Tumore al polmone
Il tumore al polmone rappresenta a tutt’oggi la neoplasia più diagnosticata a livello globale, nonché la prima per mortalità. Quest’ultima, tuttavia, è in diminuzione nei Paesi in cui sono accessibili terapie avanzate, Italia compresa: i dati più recenti a disposizione indicano infatti un calo della mortalità per tumore al polmone nella nostra penisola per gli uomini (i più interessati da questa forma tumorale) e ancora di più per le donne. L’alta incidenza e mortalità del tumore al polmone lo rendono comunque una delle neoplasie più gravi ed evidenziano l’importanza della prevenzione, che passa attraverso la riduzione del principale fattore di rischio, il fumo. Inoltre, la ricerca sta dedicando molti sforzi al tentativo di trovare un metodo di screening che favorisca le diagnosi precoci, e con esse un trattamento più efficace.
Prima di approfondire cause, sintomi e altri aspetti del tumore al polmone, è importante ricordare la struttura dei polmoni. Questi ultimi sono due organi spugnosi situati nella cavità toracica, ai lati del cuore, e rappresentano il fulcro del sistema respiratorio. Permettono infatti di scambiare ossigeno e anidride carbonica tra l’aria inspirata e il sangue, permettendo così la respirazione cellulare e il corretto funzionamento dell’organismo. Ogni polmone è rivestito da una sottile membrana chiamata pleura, composta da due foglietti separati da una piccola quantità di liquido che consente lo scorrimento durante i movimenti respiratori.
Il polmone destro è diviso in tre lobi (superiore, medio e inferiore), mentre il polmone sinistro, leggermente più piccolo per far spazio al cuore, ne ha due (superiore e inferiore). All’interno, i polmoni contengono una complessa rete di strutture ramificate: i bronchi, che si suddividono in bronchioli sempre più piccoli, e infine in alveoli, piccole sacche d’aria circondate da una fitta rete di capillari. È a livello degli alveoli che avviene lo scambio gassoso.
Ricordare la struttura dei polmoni è importante anche per definire i diversi tipi di cancro che possono interessarli. Come spesso avviene, infatti, non si può parlare di un singolo tumore al polmone: questa patologia è rappresentata da diversi tipi di tumore, che a loro volta possono peraltro essere ulteriormente distinti in base ad alcune specifiche caratteristiche molecolari.
Principali tipi di tumore al polmone
- Tumore polmonare non a piccole cellule. È la forma di tumore ai polmoni più comune e origina dal tessuto epiteliale; a seconda dello specifico tipo di cellule d’origine, si distinguono:
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- adenocarcinoma, il più frequente, anche per le persone che non hanno mai fumato, e che origina dalle cellule epiteliali che secernono muco;
- carcinoma a cellule squamose, che parte appunto dalle cellule squamose che rivestono la superficie interna delle vie aeree nei polmoni (bronchi e bronchioli);
- carcinoma a grandi cellule, il meno frequente, che può presentarsi in ogni area del polmone e tende a diffondersi velocemente.
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- Tumore polmonare a piccole cellule. Anch’esso origina da cellule epiteliali. Rappresenta il 10-15% dei casi di tumore al polmone e tende a crescere e diffondersi più velocemente rispetto ai tumori non a piccole cellule. È raro in chi non ha mai fumato e si sviluppa di solito nei bronchi di diametro maggiore.
- Altri tipi di tumore ai polmoni. Più di rado, il tumore ai polmoni si sviluppa da tessuti diversi da quello epiteliale, come per esempio quello linfatico; inoltre, è importante ricordarsi che anche i polmoni, come ogni altro organo, possono essere interessati da metastasi di tumori originati in altre sedi del corpo.
Quali sono le cause del tumore al polmone?
Come ogni altra forma di tumore, anche quello ai polmoni è dovuto a una proliferazione anomala di cellule, che iniziano a crescere senza rispondere ai normali meccanismi di controllo che regolano la replicazione e la morte cellulare. Tale capacità di proliferazione è dovuta a mutazioni nel DNA, che tendono ad accumularsi nel tempo: così, le cellule tumorali acquisiscono via via anche nuove capacità, come quella di formare nuovi vasi sanguigni per fornire ossigeno e nutrimento alla neoplasia, fino a quella di invadere altri organi e tessuti, causando metastasi.
Al di là dei meccanismi specifici che portano allo sviluppo tumorale, il rischio è influenzato da fattori sia genetici sia ambientali: infatti, come per molte altre forme di cancro, anche quello del polmone è più comune nelle persone i cui parenti, in particolare di primo grado, hanno avuto un tumore ai polmoni. Tuttavia, i fattori ambientali giocano un ruolo particolarmente significativo nello sviluppo di questo tumore: com’è ormai ampiamente noto, tra questi il principale è il fumo, ma ve ne sono anche altri che non possono essere trascurati.
