Poche cose possono essere seccanti, in vacanza, quanto un intestino che decide di restare a casa! Eppure, moltissime persone sperimentano la stitichezza in vacanza (e, più in generale, disturbi gastrointestinali). Perché? E cosa possiamo fare per combatterla? 

Intestino in ferie

Disidratazione, poco movimento, scarsa assunzione di fibre: è la triade di elementi alla base della stragrande maggioranza dei problemi di stitichezza. E, anche se non sempre ce ne accorgiamo, è facile che siano particolarmente presenti quando viaggiamo. Dimenticarsi di bere tra uno spostamento e l’altro, oppure perché presi dalle novità di una routine alternativa; tralasciare frutta e verdura a favore di un panino al volo in spiaggia o un aperitivo nelle lunghe sere estive; lunghe ore in macchina, in treno, in aereo per raggiungere la nostra meta. 

Già questi primi elementi possono spiegare gran parte dei casi di stitichezza da viaggio, ma se ne possono unire anche altri.  Per esempio, i nostri ritmi circadiani (cioè quei ritmi biologici di circa 24 ore) regolano varie funzioni biologiche, tra cui può rientrare anche il “momento bagno”. Se alterati, vuoi per il jet lag, vuoi per i drastici cambi di routine, possono contribuire alla stitichezza. Ancora, ansia e stress possono scoraggiare i movimenti intestinali, e sappiamo benissimo che organizzare un viaggio può avere i suoi lati stressanti!

Infine, nella stitichezza da viaggio possono entrare in gioco anche fattori psicologici: per tante persone, l’uso di un bagno non familiare, magari in condivisione, è un bel problema…

I rimedi per la stitichezza da viaggio 

Per quanto seccante, sulla stitichezza da viaggio si può fare una nota positiva: abbiamo moltissimi rimedi, anche del tutto naturali, per combatterla. 

I principali sono quelli che contrastano i fattori di rischio, e che ci aiutano sia a superare la stitichezza sia a prevenirla (quindi sì, vale la pena iniziare a metterli in atto già prima di partire!):

  • assicurarsi un’idratazione sufficiente, bevendo acqua in abbondanza, soprattutto se si suda molto (per il caldo e/o per l’attività fisica). L’acqua aiuta infatti a mantenere morbide le feci e a stimolare i movimenti dell’intestino;
  • assicurarsi un apporto adeguato di fibre, con frutta e verdura in abbondanza; se hai poca occasione di mangiare frutta e verdura fresche, non esitare a portare con te della frutta secca, come prugne o albicocche. Attenzione invece a evitare gli alimenti molto grassi e/o con effetti astringenti, che possono invece favorire la costipazione;
  • muoversi! Cercare di mantenersi fisicamente attivi, evitando di trascorrere tante ore seduti e cogliendo invece ogni occasione per fare due passi, è importante per favorire i movimenti e il transito intestinali.

Oltre a queste prime strategie di base, ci sono anche altri piccoli accorgimenti che possiamo mettere in atto per contrastare la stitichezza da viaggio. Per esempio:

  • valuta di assumere dei probiotici, eventualmente chiedendo al/la tuo/a medico/a, perché alcuni ceppi, secondo alcuni studi, possono favorire la regolarità intestinale (anche quelli contenuti in alimenti come yogurt o kefir possono aiutare);
  • anche il consumo di olio, per esempio di oliva, può aiutare a limitare la costipazione
  • cerca di ridurre lo stress da viaggio con tecniche di rilassamento o… una buona pianificazione, che ti eviti corse e preoccupazioni dell’ultimo minuto!

Infine, un elemento importante da ricordare è che rimandare l’evacuazione può solo peggiorare la stitichezza: evita dunque di trattenere le feci, anche se abituarti a un bagno estraneo può non venirti naturale.

Farmaci per la stitichezza da viaggio?

Nei casi più persistenti di stitichezza può essere necessario anche l’uso di lassativi. Ne esistono diversi tipi, che agiscono in modo differente; per esempio, i lassativi osmotici agiscono attirando acqua nell’intestino e favorendo così il passaggio delle feci e il loro ammorbidimento; altri stimolano direttamente la mobilità intestinale o facilitano il passaggio delle feci. Alcuni di essi non richiedono la prescrizione medica, ma attenzione: gli effetti indesiderati di un uso sconsiderato possono essere molti, tutt’altro che piacevoli e a volte pericolosi. I più comuni sono gonfiore e crampi addominali, flatulenza, nausea, diarrea, ma se usati a lungo termine possono portare anche, per esempio, alla dipendenza (l’intestino non riesce più a “funzionare” senza i lassativi) e anche danni renali.

Ecco perché la raccomandazione è di rivolgersi sempre a un/a medico/a prima di assumere lassativi, e anche di evitarne un uso prolungato.

Insomma, se cambiamo paese, fuso orario, letto, cibo, abitudini… non possiamo dare per scontato che il nostro intestino continui a comportarsi come a casa. Anche lui è in viaggio, e magari non ha ancora deciso se adattarsi o ribellarsi. In fondo, la stitichezza da viaggio è il modo più corporeo – e ostinato – con cui il nostro organismo ci ricorda che ha bisogno di attenzione in ogni contesto: ci piaccia o no, anche il colon ha i suoi tempi.

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