Si sente molto spesso parlare dei benefici idrokinesiterapia senza conoscerne tuttavia pienamente le potenzialità. Infatti, sulle riviste di settore, nei talk televisivi di informazione medica e persino sul web, capita di imbattersi in numerose menzioni di questo approccio terapeutico particolarmente funzionale per il nostro benessere, ma soprattutto utile a qualsiasi età.

Un trattamento determinante su cui noi di Korian puntiamo con decisione rendendolo uno dei nostri servizi di punta presso i Poliambulatori del Gruppo presenti in Lazio, come il Poliambulatorio Sanem Somalia ed il Poliambulatorio Villa Silvana. Due strutture che testimoniano la bontà dei benefici dell’idrokinesiterapia, di cui oggi vogliamo per l’appunto parlarvi.

A cosa serve l’idrokinesiterapia?

L’idrokinesiterapia si avvale delle potenzialità dell’acqua in ambito riabilitativo. Questo è possibile grazie a due fattori come la pressione idrostatica che sostiene il corpo immerso, ma anche la resistenza idrodinamica che può essere sfruttata come elemento di sostegno al movimento e al rinforzo muscolare. Un contesto terapeutico funzionale, impreziosito anche dalle numerose attrezzature a sostegno del corpo e dalla naturale professionalità di specialisti e fisioterapisti.

Ecco allora che i benefici idrokinesiterapia si possono toccare con mano in riferimento a patologie neurologiche e ortopediche complesse, ma anche nell’ambito di patologie di interesse reumatologico o nei percorsi riabilitativi per il recupero dell’equilibrio e delle abilità motorie per tutte le fasce di età.

Come funziona l’idrokinesiterapia?

Molti si domandano dunque come funziona l’idrokinesiterapia. Sostanzialmente sfrutta l’azione dell’acqua, che riduce il peso corporeo di circa il 90% e quindi annulla il carico consentendo un corretto lavoro muscolare anche in condizioni di tono muscolare alquanto ridotto. Il fisioterapista richiede in questo senso al paziente di eseguire movimenti che fuori dall’acqua non riuscirebbe a svolgere. Il tutto, naturalmente, con tempi di recupero molto più rapidi. Il movimento sfrutta poi l’effetto antidolorifico e decontratturante dell’acqua calda, con il peso corporeo che grava molto meno sulle articolazioni e sui muscoli. Oltre al fatto che l’elevato calore aumenta la vascolarizzazione dei tessuti: un toccasana anche per la circolazione del nostro sangue.

Benefici idrokinesiterapia: la fisioterapia in acqua

I benefici dell’idrokinesiterapia sono molteplici. Questo approccio terapeutico offre infatti numerosi vantaggi, favoriti naturalmente da un’ottima ed attenta esecuzione degli esercizi, ma anche dalla semplicità dei movimenti assegnati dal fisioterapista. Il tutto a favore di una funzionale e graduale diminuzione dello stress per le articolazioni interessate, oltre al naturale rilassamento muscolare, per provare così meno dolore. Senza dimenticare che i benefici dell’idrokinesiterapia hanno rilevanza non solo sul nostro fisico, ma anche sul benessere psicologico. Questo perché i movimenti semplici compiuti in assenza di stress e dolore accrescono la fiducia nel paziente, sempre più consapevole della bontà del percorso riabilitativo intrapreso.

Un altro aspetto peculiare che lo rende un approccio particolarmente diffuso soprattutto nella popolazione over 65 è che l’appoggio perimetrale per l’acqua bassa, e l’ausilio di supporti di galleggiamento, non determinano necessariamente la facoltà di saper nuotare. Insomma, chiunque può farlo!

Idrokinesiterapia esercizi ed indicazioni terapeutiche

La sua funzionalità e la sua eccellente accessibilità rendono davvero questa terapia un plus concreto nel percorso riabilitativo di molte persone. Da qui la sua applicazione tanto in campo ortopedico, quanto in quelli reumatologico e neurologico. Gli esercizi idrokinesiterapia possono essere impiegati sia in fase acuta o sub-acuta che in fase cronica. Questo per una ragione molto semplice: la fisioterapia (e in generale tutta la riabilitazione) in acqua risulta essere particolarmente indicata dopo gli interventi chirurgici ortopedici come la ricostruzione legamentosa, ma anche dopo fratture, distorsioni e lussazioni articolari che possono colpirci anche durante la quotidianità. Occorre poi aggiungere anche le situazioni in presenza di edemi post-chirurgici e post-traumatici, patologie del sistema nervoso centrale e periferico, lombalgie, cervicalgie, ernie e anche di situazioni diffuse nei soggetti anziani come per esempio l’osteoporosi avanzata.

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