Miopia

Scopri cos’è la miopia: le cause, come vede un miope e come si può correggere questo difetto della vista
Korian Redazione

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Redazione scientifica
Articolo revisionato dalla nostra redazione scientifica
16 Gennaio 2025

    La miopia è un comune disturbo della vista a causa del quale gli oggetti visti da lontano appaiono sfocati. È dovuta a un’alterazione di strutture o della forma stessa dell’occhio che impedisce ai raggi luminosi di focalizzarsi correttamente sulla retina, la porzione che cattura le immagini.

    L’occhio umano funziona infatti come una sorta di macchina fotografica, in grado di raccogliere i segnali luminosi e trasmetterli al cervello perché si formi un’immagine. La luce vi entra attraverso una lente trasparente chiamata cornea, che inizia a piegare i raggi luminosi. Passa poi attraverso la pupilla, l’apertura nera al centro dell’iride, che regola quanta luce entra, come fosse il diaframma di una fotocamera. Dietro la pupilla si trova il cristallino, una lente flessibile che si adatta per mettere a fuoco la luce sulla retina, una membrana sensibile alla luce posta sul fondo dell’occhio. La retina trasforma i segnali luminosi in impulsi elettrici, inviandoli al cervello attraverso il nervo ottico. 

    Se la lunghezza dell’occhio è maggiore del normale o la curvatura della cornea è troppo accentuata, o ancora se il potere refrattivo del cristallino è troppo alto, i raggi luminosi si incontrano prima di raggiungere la retina, provocando una visione sfocata degli oggetti distanti

    In base all’entità del difetto, con riferimento alle diottrie (cioè l’unità di misura utilizzata per indicare la potenza delle lenti necessarie a correggere un difetto visivo) si distinguono diversi gradi di miopia:

    • miopia lieve, fino a 3 diottrie;
    • miopia moderata, tra le 3 e le 6 diottrie;
    • miopia grave, oltre le 6 diottrie.

    Esiste inoltre un sottotipo di miopia, che interessa una piccola percentuale di casi, definita patologica: si tratta di una forma di miopia grave che, inoltre, può essere progressiva e irreversibile. Dal punto di vista medico, la miopia è un tipo di ametropia, cioè un’anomalia della rifrazione dell’occhio; appartengono a questo gruppo di anomalie anche l’astigmatismo e l’ipermetropia.

    Le diagnosi di miopia sono andate aumentando nel corso degli anni, tanto che, secondo alcune stime, nel 2050 potrebbero riguardare metà della popolazione a livello globale. Questo disturbo della vista non è comune solo tra gli adulti, ma anche tra bambini e adolescenti: la miopia insorge infatti spesso in età scolare.

     

    Quali sono le cause della miopia?

    Dal punto di vista strutturale, la miopia è dovuta ad alterazioni dell’occhio e in particolare a un’eccessiva curvatura della cornea o lunghezza dell’occhio, oppure a un eccessivo potere refrattivo del cristallino (si parla in questo caso di miopia d’indice), che fanno sì che la luce non raggiunga la retina. Di conseguenza, le immagini da lontano appaiono sfocate.

    Le cause esatte della miopia non sono del tutto note, ma si pensa insorga a causa di un insieme di fattori genetici e ambientali. La miopia è infatti più comune nelle persone che hanno un parente con lo stesso disturbo, nelle popolazioni di origine asiatica e nei bambini che passano molto tempo al chiuso; al contrario, passare più tempo all’esterno, alla luce naturale, sembra ridurre il rischio di miopia. L’aumento delle diagnosi tra bambini e adolescenti è stato associato anche a un maggior uso di smartphone, computer e in generale schermi luminosi.

    Quali sono i sintomi della miopia?

    Il sintomo caratteristico della miopia è la ridotta visione da lontano, a causa della quale gli oggetti a distanza appaiono sfocati. Questo può risultare evidente per esempio quando si guida, a causa della maggiore difficoltà a vedere i segnali stradali, o, in età scolastica, quando è difficile vedere chiaramente la lavagna. Si possono inoltre associare senso di affaticamento agli occhi, mal di testa (sebbene sia poco comune) e tendenza a strizzare gli occhi o ad avvicinare gli oggetti per vederli (non a caso, il termine miopia deriva dal greco e significa “strizzare gli occhi”).

    Nei casi più lievi, i sintomi della miopia possono passare inosservati; anche i bambini, soprattutto se piccoli, spesso non lamentano la difficoltà di visione. Per questa ragione è importante eseguire regolarmente controlli della vista che permettano di evidenziare la miopia anche in apparente assenza di sintomi. In genere, la miopia compare nell’infanzia e peggiora con lo sviluppo, durante l’adolescenza, per poi stabilizzarsi intorno ai vent’anni.

    È importante evidenziare che la miopia grave è associata a un maggior rischio di altri problemi agli occhi, come il distacco di retina, il glaucoma e la cataratta. Alla miopia patologica sono associati altri disturbi, di tipo degenerativo, quali per esempio l’atrofia della retina e la degenerazione maculare miopica.

    Come si arriva alla diagnosi di miopia?

    La miopia può essere diagnosticata da un/a oculista, nel corso di una visita che prevede diversi test ed esami. Innanzitutto, il/la medico/a valuta l’acuità visiva, cioè la nitidezza e chiarezza della vista: il test si basa sulla capacità di distinguere diversi ottotipi, ossia lettere o simboli di grandezza decrescente da una distanza standard. La valutazione è misurata in decimi, che rappresentano le righe che il paziente è in grado di leggere; le diottrie, l’unità di misura che permette di stabilire l’entità del difetto ottico, rappresentano invece la potenza delle lenti necessaria per riuscire ad avere una visione nitida. 

