Ti sei mai chiesta davvero la visita senologica in cosa consiste e perché è così importante? Spesso si pensa che riguardi solo chi ha già avuto problemi o sintomi evidenti, ma in realtà è uno dei gesti più semplici e potenti per prendersi cura di sé.
La visita senologica è prima di tutto un atto di consapevolezza, un momento per ascoltare il proprio corpo e imparare a conoscerlo. Non serve aspettare ottobre, il mese della prevenzione rosa, per parlarne: la salute del seno merita attenzione tutto l’anno.

Korian, da sempre impegnata nella promozione della salute femminile, crede profondamente nel valore della prevenzione senologica, non solo come controllo medico ma come percorso di educazione, fiducia e ascolto. È questo l’obiettivo delle sue strutture e delle campagne di sensibilizzazione dedicate: accompagnare ogni donna verso una maggiore consapevolezza del proprio benessere, con strumenti semplici e specialisti attenti.

Secondo l’equipe medico di Korian, la visita senologica non è solo un controllo, ma il punto di partenza di un percorso personalizzato che tiene conto della storia clinica, della familiarità e dei fattori di rischio di ogni donna.

Imparare a conoscere il proprio seno, osservare piccoli cambiamenti, eseguire l’autopalpazione e non trascurare i segnali del corpo: sono gesti quotidiani che fanno la differenza. Ma la differenza vera la fa la scelta di affidarsi a un medico specializzato, perché comprendere in cosa consiste la visita senologica significa anche capire quanto la diagnosi precoce possa salvare la vita.

La Dott.ssa Antonella Balzano (Resp. U.O. Senologia del Sant’Elena) e la Dott.ssa Monica Mascia, che hanno contribuito alla scrittura di questo articolo, ci ricordano inoltre che la raccolta dell’anamnesi è una parte fondamentale della visita: ascoltare la storia ormonale, familiare e clinica della paziente consente di valutarne correttamente il rischio individuale.

La paura o la vergogna non devono insomma mai diventare un ostacolo. La visita senologica è un momento di cura, di dialogo e di prevenzione, e rappresenta il primo passo per trasformare la paura in forza, e la consapevolezza in salute.

La prima visita senologica può spaventare, ma anche salvarti la vita

Affrontare la prima visita senologica può generare un po’ di timore, ma è importante ricordare che si tratta di un esame semplice, non invasivo e soprattutto fondamentale. Spesso è proprio il primo controllo a fare la differenza: la diagnosi precoce, infatti, consente di individuare eventuali anomalie quando sono ancora piccole e completamente curabili.

Durante la visita, il senologo ascolta la paziente, raccoglie informazioni sulla sua storia clinica e familiare, e valuta eventuali fattori di rischio. È un momento di dialogo e attenzione, che permette di costruire un percorso personalizzato, basato sulla prevenzione e sull’ascolto.

Non bisogna pensare alla visita come a un evento straordinario, ma come a una normale abitudine di salute, proprio come si fa con i controlli periodici dal dentista o dal ginecologo. La differenza è che qui, oltre al corpo, si protegge anche la tranquillità della mente. Sapere di essersi controllate significa vivere più serene, senza paura di ciò che si ignora.

Visita senologica quando farla?

Sgomberiamo da subito il campo dai luoghi comuni: non esiste un’età precisa per cominciare, ma una buona regola è non aspettare che compaiano sintomi o fastidi. In assenza di familiarità importante o di patologie note, la visita senologica è quindi consigliata a partire dai 25 anni, con controlli annuali. In caso di familiarità per tumori al seno o presenza di fattori di rischio specifici, il medico può consigliare controlli più ravvicinati.
Anche per le donne più giovani, una visita senologica può essere utile per imparare a eseguire correttamente l’autopalpazione e conoscere meglio il proprio corpo.
È quindi bene rivolgersi al medico anche in presenza di segnali come dolore persistente, secrezioni dal capezzolo, arrossamenti o cambiamenti nella forma o nella consistenza del seno.

Korian promuove una cultura della prevenzione continua: grazie agli ambulatori senologici presenti nelle sue strutture, è così possibile eseguire controlli regolari in ambienti accoglienti, con professionisti qualificati e tecnologie di ultima generazione.

