo una maggiore stabilità e un risultato migliore, evitando così criticità legate a un suo eccessivo assottigliamento in futuro.

Un altro tema chiave è senza dubbio quello relativo alle tempistiche di recupero:
“Al giorno d’oggi con i nuovi laser e le nuove tecniche della chirurgia transepiteliale i recuperi sono senza dubbio molto più rapidi. Questo ci conforta ancora di più nell’ottica di un equilibrio mirato tra riabilitazione e invasività. Parliamo infatti di tecnologie efficienti che ogni anno trovano un proprio perfezionamento con macchine sempre più performanti e uno shock ridotto per i tessuti corneali. Ovviamente, la soddisfazione dei pazienti e la gratificazione degli specialisti procedono di pari passo, al netto di standard qualitativi già decisamente elevati”.

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