    Segue un esame dell’occhio, per il quale il/la oculista somministra un collirio che permette di dilatare la pupilla e che determina la paralisi temporanea della messa a fuoco (che modificherebbe la dimensione della pupilla), così da osservare con maggior facilità il fondo dell’occhio, cioè le strutture localizzate dietro l’iride e il cristallino. Possono essere comprese anche altre valutazioni, come l’autorefrattometria, un esame che analizza il potere refrattivo dell’occhio. 

    La visita oculistica permette, attraverso questi diversi esami, sia di evidenziare la presenza di miopia e di stabilirne l’entità, sia di valutare la co-presenza di altri disturbi della vista, come l’astigmatismo. Poiché non sempre è possibile accorgersi in modo autonomo di avere problemi alla vista, soprattutto nei bambini, è importante sottoporsi a visite oculistiche con regolarità, così da identificarli in modo tempestivo: questo permette di iniziare per tempo il trattamento e rallentarne l’evoluzione.

    Come si previene la miopia?

    Sebbene la miopia abbia una base genetica che non la rende del tutto prevenibile, è possibile ridurre il rischio di sviluppare questa condizione, soprattutto nell’infanzia, limitando il tempo che i bambini trascorrono davanti a schermi luminosi, come quelli degli smartphone o dei computer, e favorendo invece il tempo passato fuori casa. 

    Qual è il trattamento della miopia?

    Il trattamento della miopia dipende dall’entità del difetto visivo e dall’età del paziente. In generale, soprattutto per bambini e adolescenti, la prima linea d’intervento è l’uso di lenti correttive (occhiali o lenti a contatto) che aiutano a focalizzare la luce sulla retina, migliorando la visione degli oggetti distanti. La scelta tra occhiali e lenti a contatto dipende dalle necessità e dalle preferenze del paziente, in accordo con il/la medico/a.

    Sono inoltre disponibili alcune strategie che permettono di rallentare la progressione della miopia in bambini e adolescenti, prevenendo lo sviluppo di forme più gravi del disturbo: è il caso dell’uso di colliri a base di atropina a bassa concentrazione e specifiche lenti a contatto (che però non funzionano in tutti i casi e pongono comunque le complicazioni di utilizzo delle lenti da parte dei bambini).

    La miopia può anche essere corretta con la chirurgia: l’intervento si esegue di solito dopo i 20-25 anni, quando la vista si è stabilizzata, e per i difetti lievi e moderati; si basa su tecniche laser e si tratta di operazioni indicate come di “chirurgia refrattiva”. 

    Tecniche di chirurgia laser per la correzione della miopia

    • Cheratectomia fotorefrattiva (Photo Refractive Keratectomy, PRK). È un intervento molto utilizzato per la correzione della miopia, ma permette anche la correzione di astigmatismo e ipermetropia. Questa tecnica permette di solito di diminuire il bisogno di lenti correttive, o anche di poterne fare del tutto a meno.
    • Cheratomileusi laser-assistita in situ (Laser-Assisted In Situ Keratomileusis, LASIK). Anch’essa è una tecnica che permette anche la correzione di astigmatismo e ipermetropia e si basa sul rimodellamento della cornea, così da ridurre o eliminare il bisogno di lenti correttive. Questa tecnica ha tempi di recupero più rapidi rispetto alla PRK, ma richiede un adeguato spessore corneale: se la cornea è sottile, si preferisce la tecnica PRK. Esistono differenti varianti della tecnica LASIK, basate su diversi tipi di laser, quali la iLASIK e la EpiLASIK
    • Cheratomileusi epiteliale laser assistita (Laser Epitelio Keratomileusi, LASEK). È una variante della tecnica PRK. 
    • Estrazione lenticolare con incisione minima (Small Incision Lenticule Extraction, SMILE). Rappresenta la tecnica più innovativa: si basa sull’uso di un laser a femtosecondi, un tipo di laser estremamente preciso che emette impulsi di luce di durata brevissima (dell’ordine appunto di femtosecondi, ovvero un milionesimo di miliardesimo di secondo) che permette di generare tagli estremamente precisi con minori danni ai tessuti circostanti. Questa tecnica consente quindi il trattamento anche di miopie importanti, e anche in persone con una cornea più sottile.
    • Impianto di lenti intraoculari. È un intervento che consiste nell’inserimento all’interno dell’occhio di una piccola lente da vista, che corregge il difetto visivo e ripristina la capacità di messa a fuoco.

    Dopo l’intervento è sempre necessario un certo periodo di tempo per il recupero, durante il quale la vista può essere indebolita, soprattutto di notte, o si possono per esempio vedere aloni intorno agli oggetti. In questo periodo è inoltre necessario seguire le raccomandazioni del/la medico/a per prevenire le infezioni e tutelare gli occhi.

    America Academy of Ophtalmology, Low-Dose Atropine for Kids with Myopia, https://www.aao.org/eye-health/news/low-dose-atropine-kids-with-myopia

    America Academy of Ophtalmology, Nearsightedness: What Is Myopia?, https://www.aao.org/eye-health/diseases/myopia-nearsightedness

    Cleveland Clinic, Myopia (Nearsightedness), https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/8579-myopia-nearsightedness

    ISS Salute, Istituto superiore di sanità, Miopia, https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/m/miopia

    National Eye Institute, NHI, Nearsightedness (Myopia), https://www.nei.nih.gov/learn-about-eye-health/eye-conditions-and-diseases/nearsightedness-myopia

    Royal National Institute of Blind People, Myopia and pathological myopia, https://www.rnib.org.uk/your-eyes/eye-conditions-az/myopia-and-pathological-myopia/

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