Stenosi vertebrale

Cos’è la stenosi vertebrale? Scopri i sintomi, le cause e il trattamento
Korian Redazione

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Redazione scientifica
Articolo revisionato dalla nostra redazione scientifica
15 Gennaio 2025

    La stenosi vertebrale è una condizione nella quale il canale vertebrale, formato dalla sovrapposizione delle vertebre, si restringe; può così determinare la compressione del midollo spinale e delle radici nervose. 

    Il canale vertebrale è la struttura che attraversa tutta la colonna vertebrale e protegge il midollo spinale, una parte fondamentale del sistema nervoso centrale, e le radici nervose che si diramano dal midollo verso le diverse parti del corpo.  

    Inoltre, la stenosi vertebrale può interessare tre diversi siti anatomici del canale: 

    • il canale centrale che ospita il midollo spinale, cioè lo spazio cavo all’interno di ciascuna vertebra;
    • il forame neurale, ossia l’apertura attraverso la quale le radici nervose escono dal midollo spinale;
    • il recesso laterale, rappresentato da forami nei quali passano il midollo spinale o le radici nervose.

    La stenosi vertebrale può interessare diverse regioni della colonna vertebrale, ma si verifica più di frequente nella regione lombare (stenosi lombare), la parte inferiore della schiena, e in quella cervicale (stenosi cervicale), la parte superiore del collo che sorregge la testa. 

    Quali sono le cause della stenosi vertebrale?

    La stenosi vertebrale può avere diverse cause ed essere congenita o acquisita. Le forme congenite sono le più rare e possono essere dovute a diverse condizioni, quali per esempio la scoliosi, una condizione caratterizzata da una curvatura laterale anomala della colonna vertebrale, e l’acondroplasia, una malattia genetica che interessa lo scheletro e la crescita delle ossa.

    Le forme acquisite sono più comuni e possono avere cause differenti. Tra queste, alcune delle principali sono:

    • processi degenerativi legati a condizioni quali ernia del disco, spondilolistesi e ipertrofia dei legamenti che uniscono le vertebre tra loro, che possono restringere il canale centrale e il recesso laterale;
    • artrosi, una patologia che interessa le articolazioni e che può portare a una degenerazione dei dischi intervertebrali (che separano le vertebre l’una dall’altra) e a un ingrossamento o crescita eccessiva dell’osso, restringendo i canali centrale e delle radici nervose;
    • sebbene raramente, la stenosi vertebrale può essere causata da un altro tipo di patologia che interessa le articolazioni, l’artrite reumatoide;
    • fratture che portano frammenti ossei a invadere il canale vertebrale;
    • malattia di Paget, una patologia dalle cause non del tutto note nella quale le ossa vanno incontro a un rimodellamento anomalo, diventando più grandi e fragili del normale, che può alterare lo spazio nel canale vertebrale portando alla stenosi;
    • tumori alla colonna vertebrale.

    Le probabilità di sviluppare stenosi vertebrale aumentano con l’età; la patologia può comunque presentarsi anche in persone giovani, in particolare se causata da traumi o da condizioni congenite.

    Quali sono i sintomi della stenosi vertebrale?

    I sintomi della stenosi vertebrale non sono sempre presenti: dipendono dalla regione della colonna interessata e sono dovuti alla crescente pressione sul midollo e sui nervi spinali. Nella maggior parte dei casi si sviluppano in modo progressivo e comprendono dolore (all’altezza del collo o a livello lombare, a seconda della zona con stenosi), debolezza, formicolio e intorpidimento agli arti superiori o inferiori (nel caso di stenosi lombare, possono essere più pronunciati dopo il movimento o lunghi periodi in piedi). 

