Labirintite

La labirintite è un’infiammazione a carico della struttura dell’orecchio coinvolta nel senso dell’equilibrio: scopri quali sono le cause, quali i sintomi e come si cura
Korian Redazione

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Redazione scientifica
Articolo revisionato dalla nostra redazione scientifica
27 Marzo 2025

    La labirintite è un tipo di infiammazione dell’orecchio interno che interessa la struttura detta labirinto, coinvolta nel senso sia dell’udito sia dell’equilibrio.

    L’orecchio si divide in tre porzioni (esterno, medio e interno), ognuna con funzioni specifiche nel processo di percezione del suono e nell’equilibrio. L’orecchio esterno comprende il padiglione auricolare e il condotto uditivo, strutture che raccolgono e convogliano le onde sonore verso il timpano. L’orecchio medio, una cavità piena d’aria situata all’interno dell’osso temporale, ospita la catena degli ossicini – martello, incudine e staffa – che amplificano e trasmettono le vibrazioni sonore alla finestra ovale, il punto di collegamento con l’orecchio interno.

    L’orecchio interno è la parte più complessa. È costituito dal labirinto, un sistema di cavità e canali suddiviso in due parti principali: 

    • il labirinto osseo, una struttura rigida scavata nell’osso temporale;
    • il labirinto membranoso, un insieme di strutture più flessibili immerse in due diversi fluidi, l’endolinfa e la perilinfa, essenziali per le sue funzioni sensoriali.

    La coclea, la porzione del labirinto membranoso responsabile dell’udito, ha la forma di una spirale e contiene particolari cellule che convertono le vibrazioni meccaniche sonore in segnali nervosi. Il vestibolo e i canali semicircolari costituiscono invece il sistema vestibolare, porzione del labirinto membranoso responsabile dell’equilibrio. All’interno del sistema vestibolare si trovano infatti diverse strutture che rilevano i movimenti della testa generando segnali che il cervello utilizza per regolare l’equilibrio e la postura. Il sistema vestibolare del labirinto consente così di mantenere la stabilità e l’orientamento nello spazio.

    La labirintite interessa la porzione membranosa del labirinto e si associa di solito a sintomi che coinvolgono il senso dell’equilibrio; sebbene sia di solito del tutto risolvibile, in alcuni rari casi i disturbi associati si possono protrarre nel tempo. La labirintite interessa nella maggior parte dei casi gli adulti tra i 30 e i 60 anni ed è molto più comune nelle donne che negli uomini.

    Quali sono le cause della labirintite?

    La labirintite può avere diverse cause, ma nella maggior parte dei casi è dovuta a infezioni virali e, più di rado, batteriche. In effetti, le infezioni virali del tratto respiratorio superiore (naso e seni paranasali, faringe e laringe) sono la più comune causa di labirintite, perché i virus che le causano possono raggiungere l’orecchio interno. Le più rare labirintiti batteriche sono di solito dovute a meningite batterica e si possono sviluppare con due meccanismi:

    • le tossine prodotte dal batterio patogeno e/o le molecole prodotte dall’organismo in risposta all’infezione possono raggiungere l’orecchio interno e causare l’infiammazione del labirinto;
    • i batteri responsabili della meningite possono raggiungere il labirinto e causarne direttamente l’infiammazione.

    In questo secondo caso si parla di labirintite purulenta.

    In alcuni casi molto più rari, la labirintite può essere dovuta a patologie sistemiche, in particolare malattie autoimmuni (tra cui per esempio la tiroidite di Hashimoto e la sindrome di Sjögren) oppure infezioni da HIV o sifilide

    La labirintite è di norma dovuta a infezioni virali del tratto respiratorio superiore.

    Quali sono i sintomi della labirintite?

    La labirintite è caratterizzata dalla comparsa di disturbi dell’equilibrio che di solito insorgono in modo improvviso; i sintomi più comuni sono vertigini, nausea e vomito. La labirintite causa anche spesso il nistagmo, cioè movimenti involontari, ripetuti e rapidi dell’occhio.

    In questo contesto, è importante precisare che la vera e propria labirintite non è caratterizzata da sintomi che coinvolgono l’udito: la presenza di questi ultimi (come per esempio la comparsa di acufene o la diminuzione dell’udito) è invece associata a un altro tipo di infiammazione dell’orecchio interno, la neurite vestibolare, che si presenta in modo simile alla labirintite ma interessa più propriamente un nervo dell’orecchio interno (il nervo vestibolo-cocleare).

    La vertigine iniziale dovuta alla labirintite di norma si esaurisce nell’arco di 72 ore; tuttavia, i disturbi dell’equilibrio, con episodi sporadici di vertigine, possono persistere anche per diverse settimane. 

