Teleangectasie
Le teleangectasie sono dilatazioni dei piccoli vasi sanguigni, comunemente chiamati capillari, che compaiono sulla pelle o sulle mucose come linee sottili di colore rosso, bluastro o violaceo, a seconda che originino da arterie o vene di piccole dimensioni, e hanno solitamente una larghezza compresa tra 1 e 3 millimetri. Possono presentarsi con un aspetto lineare, ramificato o a forma di stella e, talvolta, si manifestano come piccole papule rosse che tendono a crescere nel tempo. Compaiono più frequentemente sul viso, specialmente su naso, mento e guance, dove possono essere associate ad arrossamento, e possono interessare anche le mucose della bocca e della congiuntiva. Possono manifestarsi anche in altre aree del corpo, come torace, schiena, braccia e, soprattutto, agli arti inferiori. In particolare, le teleangectasie localizzate sulle gambe sono spesso chiamate “vene a ragno”, e sono caratterizzate dalla presenza di un vaso rosso centrale da cui si diramano verso l’esterno piccoli capillari, che formano un disegno simile a una ragnatela.
Una volta comparse, le teleangectasie non tendono a regredire spontaneamente, ma per la maggior parte delle persone non rappresentano un rischio per la salute generale, ma solo un problema estetico e non richiedono alcun trattamento. Tuttavia, in alcuni casi, possono essere il segno di una condizione medica più importante e meritano un’attenta valutazione.
Le teleangectasie sono dilatazioni dei capillari che compaiono sulla pelle o sulle mucose come sottili linee rosse, bluastre o violacee.
Quali sono le cause delle teleangectasie?
Le teleangectasie si sviluppano in seguito ad alterazioni della struttura e della funzionalità dei vasi, che diventano fragili e incapaci di mantenere il normale tono e la corretta regolazione del diametro vascolare.
Nella maggior parte dei casi non è possibile identificare una causa precisa: in queste situazioni si parla di teleangectasie idiopatiche.
Quando le teleangectasie sono la manifestazione di un’altra patologia, si definiscono teleangectasie secondarie. Le condizioni sottostanti più frequentemente coinvolte sono le malattie del tessuto connettivo, come la sclerodermia sistemica, la dermatomiosite e il lupus eritematoso sistemico. Anche alcune malattie croniche della pelle, come l’acne rosacea, possono determinare la comparsa di teleangectasie, in particolare sul viso, a causa dell’infiammazione e dell’arrossamento persistente.
Le teleangectasie possono inoltre essere associate a malattie di origine ereditaria. Tra queste ci sono l’atassia-teleangectasia, una rara malattia genetica che colpisce il cervello e altre parti del corpo; la sindrome di Bloom, caratterizzata da bassa statura, ipersensibilità al sole e presenza di teleangectasie sul viso; la sindrome di Rendu-Osler-Weber (nota anche come teleangectasia emorragica ereditaria), che provoca fragilità dei vasi e sanguinamenti ricorrenti. Altre condizioni ereditarie correlate comprendono la sindrome di Klippel-Trenaunay-Weber, che si manifesta con malformazioni capillari, vene varicose e ingrossamento dei tessuti molli; la sindrome di Sturge-Weber, che associa malformazioni vascolari cutanee e cerebrali; lo xeroderma pigmentoso, in cui pelle e occhi sono estremamente sensibili alla luce ultravioletta.
Quali sono i fattori di rischio delle teleangectasie?
Diversi fattori di rischio possono contribuire alla comparsa delle teleangectasie quando non sono secondarie. Tra questi ci sono:
- predisposizione genetica;
- invecchiamento, che comporta un naturale assottigliamento e indebolimento delle pareti vascolari e l’aumento del rischio di dilatazione dei capillari;
- gravidanza, in cui la crescita del corpo per ospitare il feto esercita una pressione a livello addominale, rallentando il ritorno venoso dei vasi degli arti inferiori, in cui il sangue di conseguenza e per gravità va a ristagnare;
- cambiamenti ormonali legati alla menopausa, che possono influenzare la tonicità delle pareti vascolari;
- terapie ormonali, come l’uso di contraccettivi orali, che possono favorire la comparsa di teleangectasie, specialmente sulle gambe;
- farmaci che dilatano i vasi sanguigni e uso prolungato di corticosteroidi orali o topici;
- esposizione cronica al sole o al vento, che può danneggiare la pelle e i capillari;
- disturbo da uso di alcol, che induce vasodilatazione e può facilitare la comparsa di teleangectasie, soprattutto sul volto;
- traumi cutanei, esiti di incisioni chirurgiche, danni da radiazioni, che possono alterare la circolazione nell’area interessata;
- vene varicose, spesso associate alla presenza di teleangectasie agli arti inferiori a causa dell’aumento cronico della pressione venosa.
Quali sono i sintomi delle teleangectasie?
Le teleangectasie di solito non causano sintomi e vengono notate principalmente per la loro caratteristica comparsa sulla pelle. Nella maggior parte dei casi queste lesioni sono asintomatiche, ma talvolta possono provocare prurito o dolore. In alcune circostanze si associano a un arrossamento persistente della pelle, come accade nell’acne rosacea, oppure possono generare un disagio psicologico o un fastidio di natura estetica, soprattutto quando localizzate sul volto. In presenza di malattie sistemiche, le teleangectasie possono causare sanguinamenti con maggiore facilità rispetto a una condizione di normalità, o anche spontanei; possono inoltre accompagnarsi ad altri sintomi, come epistassi, sanguinamenti gastrointestinali o polmonari e segni legati alla patologia di base.