    Nei casi più gravi e comunque raramente, la stenosi lombare può portare alla sindrome della cauda equina. La cauda equina è il fascio di nervi che emerge dalla porzione terminale della colonna vertebrale e che provvede alle funzioni sensoriali e motorie degli arti inferiori e degli organi pelvici. La compressione meccanica della cauda equina dovuta alla stenosi lombare può determinare disfunzioni sessuali, della vescica e dell’intestino (incontinenza urinaria e intestinale). La sindrome della cauda equina richiede un trattamento urgente per evitare che i nervi rimangano compromessi in modo permanente.

    Come si previene la stenosi spinale?

    Sebbene non esista una strategia certa per prevenire la stenosi spinale, alcune abitudini legate allo stile di vita contribuiscono globalmente al benessere della colonna vertebrale (oltre che dell’organismo nel suo complesso) e possono dunque limitare il rischio che si sviluppi. Tra queste vi sono principalmente un’attività fisica regolare, che permetta di allenare i muscoli dorsali e addominali migliorando il sostegno della schiena, e il mantenere il proprio peso nella norma, o dimagrire se eccessivo, così da limitare lo stress per la colonna vertebrale.

    Come si previene la stenosi spinale?

    Sebbene non esista una strategia certa per prevenire la stenosi spinale, alcune abitudini legate allo stile di vita contribuiscono globalmente al benessere della colonna vertebrale (oltre che dell’organismo nel suo complesso) e possono dunque limitare il rischio che si sviluppi. Tra queste vi sono principalmente un’attività fisica regolare, che permetta di allenare i muscoli dorsali e addominali migliorando il sostegno della schiena, e il mantenere il proprio peso nella norma, o dimagrire se eccessivo, così da limitare lo stress per la colonna vertebrale.

    Qual è il trattamento della stenosi vertebrale?

    La scelta del trattamento più idoneo per la stenosi vertebrale dipende dalla gravità, dalle cause della stenosi e dalle condizioni del paziente. Di norma, il primo approccio è conservativo, basato sull’uso di tutori (per il collo o per la regione lombare), riposo e farmaci antinfiammatori non steroidei per mitigare il dolore. Un ruolo importante lo può avere anche la fisioterapia che, con esercizi mirati, può aiutare a rinforzare i muscoli addominali e della schiena per migliorare la motilità e stabilizzare la colonna vertebrale.

    Solo se questo primo approccio si rivela inefficace, o se la stenosi è grave e compromette le funzioni neurologiche, si dovrà ricorrere alla chirurgia, sempre comunque valutando anche lo stato di salute generale del paziente. Il tipo di operazione dipende dalle cause della stenosi vertebrale: per esempio, in caso di ernia del disco si interviene di solito con una discectomia, cioè la rimozione totale o parziale del disco che fuoriesce dalla sua sede fisiologica. All’intervento può essere associata la laminectomia, ossia la rimozione di una parte della vertebra quando questa preme sui nervi. Invece, in caso di spondilolistesi, l’intervento si basa sul riallineamento e la fusione delle vertebre coinvolte, così da stabilizzare la colonna vertebrale. Questi interventi possono anche basarsi su tecniche mininvasive, che richiedono incisioni più piccole rispetto alla chirurgia classica. 

    Comer C, Finucane L, Mercer C, Greenhalgh S. SHADES of grey – The challenge of ‘grumbling’ cauda equina symptoms in older adults with lumbar spinal stenosis. Musculoskelet Sci Pract 45, 102049 (2020) https://doi.org/10.1016/j.msksp.2019.102049

    Mayo Clinic, Spinal stenosis, https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/spinal-stenosis/symptoms-causes/syc-20352961

    National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases, NHI, Spinal Stenosis, https://www.niams.nih.gov/health-topics/spinal-stenosis

    Raja A, Hoang S, Patel P, Mesfin FB. Spinal stenosis. StatPearls (2023) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK441989/

    The Spine Institute of Southest Texas, Can spinal stenosis be prevented? https://www.southeasttexasspine.com/blog/can-spinal-stenosis-be-prevented

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