Le potenzialità del teatro sono infinite. Parliamo infatti di una vera e propria arte che da secoli ha la capacità di divertire attraverso la recitazione, ma soprattutto grazie al potere della parola. Noi di Korian questo lo abbiamo capito molto bene, tanto che da diversi anni proponiamo all’interno delle nostre strutture attività teatrali, capaci di rappresentare momenti di condivisione funzionali all’intrattenimento, alla socialità e anche al benessere degli Ospiti.

È con questo spirito che la Struttura di Korian Villa Pia, il primo centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare e Obesità della Regione Lazio, ha organizzato un progetto di teatro integrato insieme alle ragazze che direttamente seguono il percorso di cura.

Questa interessantissima iniziativa, curata da Fabiana Iacozzilli, ha infatti ottenuto un grande successo sin dalla rappresentazione andata in scena lo scorso 8 aprile presso il Teatro Quarticciolo di Roma. Un percorso costante e immersivo, in grado di ottenere grandissimi risultati tra gli Ospiti, di cui ci ha parlato Dottor Antonio Sarnicola, Direttore Sanitario di Villa Pia.

Che cos’è “Piccole donne crescono”?

“Piccole donne crescono” è a tutti gli effetti un progetto di ricerca sperimentale che, attraverso un laboratorio teatrale, racconta i disturbi del comportamento alimentare mediante un percorso creativo inclusivo con la partecipazione di diverse giovani donne che sono impegnate in un percorso di riabilitazione psico-nutrizionale all’interno della Struttura Villa Pia. Di fatto il laboratorio utilizza le storie delle quattro protagoniste del romanzo Piccole Donne per coinvolgere le ragazze ad interpretare e riscoprire se stesse ed il proprio corpo mediante un processo creativo che, avvalendosi di simboli e metafore, si propone come veicolo per esprimere le proprie emozioni.

I temi affrontati sono tanti. Tra questi anche alcuni particolarmente “inclusivi” come la sorellanza, il processo di separazione ed individuazione, così come le aspettative sul futuro e le inquietudini legate ad esso derivanti dal proprio passato.

I benefici del teatro “integrato”

Il progetto teatrale ha visto coinvolte tutte le figure che lavorano presso la Struttura Villa Pia in un’ottica di presenza e supporto per tutta la sua durata di circa 6 mesi, con incontri settimanali prima e con diversi momenti di condivisione intensivi nelle fasi finali. La presenza degli operatori della Struttura ha, da un lato, fatto da filtro tra la quotidianità delle attività svolte all’interno del Centro e la presenza di figure esterne che, pian piano, sono diventate familiari, imparando a muoversi nei momenti di difficoltà che si sono alternati in questi lunghi mesi. Il teatro può in questo senso fare da ponte tra la psiche e il corpo, in quanto ha il pregio di riuscire a dare maggiore consapevolezza alle nostre emozioni attraverso la costruzione di uno spazio di crescita dove sperimentare la propria soggettività. Rappresenta cioè un punto di partenza dove ci si confronta, ci si relaziona con l’altro e con se stessi partendo dalla reivenzione e ri-narrazione dei personaggi.

I DCA nell’adolescenza

I disturbi del comportamento alimentare sono sempre stati considerati una patologia adolescenziale. Tuttavia, l’età di insorgenza non deve essere confusa con le origini del disturbo. Se l’adolescenza costituisce un periodo di riorganizzazione fondamentale della struttura di personalità durante il quale è più probabile che il disturbo si manifesti, le sue basi spesso si collocano in una fase precoce dello sviluppo psichico, quando si stabiliscono le relazioni primarie.

L’adolescenza rappresenta allora una fase di cambiamento e di passaggio in cui avvengono le trasformazioni del corpo, in cui avviene un progressivo spostamento dagli attaccamenti infantili e dal legame di dipendenza con le figure genitoriali verso nuovi legami ed esperienze, e non ultimo le modificazioni delle funzioni mentali e cognitive.

Si tratta sostanzialmente di una fase di vita in cui i precedenti equilibri subiscono delle profonde modificazioni lasciando all’adolescente il compito di ritrovare se stesso recuperando pezzi della propria identità e mettendoli insieme in un modo nuovo e diverso. Può quindi accadere che, nel tentativo di fare questo, l’adolescente si trovi ad operare, attraverso il corpo, un serrato controllo su quei bisogni e quelle emozioni sentiti e vissuti come eccessivi, caotici e disorganizzati, ed è qui che il disturbo può trovare la sua manifestazione.

Per questo è fondamentale una valutazione diagnostica ed una tempestiva presa in carico per evitare il cristallizzarsi di un’organizzazione patologica.

Il valore di Villa Pia

Tutto quanto detto qui sopra può avvenire in un contesto protetto come quello di Villa Pia, struttura dotata di una residenzialità con 20 posti letto ed un centro diurno con 40 posti.

La Struttura, attraverso il lavoro di una equipe multidisciplinare dedicata, ha come obiettivi quello di sostenere e supportare l’adolescente/giovane adulto in un momento complesso della propria vita, esplorando le dinamiche psicologiche sottese al disturbo alimentare, favorendo lo sviluppo di capacità di autonomia e nel contempo la capacità di stare con gli altri, riacquisendo abilità e competenze compromesse per favorire il reinserimento nel contesto sociale di appartenenza.

L’offerta riabilitativa si articola nelle diverse attività svolte all’interno della Struttura Villa Pia tra cui la psicoterapia individuale, la terapia di gruppo, la terapia familiare, la riabilitazione nutrizionale personalizzata (Counseling Nutrizionale individuale, di gruppo e familiare, Laboratorio Pasto Assistito, Laboratorio Pianificazione Pasto), i diversi laboratori espressivi (Laboratorio Lettura, Laboratorio di Scrittura Creativa, Laboratorio d’Arte, Laboratorio di Poesia Nascosta, Laboratorio di Disegno Creativo, Arte terapia).

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