Come si arriva alla diagnosi di teleangectasie?
La diagnosi di teleangectasie è principalmente clinica, basata sull’osservazione diretta. Il/la medico/a valuta l’aspetto, la localizzazione e l’estensione delle lesioni, verificando se sanguinano facilmente e senza motivo e se sono presenti altri sintomi.
Per escludere la presenza di reflussi venosi o di insufficienza venosa profonda o superficiale che possano contribuire alla formazione delle teleangectasie, può essere indicato un esame strumentale come l’ecocolordoppler venoso degli arti inferiori.
Nei rari casi in cui si sospetti che le teleangectasie facciano parte di una malattia o sindrome ereditaria, il percorso diagnostico può comprendere anche esami genetici e altre indagini strumentali per identificare eventuali malformazioni vascolari interne.
Le teleangectasie devono essere anche distinte da altre condizioni vascolari, inclusi i tumori dei vasi sanguigni (come l’emangioma infantile e gli angiomi che insorgono negli adulti) e le malformazioni vascolari capillari o venose. Gli esami utili per individuare eventuali malattie sottostanti possono includere:
Come si prevengono le teleangectasie?
Le teleangectasie non sempre possono essere prevenute, soprattutto quando legate a fattori genetici o a malattie sistemiche. Tuttavia, alcune buone abitudini possono aiutare a ridurre il rischio di svilupparle o limitarne la progressione, in particolare quando dipendono da fattori ambientali o comportamentali.
Ecco alcuni consigli utili per la prevenzione:
- proteggere la pelle dal sole con creme solari ad alta protezione, per ridurre i danni ai capillari superficiali;
- evitare l’esposizione prolungata al freddo intenso o al vento, che possono contribuire alla fragilità dei vasi, specialmente sul viso;
- limitare il consumo di alcol, che può favorire la dilatazione dei capillari;
- evitare il fumo, che danneggia la microcircolazione e accelera l’invecchiamento cutaneo;
- praticare attività fisica regolare, che aiuti a migliorare la circolazione venosa e a prevenire la comparsa di teleangectasie agli arti inferiori;
- indossare calze a compressione graduata, quando consigliato dal/la medico/a, per favorire il ritorno venoso, specialmente in caso di predisposizione a vene varicose;
- seguire una dieta equilibrata e mantenere un peso sano, per ridurre la pressione sui vasi degli arti inferiori.
Qual è il trattamento delle teleangectasie?
Non esiste una cura definitiva per le teleangectasie, ma è possibile trattarle in modo efficace per ridurle o eliminarle. Trattandosi nella maggior parte dei casi di un problema estetico, può essere sufficiente l’uso di trucchi o cosmetici coprenti per mascherarle. Ci sono anche creme a base di attivi come la vitamina C, la centella asiatica, l’ippocastano, il rusco, il mirtillo e la vite rossa, che contribuiscono a rafforzare e lenire i capillari, aiutando a ridurne temporaneamente la visibilità. Si ricorre invece a un intervento terapeutico quando le teleangectasie sono molto evidenti o numerose e causano disagio psicologico. Il trattamento diventa necessario in caso di sanguinamento spontaneo o di lesioni localizzate alle mucose orali od oculari, soprattutto quando le teleangectasie sono secondarie a patologie più complesse.
Il/la medico/a decide il rimedio più appropriato in base alla localizzazione e alla causa che ha determinato la comparsa delle teleangectasie.
Le principali opzioni di trattamento includono:
- antibiotici orali o topici: vengono prescritti quando la causa delle teleangectasie è l’acne rosacea, al fine di ridurre l’infiammazione e i sintomi cutanei;
- laser vascolare: è un trattamento minimamente invasivo che rappresenta la scelta più comune per le teleangectasie del viso e i capillari rotti; il laser sigilla i vasi dilatati con poco dolore e tempi di recupero brevi; le teleangectasie possono essere trattate con diversi tipi di laser selettivi per i vasi, con ottimi risultati anche se alcune forme sono più resistenti a questo trattamento;
- scleroterapia: è il trattamento standard per le teleangectasie delle gambe e consiste nell’iniettare una soluzione sclerosante nei vasi colpiti, provocandone la chiusura e il successivo riassorbimento; è una procedura ambulatoriale, che non richiede ricovero né anestesia, e spesso necessita di più sedute per ottenere risultati ottimali;
- elettrochirurgia: utilizza una corrente elettrica ad alta frequenza per coagulare ed eliminare i capillari dilatati; utile per lesioni molto localizzate, ma può comportare un rischio di cicatrici o alterazioni della pigmentazione, soprattutto se applicata su teleangectasie estese o su pelli sensibili;
- luce pulsata intensa: è un trattamento non invasivo che emette fasci di luce ad ampio spettro per ridurre le teleangectasie superficiali.
Non esiste una cura definitiva per le teleangectasie, ma è possibile trattarle in modo efficace per ridurle o eliminarle.
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Korian Redazione
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