L’ecocolordoppler cardiaco, o più precisamente ecocardiogramma color Doppler, è un esame diagnostico non invasivo e indolore che utilizza gli ultrasuoni per studiare in tempo reale la struttura del cuore, dei principali vasi sanguigni e il movimento del sangue al suo interno, permettendo di individuare eventuali anomalie nella struttura o nella funzionalità.

Scopri nell’articolo tutto quello che c’è da sapere!

Ecocolordoppler cardiaco: come si svolge

Rispetto alla tradizionale ecocardiografia, l’ecocolordoppler integra la tecnologia Doppler a colori, che sfrutta gli ultrasuoni per analizzare il movimento del sangue all’interno del cuore e dei vasi. Gli ultrasuoni emessi dalla sonda vengono riflessi dai globuli rossi in movimento, e la variazione di frequenza tra l’onda emessa e quella riflessa consente all’apparecchiatura di calcolare la direzione e la velocità del flusso sanguigno.

Il risultato di questa analisi viene visualizzato in immagini a colori: di solito il rosso rappresenta il sangue che si muove verso la sonda e il blu quello che si allontana, mentre le diverse sfumature e intensità indicano variazioni di velocità o eventuali turbolenze nel flusso.


L’ecocolordoppler cardiaco è, a tutti gli effetti, un’ecografia del cuore. Per eseguirlo, si applica un gel sulla pelle in corrispondenza del torace e si fa scorrere una sonda che emette ultrasuoni: le onde sonore vengono riflesse dalle strutture interne e trasformate in immagini, che consentono di visualizzare l’anatomia e la funzionalità cardiaca.

Durante l’esame il/la cardiologo/a può chiedere al/alla paziente di respirare in un determinato modo o di sdraiarsi sul fianco sinistro, così da ottenere immagini da diverse angolazioni. L’indagine può essere eseguita sia a riposo sia sotto sforzo, a seconda delle informazioni cliniche necessarie.

Ecocolordoppler cardiaco: risultati

I risultati sono generalmente disponibili subito dopo l’esame, perché le immagini sono visualizzate in tempo reale, consentendo al/alla cardiologo/a di interpretarle immediatamente. Al termine dell’esame, il/la medico/a può fornire una prima spiegazione dei risultati e consegnare il referto completo, spesso accompagnato da immagini o registrazioni. In alcuni casi, se è necessario un confronto con esami precedenti o ulteriori valutazioni specialistiche, il referto può essere consegnato entro uno o due giorni.

A settembre 2025 l’American Society of Echocardiography (ASE) ha pubblicato le Linee guida per la standardizzazione dei referti ecocardiografici negli adulti, che forniscono indicazioni sui componenti necessari di un referto ecocardiografico completo e sulle modalità di redazione e comunicazione dei risultati. La standardizzazione dei referti è fondamentale per garantire qualità, coerenza e interoperabilità tra i diversi laboratori di ecocardiografia, le istituzioni e i sistemi sanitari. Inoltre, rappresenta un elemento chiave per favorire l’analisi dei dati su larga scala, in linea con l’attuale sviluppo di strumenti basati su apprendimento automatico e intelligenza artificiale.

Ecocolordoppler cardiaco a riposo: a che cosa serve?

L’ecocolordoppler cardiaco a riposo viene eseguito mentre il/la paziente si trova in condizioni di tranquillità e consente di ottenere informazioni dettagliate sul funzionamento del cuore. Questo esame permette di valutare lo stato e la funzionalità delle valvole cardiache ed è utile per diagnosticare eventuali valvulopatie, di analizzare la contrattilità del muscolo cardiaco e di individuare possibili segni di cardiopatia ischemica. Inoltre, consente di verificare la presenza di ispessimenti o ostruzioni dovuti a fenomeni di aterosclerosi e di monitorare nel tempo i/le pazienti che presentano patologie cardiache già note.

Ecocolordoppler cardiaco sotto sforzo: a che cosa serve?

In alcuni casi può essere eseguito anche l’ecocolordoppler cardiaco sotto sforzo, un esame che fornisce informazioni più approfondite sul comportamento del cuore durante un’attività fisica controllata o in risposta a una stimolazione farmacologica. Questo tipo di indagine è particolarmente utile per diagnosticare cardiopatie ischemiche non evidenti a riposo, poiché consente di osservare il cuore in condizioni di stress, quando possono manifestarsi alterazioni non rilevabili in condizioni di tranquillità.

L’esame viene eseguito monitorando contemporaneamente l’elettrocardiogramma e la pressione arteriosa, e prevede solitamente una prima fase a riposo seguita da una fase di stress, durante la quale vengono registrate le modificazioni della funzione cardiaca.

 

Ecocolordoppler cardiaco: quanto dura e che cosa fare prima dell’esame

Un esame di ecocolordoppler cardiaco dura in media dai 20 minuti a un’ora, ma in alcuni casi può richiedere più tempo, per esempio se devono essere effettuate misurazioni aggiuntive o se l’indagine viene eseguita sotto sforzo.

Nella maggior parte dei casi non è necessaria una preparazione particolare: non è richiesto il digiuno ed è possibile mangiare e bere normalmente prima dell’esame e continuare ad assumere i propri farmaci. Tuttavia, è consigliabile evitare sforzi fisici per almeno 20 minuti prima dell’esame, non consumare pasti troppo abbondanti e limitare l’assunzione di caffeina.

Si raccomanda inoltre di indossare abiti comodi e di rimuovere eventuali oggetti metallici presenti nella zona del torace, che potrebbero interferire con l’esecuzione dell’esame.

Ecocolordoppler cardiaco: controindicazioni e sicurezza

L’ecocolordoppler cardiaco è un esame sicuro, che non utilizza radiazioni e può essere eseguito anche in gravidanza. Non presenta controindicazioni rilevanti, se non in rari casi in cui il/la paziente non riesce a mantenere la posizione richiesta o a effettuare l’esame sotto sforzo per condizioni fisiche particolari.

Ecocolordoppler cardiaco: cosa si vede e quali sono i valori normali

Attraverso l’ecocolordoppler cardiaco è possibile osservare in tempo reale la forma e le dimensioni del cuore, il movimento delle sue pareti e il funzionamento delle valvole durante le fasi di apertura e chiusura, oltre a valutare la direzione e la velocità del flusso sanguigno all’interno delle cavità cardiache.

L’esame permette inoltre di valutare la pressione e la quantità di sangue che il cuore pompa, offrendo una visione completa ed estremamente precisa del funzionamento del sistema cardiovascolare.

I valori considerati normali possono variare in base all’età, al sesso e alle caratteristiche cliniche del/della paziente. In condizioni fisiologiche, il cuore presenta camere di dimensioni regolari, pareti che si contraggono in modo omogeneo e valvole che si aprono e si chiudono correttamente, senza segni di stenosi o insufficienze. Anche il flusso del sangue deve risultare regolare, senza turbolenze o reflussi che potrebbero indicare un’anomalia.

In presenza di alterazioni, l’esame consente di individuare precocemente problemi come dilatazioni delle camere cardiache, ispessimenti del muscolo, ridotta contrattilità o disfunzioni valvolari, informazioni fondamentali per orientare il/la medico/a nella diagnosi e la scelta del trattamento più appropriato.

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