Fattori di rischio ambientali per il tumore al polmone
- Fumo. Si pensa che almeno l’80% delle morti per tumore al polmone sia riconducibile al fumo di tabacco; sembra che la quantità di tempo (cioè quanto a lungo si abbia fumato) sia particolarmente importante nell’influenzare la probabilità di sviluppare tumore al polmone, ma anche la quantità di fumo ha un ruolo importante. È inoltre fondamentale evidenziare che il rischio non è collegato al solo fumo attivo (cioè quello inspirato fumando direttamente) ma anche a quello passivo o secondario, ossia il fumo inalato stando vicini a chi fuma. I dati per le sigarette elettroniche in relazione al tumore ai polmoni sono a oggi ancora poco chiari, ma vale la pena evidenziare che è stato osservato che possano causare danno polmonare.
- Esposizione a cancerogeni chimici. Alcune sostanze, in particolare alcuni gas e metalli, aumentano in modo significativo il rischio di tumore al polmone. Tra queste vi sono in particolare il radon, un gas radioattivo naturale, incolore, inodore e insapore, che si forma dal decadimento dell’uranio presente in tracce nelle rocce, nel suolo e, in misura minore, nell’acqua. All’aperto, le concentrazioni di radon sono generalmente molto basse e non rappresentano un pericolo. Tuttavia, in ambienti chiusi e poco ventilati il gas può accumularsi raggiungendo livelli alti e aumentare il rischio di sviluppare tumore al polmone.
Anche l’amianto (in termini tecnici indicato come asbesto), un insieme di minerali di origine naturale, è un noto fattore di rischio per il tumore al polmone. A causa della sua comprovata pericolosità, l’amianto è stato progressivamente vietato in molti Paesi, compresa l’Italia. Tuttavia, il rischio di esposizione persiste in edifici, impianti e manufatti costruiti prima dei divieti, rendendo necessario il monitoraggio, la bonifica e la rimozione in sicurezza dei materiali contenenti amianto.
Infine, varie sostanze chimiche (radioattive come l’uranio, ma anche arsenico, cadmio e varie altre), cui possono essere professionalmente esposti alcuni lavoratori, aumentano il rischio di tumore ai polmoni.
Inquinamento atmosferico. Anche l’inquinamento atmosferico è stato associato a un maggior rischio di tumore ai polmoni, che peraltro può agire in sinergia con altri fattori di rischio, in particolare il fumo. Particolare attenzione è data al PM2.5, un tipo di particolato fine presente nell’aria, costituito da microscopiche particelle solide o liquide con un diametro inferiore a 2,5 micrometri che, proprio grazie alle sue ridotte dimensioni, può penetrare nei polmoni, portando con sé numerose sostanze tossiche e cancerogene. Gli studi evidenziano come, negli anni, le morti attribuibili al tumore al polmone siano andate crescendo all’aumentare dell’esposizione all’inquinamento ambientale (e pur al diminuire dell’esposizione al fumo di tabacco), perché l’inquinamento può anche peggiorare la sopravvivenza dei pazienti.
Quali sono i sintomi di tumore al polmone?
Nella maggior parte dei casi, le fasi iniziali del tumore al polmone non si manifestano con alcun sintomo: è uno degli aspetti problematici di questa forma tumorale, perché fa sì che la diagnosi avvenga solo quando il tumore si è già diffuso. Quando presenti, comunque, i sintomi del tumore al polmone possono comprendere:
- tosse persistente, che non va via e anzi peggiora;
- presenza di sangue nel catarro;
- dolore al petto, che peggiora inspirando profondamente;
- mancanza di fiato/fiato corto;
- infezioni respiratorie (come la bronchite) frequenti;
- perdita di appetito e di peso;
- senso di stanchezza persistente.
Vale la pena evidenziare che il polmone è un organo molto vascolarizzato, e ciò facilita la formazione di metastasi tumorali, dalle quali possono essere interessati quasi tutti gli organi, con sintomi specifici.
Nelle fasi iniziali, il tumore al polmone è di solito asintomatico.
Come si arriva alla diagnosi di tumore al polmone?
L’anamnesi, con la raccolta dei sintomi e dei fattori di rischio, e la visita medica sono i primi passi per arrivare alla diagnosi di tumore al polmone. Quest’ultima richiede però anche esami strumentali specifici, che permettano di evidenziare la presenza del cancro e, in caso positivo, anche di stabilire quanto è diffuso. Gli esami più usati a questo scopo sono la radiografia al torace, la TC e la PET, tutti esami di imaging che permettono di ottenere immagini dettagliate dei polmoni. Inoltre, può essere raccomandata una broncoscopia, un esame che permette di visualizzare direttamente le vie respiratorie, in particolare trachea e bronchi, utilizzando un sottile tubo flessibile dotato di una telecamera.