    In questo contesto, vale la pena evidenziare che sintomi simili a quelli della labirintite possono essere dovuti anche ad altre condizioni. Oltre alla neurite vestibolare, per esempio, alcuni disturbi della cervicale possono causare vertigini, tanto che a volte si parla di labirintite cervicale; tuttavia, i disturbi della cervicale non sono una causa di labirintite. Anche il midollo spinale ha un ruolo nel senso di equilibrio, quindi infiammazioni o traumi al collo possono determinare vertigini. Inoltre, non ci sono forme di labirintite da stress, sebbene quest’ultimo possa peggiorare le vertigini.

    Se non trattata, la labirintite può portare a danni permanenti dell’orecchio interno. In alcuni rari casi, può degenerare in labirintite ossificante, una condizione nella quale si forma tessuto osseo all’interno del labirinto membranoso; la labirintite purulenta ha anche, come complicanza purtroppo comune, danni permanenti all’udito. 

    LABIRINTITE

    Come si arriva alla diagnosi di labirintite?

    Per la diagnosi di labirintite è necessaria la visita medica: la figura di riferimento per i disturbi dell’orecchio è l’otorinolaringoiatra. Oltre raccogliere l’anamnesi e i sintomi riferiti dal paziente, l’otorinolaringoiatra conduce una visita per la valutazione di eventuali segni (come la presenza di nistagmo) e una serie di test ed esami per valutare i sensi dell’equilibrio e dell’udito, nonché per escludere altre possibili cause dei sintomi. Di solito, per la valutazione dell’udito si esegue un’audiometria, che valuta la capacità uditiva di una persona misurando la soglia minima di percezione dei suoni a diverse frequenze. Si svolge in una cabina insonorizzata, dove il paziente indossa cuffie e ascolta suoni a intensità e frequenze variabili, segnalando quando percepisce il suono. Questo permette di tracciare un audiogramma che mostra la presenza di eventuali perdite uditive e il loro grado.

    Per la valutazione dello stato di salute del sistema vestibolare sono disponibili specifici test, che però non sono di norma indicati nella fase acuta della labirintite ma aiutano a eseguire una valutazione a lungo termine (ed eventualmente a stabilire la presenza di deficit residui). Tra questi vi sono per esempio i potenziali evocati miogenici vestibolari, esami neurofisiologici che valutano la funzionalità delle vie vestibolari e che si basano sulla registrazione della risposta muscolare involontaria a uno stimolo acustico o vibratorio. 

    In caso di sospette infezioni possono essere raccomandati esami di laboratorio: per esempio, può essere raccomandato un esame del liquido cerebrospinale nel caso si tema la presenza di una meningite batterica. 

    Infine, per escludere altre possibili cause neurologiche dei sintomi, potrebbero essere raccomandati esami come la risonanza magnetica o la TC.

    Come si previene la labirintite?

    Non c’è un modo per prevenire con certezza la labirintite. Poiché però nella stragrande maggioranza dei casi questa condizione è dovuta a patologie infettive, seguire le corrette norme igieniche per la prevenzione delle infezioni può limitare il rischio che si sviluppi un’infiammazione dell’orecchio interno. Tra queste, le principali sono lavarsi spesso le mani, non toccarsi il volto ed evitare il contatto con le persone che hanno, per esempio, il raffreddore o l’influenza. È importante inoltre ricordare che sono disponibili diversi vaccini contro i patogeni responsabili della meningite (tra i quali per esempio il vaccino contro Haemophilus influenzae, che è obbligatorio nei bambini).

    Qual è il trattamento della labirintite?

    La labirintite non è considerata una patologia grave, ma richiede un corretto trattamento per evitare che causi complicanze all’orecchio interno. La cura più efficace dipende dalla causa della labirintite

    In caso di labirintite dovuta a un’infezione virale, il trattamento raccomandato si basa di norma sul riposo a letto e sul garantire un’adeguata idratazione all’organismo; sono disponibili anche alcuni farmaci antivirali, ma la loro efficacia non è del tutto dimostrata.

    In caso di labirintite batterica, il trattamento si basa sulla somministrazione di antibiotici che agiscono contro i batteri che hanno causato l’infezione.

    In entrambi i casi, possono essere raccomandati farmaci corticosteroidei per ridurre l’infiammazione, nonché, per la fase acuta della labirintite, farmaci per ridurre i sintomi delle vertigini (come per esempio gli antistaminici) e la nausea (antiemetici).

    È importante evidenziare che è bene riprendere a muoversi il prima possibile per aiutare la ripresa del sistema vestibolare e dunque del senso dell’equilibrio. In alcuni casi può essere necessaria anche una terapia di riabilitazione vestibolare, un insieme di esercizi che possono aiutare la gestione delle vertigini e dei capogiri.

    In caso di labirintite è importante riprendere e muoversi il prima possibile per favorire la ripresa del senso dell’equilibrio

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