Sant'Elena
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Prestazioni
Risonanza magnetica all’encefalo
Risonanza magnetica all’encefalo
La risonanza magnetica dell’encefalo è un esame che ha lo scopo di evidenziare alterazioni strutturali in caso di patologie a carico dell’encefalo come: cefalee, deficit neurologici a insorgenza improvvisa, demenze, tumori primitivi o metastasi, patologie demielinizzanti come la sclerosi multipla o patologie infettive tipo encefalite o meningite.
Risonanza magnetica alla colonna vertebrale
Risonanza magnetica alla colonna vertebrale
La risonanza magnetica alla colonna vertebrale è un esame che trova il suo scopo nella diagnosi di sospette alterazioni a carico dei dischi intervertebrali (protrusioni ed ernie), del tessuto osseo e del midollo spinale.
Come si svolge
Può essere eseguita distesi supini oppure in stazione eretta o seduta, se il sospetto diagnostico si orienta verso una alterazione funzionale dipendente dalla postura.
Risonanza magnetica alla mammella
Risonanza magnetica alla mammella
La risonanza magnetica seno (mammaria) è un esame diagnostico non invasivo che viene eseguito su una macchina ad alto campo magnetico (1,5T) per lo studio della ghiandola mammaria e delle stazioni linfonodali in pazienti con particolari indicazioni. A seconda dell’indicazione, la risonanza magnetica seno (mammaria) può essere effettuata con o senza il mezzo di contrasto.
A cosa serve
La risonanza magnetica seno (mammaria) senza mezzo di contrasto viene eseguita per lo studio degli impianti protesici sia che siano state applicate a scopo estetico, sia come ricostruzioni dopo interventi oncologici per la valutazione della loro integrità e delle eventuali complicanze.
Le principali indicazioni della risonanza magnetica seno (mammaria) con mezzo di contrasto sono:
- la sorveglianza di donne ad alto rischio genetico-familiare di tumore mammario
- la stadiazione locale di tumore prima dell’intervento chirurgico
- la valutazione in pazienti in chemioterapia neoadiuvante
- la diagnosi differenziale tra recidiva locale e cicatrice chirurgica in pazienti operate quando l’esame clinico e/o l’imaging convenzionale siano dubbi o sospetti
- lesioni mammarie in pazienti con secrezioni dubbie o sospette non identificate alle tecniche tradizionali ed in particolare nei casi in cui la galattografia sia non eseguibile o non conclusiva.
Risonanza magnetica colonna lombo-sacrale (RM colonna lombo-sacrale)
Risonanza magnetica colonna lombo-sacrale (RM colonna lombo-sacrale)
La risonanza magnetica della colonna lombo-sacrale è un esame utile allo studio dei dischi, del midollo e delle vertebre del tratto lombare e di quello sacrale della colonna vertebrale.
Risonanza magnetica della colonna cervicale (RM colonna cervicale)
Risonanza magnetica della colonna cervicale (RM colonna cervicale)
La risonanza magnetica della colonna cervicale è un esame utile allo studio dei dischi, del midollo e delle vertebre del tratto cervicale della colonna vertebrale.
Risonanza magnetica della colonna dorsale (RM colonna dorsale)
Risonanza magnetica della colonna dorsale (RM colonna dorsale)
La risonanza magnetica della colonna dorsale è un esame utile allo studio di eventuali lesioni traumatiche dei corpi vertebrali, come per esempio fratture. Viene prescritto anche per studiare lesioni a carico del midollo e per cercare metastasi.
Risonanza Magnetica fegato con MDC Epatospecifico
Risonanza Magnetica fegato con MDC Epatospecifico
Si tratta di un tipo di risonanza che utilizza un Mezzo di Contrasto Epatospecifico, cioè, specifico per l’individuazione e la caratterizzazione delle lesioni epatiche (del fegato), per studiarne la vascolarizzazione e distinguere il tessuto sano da quello malato.
Il Mezzo di Contrasto Epatospecifico, utilizzato durante le procedure diagnostiche di Risonanza Magnetica, è il Primovist, un preparato che contiene gadolinio, un metallo appartenente alla famiglia delle terre rare che migliora l’accuratezza delle immagini del fegato durante le procedure diagnostiche di risonanza magnetica e aiuta il medico ad identificare le anomalie presenti nel fegato. Il Primovist a differenza di altri MdC epatospecifici in commercio consente l’esecuzione dell’esame del Fegato in circa 30 minuti (VS circa 2 ore di altri prodotti).
Permette di identificare le lesioni del fegato. Il fegato, a causa del suo ruolo centrale nell’organismo, della sua ricca vascolarizzazione e per le sue caratteristiche di filtro della circolazione ematica, può essere sede di molteplici tipi di lesioni focali benigne e maligne. Per lesioni focali si intendono delle alterazioni del normale tessuto, dei processi patologici localizzati e circoscritti che non si diffondono all’intero organo, ma si limitano ad aree ben localizzate facendo però sentire la loro azione dannosa su tutto l’organismo. Sono lesioni focali, ad esempio, i focolai infettivi, i noduli, i granulomi, gli ematomi, gli ascessi, le cisti, i tumori, le metastasi. Le lesioni benigne rappresentano la maggioranza delle lesioni focali epatiche ma distinguere le lesioni benigne da quelle maligne non è semplice.
Risonanza magnetica funzionale (fMRI)
Risonanza magnetica funzionale (fMRI)
Risonanza magnetica
Tomografia computerizzata (TC) con o senza contrasto
Tomografia computerizzata (TC) con o senza contrasto
La Tomografia Computerizzata è una metodica radiologica che, permette di ricostruire alcune sezioni del corpo anche al di sotto del millimetro, grazie all’utilizzo di programmi informatici particolari ed è un esame fondamentale per la diagnosi primaria e l’analisi dello stadio delle malattie.
È molto usata nella ricerca di neoplasie primitive o di localizzazioni secondarie. Trova anche un importante utilizzo nello studio del sistema nervoso centrale (soprattutto l’encefalo) e del sistema vascolare (soprattutto per lo studio delle arterie).
Oltre ai campi tradizionali di impiego (neurologico, scheletrico, toracico, addominale, oncologico, ginecologico, vascolare), la TC é indicata anche per lo studio dell’apparato urinario (Uro TAC).
Vantaggi
- Maggiore velocità delle tecniche di acquisizione dell’immagine
- Ridotta dose di esposizione alle radiazioni grazie al sistema “idose”
- Ridotta dose di mezzo di contrasto