Affaticamento, abbassamento della pressione, aumento della frequenza cardiaca, ridotta produzione di urina… Sono solo alcune delle possibili conseguenze della disidratazione che, nei casi più gravi, può portare a effetti gravi e potenzialmente irreversibili, come i danni renali. Tra i sintomi della disidratazione, uno dei primi può essere il mal di testa: come un campanello di allarme, questo dolore ci ricorda che il nostro corpo ha bisogno di acqua. Cerchiamo allora di conoscerlo meglio. 

Come riconoscere il mal di testa da disidratazione?

Il mal di testa può avere molte cause differenti: capire se è dovuto alla disidratazione può non essere immediatamente intuitivo. Inoltre, non tutte le persone hanno la stessa suscettibilità e non tutte, dunque, presentano il mal di testa come possibile sintomo della disidratazione. A complicare ulteriormente le cose, il mal di testa può non essere dello stesso tipo per tutti: può essere più o meno intenso, localizzarsi su un solo lato del cranio o essere diffuso; di solito, comunque, peggiora quando ci si muove.

Come riconoscere, allora, il mal di testa da disidratazione? Una soluzione molto semplice è quella di bere acqua: se reidratandoti, e possibilmente riposandoti un po’, il dolore svanisce, è molto probabile che fosse proprio la carenza d’acqua a causarlo. 

La presenza di ulteriori sintomi può aiutare ulteriormente a rendere la disidratazione la causa più plausibile del mal di testa: crampi muscolari, perdita di appetito e nausea, diminuzione della produzione di urina, sono tutti elementi che possono far sospettare che il corpo abbia bisogno di liquidi. 

Le conseguenze della disidratazione

In presenza di questi sintomi, che siano o meno accompagnati dal mal di testa, reidratarsi è fondamentale. A seconda della quantità di liquidi persi e della durata della disidratazione, infatti, quest’ultima può avere conseguenze anche molto gravi: può influire su cervello (che contiene un’elevata percentuale d’acqua), cuore, reni, muscoli e metabolismo. 

L’acqua ha un’infinità di ruoli preziosi per il nostro organismo. Aiuta a eliminare le sostanze di scarto, lubrifica le articolazioni, mantiene l’equilibrio degli elettroliti, regola la temperatura corporea… Quando è insufficiente, nulla riesce più a funzionare più come dovrebbe. Per esempio, possono verificarsi:

  • squilibri elettrolitici, cioè alcuni minerali (come potassio, sodio, calcio) aumentano o diminuiscono eccessivamente
  • compromissione della funzione renale, con rischi che vanno dalla formazione di calcoli all’insufficienza renale
  • colpo di calore, perché il corpo non può più sudare per regolare la propria temperatura
  • calo della pressione arteriosa e quindi compromissione dell’afflusso di sangue e ossigeno a organi e tessuti, che può portare al collasso.

Per questo è importante non aspettare i sintomi più gravi della disidratazione ma anzi, bere prima ancora di avere sete. In condizioni fisiologiche, una persona adulta dovrebbe bere circa 2 litri d’acqua al giorno, ma la necessità d’acqua aumenta quando si perdono più liquidi, per esempio con la sudorazione (quindi quando le temperature sono alte e/o si è svolto un esercizio fisico intenso), o in presenza di vomito o diarrea, e anche in condizioni come la gravidanza e l’allattamento al seno.

E allora: bevi (acqua però)!

I rimedi per la disidratazione, e quindi anche per il mal di testa da disidratazione, hanno il grande vantaggio di essere molto semplici. Si tratta infatti soltanto di bere, per ridare al corpo l’acqua di cui ha bisogno. Vale però la pena di fare qualche osservazione anche a questo proposito.

Innanzitutto, cosa bere? La scelta ideale è l’acqua, che viene assorbita velocemente dall’organismo e che non contiene zuccheri o acidi presenti invece nei succhi di frutta. Assolutamente no alle bevande contenenti alcol o caffeina, che hanno un effetto diuretico: stimolano cioè i reni a eliminare più acqua, peggiorando la disidratazione. In alcuni casi gravi, comunque, può essere raccomandata un’acqua arricchita con sali minerali per ristabilire l’equilibrio degli elettroliti.

Seconda nota: sì al bere acqua in abbondanza, ma a piccoli sorsi, per evitare disturbi allo stomaco.

In presenza di mal di testa, inoltre, può essere utile applicare anche degli impacchi freddi intorno al capo per alleviare il dolore. Se il mal di testa persiste o si presenta di frequente, però, non esitare a consultare il/la tuo/a medico/a, per verificare che non sia dovuto a cause diverse dalla disidratazione, come per esempio l’emicrania.

Infine, ricorda che il nostro corpo è fatto in gran parte d’acqua, anche se ce ne dimentichiamo spesso. Non è necessario arrivare al mal di testa per evitare la disidratazione. Prevenirla è semplice: basta tenere una bottiglia a portata di mano, distribuire i sorsi durante il giorno, e non aspettare che sia la sete a parlarci per prima. Almeno in questo caso, prevenire è davvero facile come bere un bicchiere d’acqua.

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