Le scottature solari sono il risultato di un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti (UV) senza una protezione solare adeguata e rappresentano una delle reazioni cutanee più comuni, soprattutto in estate. Si manifestano con arrossamento, bruciore, dolore e talvolta gonfiore; nei casi più gravi possono comparire vesciche e bolle. Anche le scottature inizialmente lievi, se non gestite correttamente o in caso di ulteriore esposizione, possono peggiorare e trasformarsi in vere e proprie ustioni, mettendo a rischio la salute della pelle.

Uno dei principali fattori di rischio per le scottature da sole è il fototipo cutaneo, ovvero la caratteristica individuale di capacità di reazione all’esposizione solare della pelle.

Le persone con carnagione chiara sono più predisposte alle ustioni solari perché i loro melanociti, le cellule che producono melanina, il pigmento che conferisce colore alla pelle e offre una certa protezione naturale contro i raggi UV, tendono a produrre meno melanina. Attenzione però: ciò non significa che le persone con pelle olivastra o scura siano immuni alle scottature! Al contrario, il rischio può anche aumentare perché ci si sente erroneamente più protetti e si tende ad abbassare la guardia.

In estate è più facile scottarsi, ma il sole splende tutto l’anno e può danneggiare la pelle non solo al mare o in montagna, dove l’intensità dei raggi UV aumenta con l’altitudine, ma anche durante le normali attività quotidiane all’aperto.

Scopriamo insieme cosa applicare in caso di scottature solari per favorire la guarigione e dare sollievo alla tua pelle!

Quali tipi di scottature da sole ci sono e in quanto si guarisce?

Le scottature da sole, come quelle provocate da fuoco o calore, si classificano in tre gradi in base alla loro gravità, che determina anche come intervenire.

  • Le scottature solari di primo grado sono le più lievi – oltre che le più comuni – e colpiscono solo lo strato più esterno della pelle, che appare arrossata, secca e dolente al tatto. In alcuni casi possono comparire brividi e un po’ di febbre. La guarigione avviene in genere nel giro di 3-5 giorni e può essere accompagnata da una leggera desquamazione.
  • Le scottature solari di secondo grado, di entità più moderata, si presentano con dolore e arrossamento della pelle, cui si aggiungono bollicine piene di liquido ravvicinate tra loro, che formano un eritema solare, e gonfiore, l’edema solare. Quando le vescicole si rompono, la pelle si desquama, permettendo la formazione di un nuovo strato cutaneo. Anche in questo caso possono comparire brividi e febbre, e il processo di guarigione può richiedere fino a dieci giorni.
  • Le scottature solari di terzo grado sono molto rare, ma anche le più gravi, perché interessano gli strati profondi della pelle, che appare molto arrossata e piena di bolle e vesciche che, quando scoppiano, possono causare infezioni. In questo caso si possono manifestare febbre alta e dolori forti, non solo al tocco ma anche alle articolazioni. È fondamentale andare subito al pronto soccorso. La guarigione può richiedere fino a tre settimane.

Cosa fare e cosa applicare in caso di scottature da sole

In caso di scottature solari è fondamentale agire tempestivamente per alleviare il fastidio e prevenire le complicazioni.

Per lenire il dolore e favorire la guarigione della pelle arrossata o bruciata, è consigliato applicare creme lenitive e idratanti specifiche per le scottature, prive di profumi o sostanze irritanti. Sono da evitare le pomate troppo grasse o occlusive, che impediscono alla pelle di respirare.

Sono particolarmente indicate le creme a base di acido ialuronico e pantenolo, che aiutano a idratare e rigenerare la pelle. Il gel puro di aloe vera è uno dei rimedi naturali più noti grazie alle sue proprietà rinfrescanti, idratanti e cicatrizzanti. Anche gli impacchi di camomilla fredda possono contribuire a calmare il bruciore e il rossore, mentre il miele, per le sue proprietà antibatteriche e idratanti, può essere applicato in uno strato sottile su piccole aree arrossate, evitando però le bolle e le lesioni aperte. Infusi di malva o calendula, utilizzati come impacchi, sono un altro rimedio naturale utile per lenire la pelle. Questi rimedi vanno usati solo in caso di scottature da sole superficiali e con cautela.

Nel caso di ustioni più gravi può essere necessario applicare creme con cortisone o antibiotico, associate a garze sterili medicate grasse. Possono essere utili anche spray a base di acido ialuronico e argento, che svolgono un’azione antisettica e favoriscono la rigenerazione naturale della pelle.

Quando la scottatura provoca la comparsa di bolle, se queste sono integre non devono essere scoppiate né coperte con sostanze che potrebbero occluderle o irritarle. È possibile invece proteggerle con una garza sterile non adesiva, fissata delicatamente per evitare sfregamenti. Se una bolla si rompe accidentalmente, la zona va detersa con acqua e sapone neutro e coperta con una medicazione sterile. È sempre consigliabile rivolgersi al/alla medico/a se le bolle sono estese, molto dolorose o se compaiono segni di infezione come pus o cattivo odore.

