Tutti noi possiamo recitare un ruolo da protagonista grazie al potere della sensibilizzazione. Soprattutto quando il prossimo 14 novembre si celebrerà in tutto il mondo la Giornata mondiale del diabete.

Istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa ricorrenza viene infatti organizzata per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulla prevenzione e sulla gestione del diabete.

Il diabete è ancora oggi una malattia comune che interessa in Italia il 3-5% della popolazione generale: un fenomeno in costante crescita, probabilmente per l’aumento dell’obesità e della sedentarietà delle popolazioni. Chiunque può infatti essere colpito da questa patologia, nonostante la probabilità di svilupparla sia maggiore se si ha una relazione di parentela di primo grado con una persona diabetica.

Occorre dire che è però possibile convivere con il diabete. Tuttavia, è fondamentale conoscerne le cause, individuare i sintomi ma soprattutto essere consapevoli di come possa aumentare o diminuire la glicemia. Tutto questo in modo da mantenerla il più possibile monitorata e quindi ai livelli fisiologici. Per questa ragione oggi vogliamo partire dal capire che cos’è il diabete e quali sono le cause e i sintomi del diabete stesso.

CHE COS’È IL DIABETE?

Iniziamo quindi col domandarci che cos’è il diabete? Il diabete è una malattia cronica attraverso la quale si sviluppa un aumento della glicemia, ovvero dei livelli di zucchero nel sangue che il nostro organismo non è in grado di riportare alla normalità. I livelli elevati di glucosio nel sangue, se non monitorati e quindi corretti con una terapia mirata, possono infatti favorire nel tempo la comparsa di complicanze croniche (reni e sistema cardiovascolare su tutti).

Ecco che il diabete si presenta principalmente in due forme: il diabete di tipo 1 ed il diabete di tipo 2. Il primo, conosciuto anche come diabete “giovanile” perché esordisce tra i 6 e i 25 anni, è caratterizzato dall’assenza totale di secrezione insulinica, quando cioè l’insulina non viene più prodotta dal pancreas. In questo caso l’unica terapia valida risulta essere proprio la somministrazione dell’insulina stessa. Il secondo, invece, è conosciuto anche come “diabete alimentare” o “diabete dell’adulto”, ed è determinato da una ridotta sensibilità dell’organismo all’insulina. A differenza del primo, il diabete di tipo 2 può essere curato soprattutto grazie ad una corretta alimentazione e ad uno stile di vita sano, da affiancare a farmaci per via orale.

DIABETE CAUSE E SINTOMI

Le cause del diabete si traducono generalmente in un’interazione tra fattori genetici come la familiarità, e quelli ambientali come la vita sedentaria, una dieta scorretta o uno stile di vita poco equilibrato. Tuttavia, i sintomi diabete non sempre sono chiarissimi, poiché molto spesso la presenza di iperglicemia non si manifesta così chiaramente. Non deve poi sorprendere il fatto che talvolta i sintomi compaiono quando ormai la malattia è già in corso da anni. I sintomi del diabete più diffusi sono la perdita di peso a fronte dell’aumento dell’appetito, la necessità di bere di frequente, ma anche quella di alzarsi di notte per urinare. Occorre inoltre non sottovalutare i disturbi della vista, la difficoltà di guarigione di piccole ferite (soprattutto degli arti inferiori), oltre a provare un costante senso di affaticamento.

COSA NON SI DEVE MANGIARE CON IL DIABETE?

Ve lo sarete chiesti in tanti: cosa non si deve mangiare con il diabete? I cibi da evitare, o comunque da consumare solo in rare circostanze, sono naturalmente quelli ricchi di zuccheri. A partire da dolci, gelati, brioches, miele e frutta sciroppata. Vietatissimi poi burro e margarina. Tuttavia, esistono limitazioni anche per quello che concerne gli alimenti salati. Attenzione allora anche a grissini, cracker, pasta con condimenti confezionati, salumi e formaggi stagionati. Senza dimenticare, naturalmente, i superalcolici.

COME SI CURA IL DIABETE?

Come si cura il diabete? Come abbiamo visto, è fondamentale che tutti i pazienti diabetici e i loro familiari abbiano una buona conoscenza delle peculiarità della malattia e dei farmaci da assumere per la terapia. Un aiuto fondamentale al mantenimento di una buona glicemia giunge in questo senso dall’utilizzo di strumenti per la sua misurazione. È poi bene ricordare che sia le persone con diabete di tipo 1, che quelle di tipo 2 dovrebbero modificare il proprio stile di vita con un’alimentazione sana e una regolare attività fisica. Tutti dovremmo seguire una dieta equilibrata e bilanciata, a maggior ragione le persone malate. Fare attività fisica regolarmente inoltre migliora l’azione dell’insulina e aumenta il consumo di glucosio contribuendo ad abbassare la glicemia.

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