Il mal di testa da stress: sintomi, dove si localizza e come farlo passare
Lo stress può essere un fattore scatenante per diversi tipi di mal di testa, e può addirittura accentuarne la frequenza e l’intensità. In alcuni casi, però, lo stress non è la causa primaria, ma piuttosto una conseguenza del mal di testa stesso. Comprendere il tipo specifico di cefalea che si sta vivendo è fondamentale per determinare se lo stress ne sia la causa primaria o se contribuisca semplicemente a peggiorarla. Inoltre, conoscere il tipo di mal di testa aiuta a individuare le migliori strategie per alleviare il dolore e prevenirne il ritorno.
Secondo l’Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee esistono tre principali categorie di mal di testa legate allo stress: due di esse – emicrania e cefalee secondarie – non sono direttamente causate dallo stress, mentre la cefalea tensiva è strettamente connessa a questo fattore.
Sebbene lo stress non sia una causa diretta dell’emicrania, può aumentare la vulnerabilità a fattori scatenanti come squilibri ormonali, determinati alimenti, astinenza da caffeina, mancanza di sonno e altre condizioni. Di conseguenza, lo stress può favorire l’insorgenza o l’aggravamento degli attacchi emicranici, anche se non ne è la causa principale.
Le cefalee secondarie derivano da altre patologie, come sinusite, influenza o traumi cranici. Pur non essendo causate direttamente dallo stress, quest’ultimo può indebolire il sistema immunitario, aumentando la predisposizione a malattie che includono il mal di testa come sintomo. In questo senso, lo stress gioca un ruolo indirettamente legato alle cefalee secondarie.
La cefalea tensiva, o “mal di testa da stress”, è la forma più comune di mal di testa primario e la meno debilitante; colpisce periodicamente più di un terzo degli adulti. Sebbene il dolore associato a questa forma di mal di testa sia persistente, chi ne soffre può continuare a svolgere normalmente le proprie attività quotidiane, seppur con un certo disagio.
Come capire se è mal di testa da stress e dove fa male?
I sintomi del mal di testa da stress sono abbastanza distintivi e includono un dolore sordo, costante e non pulsante, accompagnato da una sensazione di pressione o come se ci fosse un “cerchio attorno alla testa”. Si possono avvertire anche tensione muscolare, che si localizza a livello di collo e spalle, irritabilità, difficoltà di concentrazione, e talvolta una leggera sensibilità alla luce o ai rumori, ma senza nausea (che invece può presentarsi nella cefalea emicranica). Il dolore tende a intensificarsi durante la giornata, specialmente dopo lunghe ore di lavoro, posture scorrette o esposizione a situazioni emotivamente stressanti.
Quanto dura il mal di testa da stress?
Il mal di testa da stress può presentarsi in due forme principali: episodica o cronica. Quando è episodico, si verifica per periodi di breve durata, solitamente meno di 15 giorni al mese, e tende a essere meno frequente. Al contrario, nella forma cronica, il mal di testa si manifesta per più di 15 giorni al mese, diventando un problema persistente e debilitante. La durata di un singolo episodio può variare notevolmente, oscillando tra i 30 minuti e le 72 ore, con intensità e frequenza che possono differire da persona a persona.
Rimedi per il mal di testa da stress
Prevenire e trattare il mal di testa da stress richiede un approccio integrato che comprenda sia soluzioni farmacologiche che modifiche dello stile di vita.
Come prevenire il mal di testa da stress?
La prevenzione si basa soprattutto nella gestione dello stress. Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga, la respirazione profonda e il training autogeno possono ridurre la tensione muscolare e promuovere il benessere mentale. Un’attenzione particolare alla postura e il miglioramento dell’ambiente di lavoro o domestico possono anche ridurre la frequenza dei mal di testa legati allo stress. Un tassello importantissimo riguarda il riposo: rispettare il ritmo sonno-veglia è essenziale, poiché sia il sonno eccessivo che quello insufficiente alterano l’equilibrio del corpo e possono favorire l’insorgenza di mal di testa. Un regolare esercizio fisico aiuta a scaricare lo stress, migliora la qualità del sonno e regola i ritmi biologici, mentre una dieta equilibrata, che eviti i principali fattori scatenanti del mal di testa, come il consumo eccessivo di caffeina, alcol e alimenti trigger, è fondamentale per prevenire l’insorgenza del dolore e mantenere l’equilibrio psicofisico.
Mal di testa da stress: come farlo passare?
La prima cosa che desideriamo quando il mal di testa ci colpisce è farlo passare. Oltre alle tecniche di rilassamento e alla riduzione degli elementi stressanti, migliorare lo stile di vita può essere d’aiuto. Anche la terapia farmacologica può essere un supporto. La cosa più importante è evitare il fai-da-te e chiedere il consiglio a un professionista della salute per evitare l’uso indiscriminato di analgesici e farmaci da banco, che potrebbero risultare dannosi in caso di abuso.
Per la maggior parte delle forme di mal di testa da stress di intensità lieve o moderata si ricorre all’uso di analgesici, come il paracetamolo, e antinfiammatori non steroidei (FANS), tra cui ibuprofene, naprossene, diclofenac e acido acetilsalicilico. Questi farmaci sono efficaci nel contrastare il dolore e fornire sollievo. In alcuni casi, il/la medico/a può suggerire l’uso di miorilassanti, che aiutano a ridurre la contrazione muscolare, o, qualora il mal di testa sia associato a stress, ansia o umore depresso, può prescrivere ansiolitici per alleviare questi sintomi. Gli antidepressivi triciclici o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina possono essere utilizzati nella prevenzione degli attacchi di cefalea tensiva, in particolare quando questi sono frequenti o cronici e non rispondono ad altri trattamenti.
Se il mal di testa non passa, quando consultare un medico?
Il mal di testa da stress, sebbene fastidioso, è generalmente gestibile. Riconoscere i suoi sintomi, adottare i rimedi appropriati e seguire uno stile di vita più equilibrato può contribuire a ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi. Tuttavia, se il mal di testa diventa più frequente, peggiora nel tempo o è accompagnato da sintomi aggiuntivi come febbre, disturbi visivi o difficoltà nel parlare, è fondamentale consultare un/a medico/a per escludere eventuali altre cause.