Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, il 5 per cento delle persone, a livello globale, soffre di depressione. Un disturbo tutt’altro che raro, quindi, e che può presentarsi a ogni età e in ogni persona – sebbene interessi più di frequente le donne e le persone della comunità LGBTQIA+. Tutt’oggi, nonostante vi siano trattamenti efficaci per affrontare questa malattia, per molte persone vi sono ostacoli significativi all’accesso alle terapie. Uno di questi è rappresentato da un’alterata percezione del disturbo. 

Come possiamo sospettare se soffriamo di depressione, o se ne soffre un nostro caro? Quali sono i sintomi più comuni della patologia?

I sintomi della depressione non sono uguali per tutti

Come molte altre malattie, anche la depressione può presentarsi con sintomi che, per tipologia e gravità, si manifestano in modo differente tra una persona e l’altra, anche in base al tipo preciso di depressione. Riconoscerli può quindi non essere facile, né per chi li vive né per le persone che gli o le sono vicine: riuscirci è però fondamentale per poter affrontare quanto prima possibile la patologia. Questa considerazione è ancora più importante se si considera che la tempestività è un elemento prezioso per favorire l’efficacia della terapia e per ridurre l’impatto negativo della depressione sulla vita del o della paziente

Molti dei sintomi comunemente associati alla depressione riguardano l’umore e le sensazioni personali: l’essere tristi, ansiosi, frustrati, o provare un “senso di vuoto” oppure di inutilità o impotenza, per esempio, possono essere indicativi di una condizione di depressione. Tra i sintomi psicologici non possono essere trascurati quelli relativi al suicidio e alla morte: i legami tra questo tipo di pensieri (se non veri e propri tentativi di suicidio) e i disturbi mentali, in particolare con la depressione, sono infatti ben noti.

Corpo e mente: i sintomi fisici della depressione

Ma la depressione può non manifestarsi solo con sintomi psicologici. Spesso, per esempio, possono presentarsi un senso di debolezza e stanchezza generale, che perdura nonostante il riposo, e l’impressione di essere “rallentati”; ancora, possono esservi difficoltà a concentrarsi, a prendere le decisioni, o problemi di memoria, e disturbi del sonno (per esempio l’insonnia o, al contrario, un eccesso di sonno, condizione nota come ipersonnia). Ancora, possono presentarsi alterazioni dell’appetito, che aumenta o diminuisce, e del peso corporeo.

I sintomi possono essere ancora più strettamente fisici e presentarsi per esempio come mal di testa, dolori muscolari oppure problemi digestivi per i quali non si riesce a riconoscere una causa e che non migliorano con il trattamento. I meccanismi alla base di questi sintomi non sono perfettamente chiari, ma diversi studi hanno evidenziato come possano dipendere dalle alterazioni che la depressione determina nei livelli di alcuni neurotrasmettitori e ormoni dell’organismo.

I sintomi comportamentali della depressione

Ai sintomi psicologici e fisici della depressione si accompagnano facilmente quelli comportamentali. Questa condizione, infatti, influenza profondamente il funzionamento psicologico, emotivo e sociale di una persona, riflettendosi anche nelle sue attività quotidiane. In effetti, tra i sintomi elencati in precedenza, alcuni sono in realtà a cavallo tra manifestazioni fisiche e comportamentali: è il caso dei disturbi del sonno e delle alterazioni dell’appetito.

In linea più generale, la depressione porta spesso a cambiamenti comportamentali. Per esempio, sono comuni la perdita di iniziativa e interesse per attività che prima davano piacere, come il dedicarsi a un hobby o uno sport; il calo del rendimento in ambito lavorativo e le difficoltà a rispondere alle responsabilità professionali e familiari. Un altro sintomo frequentemente associato alla depressione è l’isolamento sociale, per cui la persona con depressione tende a evitare famiglia e amici. Anche comportamenti come l’aumento del consumo di alcol o di sostanze d’abuso possono essere sintomatici della depressione. 

In effetti, è bene evidenziare che la depressione è spesso associata anche ad altri disturbi mentali, tra cui per esempio il disturbo da uso di alcol e i disturbi alimentari, per i quali può rappresentare un fattore di rischio. Né il legame della depressione con altre malattie si limita a quelle mentali: questa condizione è infatti riconosciuta come fattore di rischio anche, per esempio, per patologie neurodegenerative (come la malattia di Alzheimer) e cardiovascolari.

Dai sintomi della depressione alla diagnosi

Abbiamo già accennato all’importanza di riconoscere il più precocemente possibile i sintomi della depressione: prima si interviene, migliori sono le probabilità di successo del trattamento. Inoltre, un intervento precoce è fondamentale per limitare gli impatti negativi della malattia, siano fisici o sociali, sulla vita di chi ne soffre. Eppure, riconoscere il problema e cercare supporto professionale è ancora difficile per molte persone

Oggi sono disponibili in rete diversi test di autovalutazione che possono fornire una prima indicazione sulla propria condizione. Alcuni sono validati dal punto di vista scientifico, ma è importante sottolineare che il loro ruolo non sostituisce in alcun modo il parere professionale: sono, semmai, strumenti che aiutano a migliorare la consapevolezza del proprio stato mentale, favorendo il riconoscimento di sintomi depressivi che potrebbero essere sottovalutati o addirittura ignorati.

In altre parole, questi test possono essere un primissimo passo verso una diagnosi professionale: per quest’ultima, è necessario rivolgersi a un/a psicologo o psicoterapeuta oppure psichiatra. È sempre fondamentale, infatti, ricordare che la depressione non è una generica tristezza, né la sua scomparsa dipende interamente dalla propria forza di volontà. È invece una patologia a tutti gli effetti, e complessa, che deve essere diagnosticata e trattata da specialisti competenti. I nostri professionisti sono sempre a tua disposizione per fornire un supporto medico specialistico e affidabile.

Tristezza e depressione: qual è la differenza?

Attraversare periodi di tristezza e melanconia è parte inevitabile della vita di ogni persona: queste emozioni fanno parte dell’esperienza umana e spesso rappresentano una reazione naturale a eventi difficili o stressanti. Queste emozioni fisiologiche sono però transitorie: la depressione, invece, non solo persiste a lungo ma arriva a influenzare in modo significativo la capacità di svolgere le proprie attività quotidiane. Uscire, incontrare gli amici, lavorare, perfino gesti semplici come alzarsi dal letto e vestirsi possono diventare terribilmente difficili per le persone con questa condizione, che non può essere considerata un semplice stato d’animo ma è, invece, una malattia a tutti gli effetti. 

Più precisamente, la depressione è classificata come disturbo dell’umore, un tipo di patologia mentale che comprende anche il disturbo bipolare. Inoltre, la depressione stessa può essere suddivisa in diversi sotto-tipi in base ai sintomi e alle principali cause del disturbo sebbene, in linea generale, le cause della depressione siano molto complesse e coinvolgano elementi sia genetici sia ambientali.

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