Il prurito è il sintomo principale della dermatite atopica, una condizione cutanea molto diffusa che provoca infiammazione, arrossamento e irritazione della pelle. In alcuni casi può essere così intenso da influire negativamente sulla qualità della vita, disturbando  la capacità di concentrazione e inducendo a grattarsi fino a causare lesioni e infezioni. Questo sintomo tende a peggiorare soprattutto la sera e la notte, con un forte impatto sulla qualità del sonno. Infatti, il disagio intenso e il bisogno incontrollabile di grattarsi possono rendere difficile addormentarsi e compromettere il riposo.

La dermatite atopica ha un andamento ciclico, con fasi di peggioramento alternate a periodi di miglioramento o remissione, e il prurito persiste generalmente per tutta la durata della fase infiammatoria acuta. Sebbene non sia possibile prevenirne completamente l’insorgenza, adottare alcune semplici abitudini quotidiane può aiutare a ridurre le riacutizzazioni e ad alleviare i sintomi, incluso il prurito. Ma come? Scopriamolo insieme.

Dermatite atopica: che cosa provoca il prurito?

Capire cosa provoca il prurito da dermatite può aiutare a comprendere come “spegnere” questo fastidioso sintomo.

La dermatite atopica si manifesta quando lo strato più esterno della pelle, chiamato barriera cutanea, è compromesso: può accadere, per esempio, se la pelle è secca, fragile o disidratata. In queste condizioni, la sua funzione protettiva viene meno, rendendola più vulnerabile agli agenti irritanti e aggressivi, come alcuni detergenti, agli allergeni e ai fattori ambientali (per esempio gli sbalzi di temperatura). L’arrossamento, l’irritazione e l’infiammazione che ne derivano possono attivare il sistema immunitario, inducendolo a rilasciare molecole che stimolano le terminazioni nervose responsabili della sensazione di prurito. Ma non è tutto! Anche i fattori emotivi e lo stress possono aumentare la sensibilità al prurito. Inoltre, grattarsi aggrava l’infiammazione e danneggia ulteriormente la pelle, creando un circolo vizioso che intensifica il prurito e aumenta il rischio di infezioni, rendendo necessario l’uso di creme antibiotiche. Per esempio, il batterio Staphylococcus aureus, spesso presente in eccesso sulla pelle atopica, rilascia tossine che peggiorano ulteriormente l’infiammazione e il prurito.

Come calmare il prurito da dermatite atopica?

Per chi soffre di dermatite atopica, prendersi cura della propria pelle è fondamentale per alleviare il prurito. Ecco alcune semplici abitudini quotidiane che possono fare la differenza.

Dermatite atopica: strategie per ridurre il prurito

  • Idratazione costante: la pelle deve essere nutrita e protetta ogni giorno. Subito dopo la doccia o il bagno, applica un emolliente, come una crema o un unguento, per mantenerla morbida e idratata e prevenire la secchezza. Opta per prodotti delicati, idratanti e non profumati, che rispettino l’equilibrio della pelle senza irritarla. Inoltre, ricorda che l’idratazione non riguarda solo l’applicazione topica: per questo è importante bere acqua a sufficienza durante la giornata!
  • Detersione delicata: meglio optare per docce brevi piuttosto che per i bagni, meglio se con acqua tiepida (circa 35-36°C) per evitare che l’acqua troppo calda disidrati la pelle. Usa detergenti delicati, preferibilmente a base oleosa e senza profumi, per preservare l’idratazione cutanea naturale, ed evita invece spugne e guanti esfolianti, troppo ruvidi per la pelle delicata. Dopo la doccia, la pelle non va strofinata ma tamponata delicatamente con un asciugamano di cotone.
  • Rimedi naturali: l’amido di riso o la farina d’avena colloidale, sciolti in acqua durante il bagno, possono aiutare a ridurre l’infiammazione, specialmente nei più piccoli. Inoltre, l’olio di enotera, applicato localmente o assunto per via orale, può contribuire a diminuire l’infiammazione, mentre le creme a base di calendula e amamelide aiutano a fermare il prurito.
  • Impacchi freddi: l’applicazione di impacchi freddi può offrire un immediato sollievo dal prurito. Tieni sempre a portata di mano uno spray a base di acqua termale, da erogare direttamente sulle aree maggiormente interessate.
  • Protezione dai raggi UV: anche in inverno, la pelle va protetta dal sole. Utilizza una crema solare adatta per prevenire scottature e irritazioni che possono aggravare la dermatite. Non dimenticare che i raggi UV sono dannosi anche nelle giornate nuvolose!
  • Evitare sostanze irritanti: detersivi per la biancheria troppo aggressivi, prodotti contenenti alcol o profumi forti, tessuti ruvidi come la lana o le fibre sintetiche possono peggiorare la situazione. Scegli detersivi delicati e tessuti naturali che non irritino la pelle.
  • Gestire lo stress: lo stress può avere un impatto negativo sulla pelle. Concediti momenti di relax con attività come yoga o meditazione per ridurre la tensione e favorire il benessere generale.