Per confermare la diagnosi di tumore al polmone è comunque fondamentale una biopsia, cioè il prelievo di un campione di tessuto che può essere analizzato in modo dettagliato, sia per confermarne la natura maligna sia per evidenziare alcune caratteristiche specifiche che aiutano a stabilire il trattamento più idoneo.
In questo contesto, vale la pena sottolineare che sono in corso di studio anche programmi di screening per facilitare una diagnosi precoce del tumore al polmone, rivolti soprattutto alle persone più a rischio (in particolare forti fumatori ed ex fumatori). L’esame utilizzato è la TC a basso dosaggio. In particolare, in Italia è attivo un progetto pilota, la Rete Italiana Screening Polmonare (RISP), i cui risultati potrebbero indirizzare in futuro un programma nazionale di screening.
Come si previene il tumore al polmone?
La prevenzione del tumore al polmone si basa sul non fumare, evitando ovunque possibile anche il fumo passivo. È importante sottolineare che, anche per chi fuma, smettere riduce in modo significativo, nel corso degli anni, il rischio di tumore (oltre ad avere molte altre conseguenze benefiche per l’organismo, migliorando la respirazione e la salute cardiovascolare), non solo ai polmoni. Gli studi evidenziano anche che smettere di fumare migliora la prognosi di chi ha già sviluppato un tumore: questo vale soprattutto se la cessazione del fumo avviene prima della diagnosi, ma è anche noto che, in generale, il fumo interferisce con le cure oncologiche.
Per le persone esposte professionalmente a cancerogeni chimici è fondamentale seguire in modo scrupoloso le norme di protezione per limitare l’esposizione e il rischio.
Smettere di fumare è fondamentale sia per ridurre il rischio di tumore al polmone sia per migliorare la prognosi qualora si presenti.
Qual è il trattamento del tumore al polmone?
Il trattamento più idoneo del tumore al polmone dipende da molti fattori, tra cui le condizioni del paziente, nonché lo stadio e le caratteristiche specifiche del tumore.
In linea generale, il primo approccio di cura per il tumore al polmone non a piccole cellule si basa sulla rimozione chirurgica: oltre al tumore sono inevitabilmente asportate anche porzioni del polmone, per cui l’effetto sulla funzionalità polmonare può essere significativo e non sempre questo approccio è possibile. A seconda dei casi, alla chirurgia si possono affiancare chemioterapia e radioterapia (sia prima dell’intervento, per ridurre le dimensioni del tumore, sia successivamente, per prevenire le recidive). Alle terapie farmacologiche si sono aggiunte negli anni anche le terapie a bersaglio molecolare, che agiscono in modo molto specifico contro alcune caratteristiche delle cellule cancerose (ma che non sono efficaci per tutti i tumori) e l’immunoterapia (che agisce riattivando il sistema immunitario dell’organismo contro il tumore). Ancora, in casi specifici (per esempio se le dimensioni del tumore sono molto ridotte e non è possibile fare ricorso alla chirurgia), possono essere usati anche trattamenti locali, come l’ablazione con radiofrequenza o la radioterapia stereotassica (in cui la radiazione usata per distruggere le cellule tumorali è diretta in modo preciso, dall’esterno, contro la massa neoplastica).
Sempre in linea generale, per il tumore al polmone a piccole cellule è di rado possibile procedere con la rimozione chirurgica, per cui la prima linea di trattamento è rappresentata dalla chemioterapia, spesso in associazione con la radioterapia. Sebbene in questo caso non siano disponibili terapie a bersaglio molecolare efficaci (anche se molta ricerca vi si sta concentrando), può essere possibile affiancare alla chemioterapia un trattamento immunoterapico.
Vale la pena concludere rimarcando che gli avanzamenti terapeutici hanno permesso di migliorare la sopravvivenza delle persone con tumore al polmone; tuttavia, questo cancro rimane a oggi tra i più pericolosi: la prevenzione è quindi assolutamente fondamentale.
- AIOM-AIRTUM, I numero del cancro in Italia 2024, https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2025/01/2024_NDC_web-def.pdf
- American Cancer Society, Lung Cancer, https://www.cancer.org/cancer/types/lung-cancer.html
- Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC), Smettere di fumare aumenta la probabilità di successo delle cure, https://www.airc.it/news/smettere-di-fumare-aumenta-la-probabilita-di-successo-delle-cure
- Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC), Tumore del polmone, https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumore-al-polmone
- Berg CD, Schiller JH, Boffetta P et al. Air Pollution and Lung Cancer: A Review by International Association for the Study of Lung Cancer Early Detection and Screening Committee. J Thorac Oncol 18 (10), 1277-89 10.1016/j.jtho.2023.05.024
- Fondazione IRCSS Istituto Nazionale dei Tumori, Regione Lombardia, Rete Italiana Screening Polmonare, https://www.istitutotumori.mi.it/risp#
Korian Redazione
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