Visita senologica in cosa consiste? Tutto quello che occorre sapere

Ma allora, la visita senologica in cosa consiste esattamente?

Di fatto  si tratta di un esame completo, condotto da medici specialisti che mettono al centro non solo la diagnosi, ma anche la relazione con la paziente. La visita inizia con un colloquio durante il quale vengono raccolte informazioni sulla storia clinica, ormonale e familiare della donna. La visita consta di due parti: la prima dedicata alla raccolta dell’anamnesi (storia clinica, fattori di rischio, gravidanze, farmaci, età del primo ciclo e della menopausa), la seconda all’esame obiettivo del seno. Segue un’attenta osservazione del seno per evidenziare eventuali asimmetrie, alterazioni cutanee o modifiche del capezzolo. Il medico può inoltre chiedere alla paziente di muovere le braccia per valutare retrazioni cutanee e procede poi alla palpazione delle mammelle e delle stazioni linfonodali.

Quando necessario, il medico può richiedere un approfondimento diagnostico, come un’ecografia o una mammografia, per valutare meglio eventuali anomalie. Ma nella maggior parte dei casi, la visita è sufficiente a fornire un quadro chiaro della salute del seno.

Si sottopongono alla visita senologica sia le donne che hanno già ricevuto una diagnosi senologica, sia quelle che notano la presenza di noduli, secrezioni o infiammazioni, o semplicemente desiderano fare un controllo di routine. Senza dimenticare che ogni visita rappresenta anche un momento educativo: il senologo spiega come monitorare il seno, come eseguire correttamente l’autopalpazione e come riconoscere eventuali segnali da non trascurare.

In Korian, la visita senologica è sempre un incontro umano oltre che medico, in cui la tecnologia e l’esperienza si uniscono all’ascolto, alla delicatezza e al rispetto della persona.

Che differenza c’è tra mammografia e visita senologica?

Spesso si tende a confondere la visita senologica con la mammografia, ma sono due esami diversi, complementari e fondamentali entrambi per la prevenzione.
La mammografia è un esame radiologico che consente di visualizzare la struttura interna del seno e individuare noduli o microcalcificazioni anche molto piccoli, non palpabili. È consigliata generalmente a partire dai 40 anni, o prima in presenza di familiarità per il tumore mammario.

La visita senologica, invece, è come detto, un esame clinico condotto da un medico specialista, che valuta il seno nel suo insieme, anche attraverso la palpazione e l’osservazione diretta. È in questo senso il primo passo del percorso di prevenzione e può indirizzare la paziente verso ulteriori accertamenti, se necessari.

Nei centri Korian, visita senologica e mammografia lavorano in sinergia: la prima è l’occasione per ascoltare e osservare, la seconda per approfondire e confermare. Insieme, rappresentano la base di una prevenzione davvero completa.

I consigli delle esperte

Qui potete trovare alcuni consigli in pillole delle nostre esperte:

Iniziate presto: la visita senologica, in assenza di fattori di rischio, dovrebbe essere effettuata a partire dai 25 anni, con cadenza annuale.

Non sottovalutate i segnali: noduli, secrezioni, dolore, cambiamenti della pelle o del profilo del seno richiedono una valutazione anche in giovane età.

La visita è completa e clinica: non prevede strumenti, ma una raccolta anamnestica dettagliata seguita da ispezione e palpazione di seno e stazioni linfonodali.

Personalizzare il percorso: anamnesi familiare, storia ormonale e clinica guidano la costruzione di un piano di prevenzione a lungo termine.

Integrate gli esami quando serve: mammografia, ecografia, risonanza o biopsia vengono richiesti solo se necessari per chiarire eventuali dubbi.

Nessuna paura, solo consapevolezza: il ruolo del senologo è anche educativo. La visita serve a conoscere meglio il proprio corpo e a imparare a riconoscere ciò che è normale e ciò che merita attenzione.

Articolo realizzato con il contributo della Dottoressa Antonella Balzano, Responsabile U.O. Senologia del Sant’Elena, e dalla Dottoressa Monica Mascia, Ginecologa.

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