Attenzione al clima: la dermatite atopica può risentire molto dei cambiamenti climatici. In generale, il clima caldo e umido è più favorevole, mentre l’aria secca e il freddo possono causare irritazioni. In inverno, un umidificatore può aiutare a mantenere l’idratazione della pelle, evitando che diventi secca e ruvida.

Come aiutare i bambini a gestire il prurito notturno?

La dermatite atopica può comparire a qualsiasi età e, in molti casi, i sintomi tendono a migliorare con il tempo. Tuttavia, per alcune persone può persistere anche in età adulta. I bambini sono particolarmente colpiti da questo disturbo e, per loro, può essere più difficile sopportare il prurito e resistere alla tentazione di grattarsi. In particolare, il prurito notturno può diventare un problema serio, influendo sulla qualità del sonno e causando difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti e, di conseguenza, stanchezza, irritabilità e persino ansia o problemi comportamentali.

Un sonno tranquillo per i bambini con dermatite atopica

  • Una piacevole routine: creare una routine serale può fare la differenza nel ridurre lo stress e il nervosismo che aggravano il prurito. Un bagnetto o una doccia tiepida prima di andare a letto possono aiutare il bambino a rilassarsi e a prepararsi per il sonno. Ricordati di asciugarlo tamponando delicatamente la pelle con un asciugamano morbido, senza strofinare, e di applicare subito una crema idratante per mantenerla morbida e protetta.
  • Rilassiamoci insieme: se il bambino è particolarmente irrequieto e infastidito dal prurito, cerca di distrarlo con un’attività tranquilla, come leggere una favola o fare insieme un gioco. 
  • Un morbido e sicuro riposo: scegli pigiami e lenzuola di cotone e preferite coperte e piumini lavabili. Evita coperte di lana o cuscini con piume, che potrebbero irritare la pelle sensibile. Se necessario, puoi fargli indossare guanti di cotone o muffole durante la notte per impedirgli di grattarsi mentre dorme.
  • Un ambiente perfetto: arieggia bene la stanza prima della nanna per garantire un ambiente fresco e salubre. Inoltre, mantieni una temperatura adeguata: non troppo calda, per evitare che il bambino sudi, né troppo fredda, poiché potrebbe peggiorare l’irritazione della pelle. Un clima piacevole e ben ventilato favorisce un sonno più tranquillo e aiuta a ridurre il prurito notturno.

Cosa fare quando le buone abitudini non bastano e il prurito da dermatite non passa?

In alcuni casi, anche adottando corrette abitudini, il prurito potrebbe persistere. In queste situazioni, è consigliabile effettuare una visita dermatologica, durante la quale lo/la specialista può suggerire terapie mirate per alleviare i sintomi e favorire la riparazione della pelle.

Se necessario potrebbero essere richiesti anche una visita allergologica e degli esami specifici per identificare eventuali allergie (patch test, prick test) o una biopsia, al fine di escludere altre malattie della pelle.

Gli antistaminici orali, per esempio, possono aiutare a ridurre il prurito e alleviare il disagio associato alla dermatite atopica. Le creme a base di corticosteroidi, se abbinate a una corretta idratazione e detersione, possono contribuire a ridurre l’infiammazione, ma devono essere utilizzate solo per il periodo strettamente necessario e seguendo le indicazioni del/la medico/a, poiché un uso prolungato può causare effetti collaterali, come l’assottigliamento della pelle. In caso di forte infiammazione e prurito intenso, il/la medico/a potrebbe prescrivere anche corticosteroidi orali per un controllo più efficace dei sintomi, da assumere solo per brevi periodi. Nei casi più gravi, sebbene rari, il/la medico/a potrebbe indicare l’uso di farmaci immunosoppressori o anticorpi monoclonali per modulare la risposta del sistema immunitario e ridurre i sintomi. Sempre in queste situazioni, potrebbe essere consigliato un trattamento intensivo che prevede l’applicazione di creme steroidee seguita dall’avvolgimento della pelle con bende umide, oppure la fototerapia.

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