Cosa fare dopo una scottatura da sole per accelerare la guarigione?

Dopo una scottatura solare è importante adottare subito comportamenti che aiutino a ridurre il dolore e a favorire la guarigione della pelle. Ecco alcune azioni utili:

  • sospendere immediatamente l’esposizione solare e ai raggi UV, compresa quella tramite lettini e lampade abbronzanti, e non riprenderla finché la pelle non si sarà completamente guarita;
  • immergere la parte scottata in acqua fresca corrente o avvolgerla con un panno bagnato; non appena si avverte di nuovo calore, sostituire il panno con uno fresco;
  • fare una doccia fresca o applicare una borsa del ghiaccio avvolta in un panno morbido di cotone sulla zona colpita; la crioterapia è un rimedio efficace per attenuare temporaneamente il dolore e la sensazione di calore tipici dell’eritema solare;
  • asciugare la pelle con delicatezza dopo essersi lavati, tamponando con un asciugamano molto morbido, per evitare di irritare ulteriormente la zona arrossata;
  • non grattare la pelle arrossata anche se il prurito è fastidioso, perché si rischia di aumentare l’infiammazione e il rossore e di rallentare la guarigione;
  • non rompere le vescicole o le bolle piene di liquido, perché la loro rottura espone la pelle al rischio di infezioni e rende più lento il processo di riparazione;
  • fare attenzione alle creme e alle lozioni applicate evitando prodotti irritanti e non utilizzare peeling o scrub che possono aggravare la sensibilità della pelle;
  • indossare indumenti larghi e in tessuti naturali come il cotone per evitare qualsiasi irritazione o sfregamento sulle aree arrossate;
  • accendere un ventilatore per dare sollievo immediato grazie alla sensazione di freschezza, anche se l’effetto è solo temporaneo;
  • bere molta acqua e liquidi per prevenire la disidratazione durante e dopo l’esposizione solare e per contribuire ad abbassare la temperatura in caso di febbre; prediligere bevande fresche (ma non ghiacciate!) per evitare una congestione;
  • assumere un antidolorifico o un antinfiammatorio, come paracetamolo o ibuprofene, se il bruciore è intenso, ma solo su consiglio del/della medico/a;
  • consultare il/la medico/a se la scottatura è molto estesa o accompagnata da segni di infezione o forte infiammazione.

Come prevenire le scottature da sole?

Per prevenire le scottature solari è fondamentale proteggere la pelle in modo corretto e costante. L’uso di una crema solare adeguata al proprio fototipo rappresenta la prima regola da seguire: va applicata in quantità generosa prima dell’esposizione e riapplicata ogni due ore, oltre che dopo ogni bagno: abbiamo anche dedicato un approfondimento a come scegliere la protezione solare. È importante esporsi al sole in modo graduale, per permettere alla pelle di adattarsi senza subire danni, ed evitare le ore centrali della giornata, quando i raggi UV sono più intensi, scegliendo invece le prime ore del mattino o il tardo pomeriggio. Un altro accorgimento utile è quello di rinfrescare spesso la pelle, per esempio con docce tiepide o nebulizzando acqua termale, per aiutare a mantenere una temperatura cutanea adeguata e ridurre il rischio di eritemi. Chi è particolarmente sensibile al sole può inoltre sostenere la pelle “dall’interno” con un’alimentazione ricca di frutta e verdura di colore rosso e arancione, come pomodori, carote, albicocche e frutti di bosco, che apportano bioflavonoidi, licopene e beta-carotene. Queste sostanze antiossidanti aiutano a rinforzare i capillari e a proteggere la pelle dallo stress ossidativo causato dai raggi UV, contribuendo a migliorare la resistenza della pelle al sole.

Quali sono le conseguenze di una scottatura da sole?

Le scottature solari non sono solo un problema momentaneo: possono lasciare segni sulla pelle e avere conseguenze anche a lungo termine. Oltre a favorire la comparsa di macchie cutanee e a contribuire all’invecchiamento precoce della pelle, nelle forme più gravi possono portare a colpi di calore o alla disidratazione. La conseguenza più seria riguarda però il rischio di sviluppare tumori della pelle, come il melanoma. Secondo l’American Academy of Dermatology, avere cinque o più scottature solari con vesciche tra i 15 e i 20 anni aumenta il rischio di sviluppare un melanoma dell’80%. Anche il rischio di altri tumori cutanei non melanoma aumenta, con un incremento stimato del 68%.

Ricordiamoci che prevenire è sempre meglio che curare, quindi mettiamoci la crema e proteggiamoci dal sole!

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