Come eliminare i calcoli renali e prevenirne il ritorno

Capaci di scatenare dolori lancinanti, possibile causa di complicazioni quali infezioni e danni ai reni, i calcoli renali rappresentano un problema diffuso (ne soffre circa una persona su dieci, soprattutto tra gli uomini) che richiede conoscenze precise e strategie mirate per la loro eliminazione. Quali?
Il trattamento più idoneo per l’espulsione dei calcoli renali dipende da vari fattori, a partire dalla dimensione del calcolo, che può variare notevolmente. In questo articolo, diamo il quadro delle strategie che possono essere impiegate nel trattamento dei calcoli renali, con un focus sulla prevenzione della loro ricomparsa.
Eliminazione dei calcoli renali: il trattamento è questione di dimensioni
Formati dall’aggregazione e poi dalla precipitazione dei minerali nelle urine, i calcoli renali possono variare notevolmente per composizione e, soprattutto, per dimensione. Alcuni sono microscopici, altri possono avere un diametro di diversi millimetri e occasionalmente anche di qualche centimetro.
Come eliminare i calcoli renali piccoli
La dimensione dei calcoli renali ha un ruolo centrale nella scelta del trattamento da impiegare.
I calcoli più piccoli, infatti, possono essere espulsi in modo spontaneo attraverso l’urina; se il loro passaggio attraverso le vie urinarie causa dolore, comunque, il/la medico/a può raccomandare l’uso di farmaci antinfiammatori per ridurlo. In questo contesto è importante assicurarsi di bere acqua in abbondanza, per favorire l’espulsione del calcolo. Sempre per quanto riguarda l’espulsione naturale del calcolo, si parla a volte del possibile effetto benefico dell’esercizio fisico: tuttavia, per quanto l’attività fisica abbia notoriamente un effetto benefico sull’organismo e possa, in ottica di prevenzione, aiutare a ridurre alcuni fattori di rischio per lo sviluppo di calcoli (quali per esempio l’obesità e il diabete), non vi sono prove scientifiche solide che dimostrino un suo ruolo diretto nell’eliminazione dei calcoli.
Come eliminare i calcoli renali grandi
Quando i calcoli sono più grandi (in genere, sono considerati più problematici i calcoli con diametro superiore ai 5 millimetri), invece, è necessario un intervento medico di litotrissia: il nome è indicativo, perché dal punto di vista etimologico significa “sminuzzamento, frantumazione della pietra”. Una delle strategie più utilizzate è la cosiddetta litotrissia extracorporea a onde d’urto, che consiste nell’utilizzare onde d’urto, generate da un dispositivo specifico, per frantumare i calcoli renali, dall’esterno e senza la necessità di alcun tipo d’intervento chirurgico.
Un’altra strategia, spesso impiegata per l’eliminazione dei calcoli renali di dimensioni più consistenti, è la litotrissia percutanea, una tecnica mininvasiva che prevede d’introdurre, attraverso una piccola incisione sulla schiena, una sonda che raggiunge i reni ed emette ultrasuoni in grado di frammentare i calcoli.
Infine, se queste strategie non sono efficaci, un’ulteriore opzione è rappresentata dalla litotrissia endoscopica, che si basa sull’uso di un endoscopio, un tubo lungo e flessibile che consente di raggiungere gli ureteri o i reni per frantumare i calcoli presenti.
Per quanto riguarda le terapie farmacologiche, è bene precisare che non esistono farmaci in grado di dissolvere ogni tipo di calcolo. Per esempio, in caso di calcoli di acido urico, può essere raccomandato l’uso di bicarbonato di calcio, un sale naturale che agisce aumentano il pH dell’urina (lo rende cioè più alcalino) per facilitare la dissoluzione dei calcoli; non è disponibile però un farmaco con effetto altrettanto efficace per i più diffusi calcoli di calcio. Il/la medico/a può raccomandare l’uso di farmaci alfa-bloccanti, che agiscono facilitando il passaggio dei calcoli attraverso le vie urinarie. È bene però precisare, come fa la Società italiana di urologia, che questi farmaci non sono approvati per il trattamento specifico dei calcoli (si parla di uso off label) ed è quindi particolarmente importante assicurarsi che il paziente sia informato del rischio di effetti collaterali.
Prevenire il ritorno dei calcoli renali: la dieta consigliata
I calcoli renali possono essere estremamente dolorosi, e la loro eliminazione rappresenta un vero sollievo. Ma possiamo dire “via il calcolo, via il dolore (e via il rischio di complicazioni)”? Sì, ma con una precisazione: purtroppo, chi ha già avuto calcoli renali ha anche un maggior rischio che si ripresentino. Ecco allora perché la prevenzione di questa condizione è importante per evitare che si presenti tanto una prima volta, quanto con uno sgradito ritorno.
Il primo e più importante elemento per una prevenzione efficace dei calcoli renali lo abbiamo già incontrato: consiste nell’assicurarsi un’idratazione sufficiente, ricordando di tenere in considerazione anche i fattori che possono richiedere di bere più acqua (per esempio le temperature elevate in estate, oppure l’attività fisica, entrambi elementi che possono far perdere molti liquidi con il sudore).
Un altro fattore di rischio su cui è possibile agire per ridurre il rischio di sviluppare calcoli renali è la dieta. Sale, zuccheri semplici (come quelli presenti nelle bevande zuccherate e nei prodotti da forno industriali), proteine animali: tutti questi nutrienti, se assunti in eccesso, aumentano la probabilità di sviluppare i calcoli. Nessuna dieta deve essere troppo restrittiva, per cui non ci sono alimenti che “non si devono mangiare”, ma alcuni nutrienti dovrebbero essere assunti con moderazione per tutelare la salute dei reni. Inoltre, a chi ha già sofferto di calcoli renali, il/la medico/a potrebbe raccomandare un’ulteriore cautela relativa all’alimentazione, evitando gli alimenti che possono favorire la ricomparsa. Il tipo di alimenti cui prestare attenzione dipende dal tipo di calcolo: per esempio, per alcuni tipi di calcoli di calcio, può essere indicato limitare gli alimenti molto ricchi di ossalato, un composto organico presente in molte piante (per esempio verdure come spinaci e rabarbaro, e alcuni tipi di frutta a guscio) e che si può combinare con il calcio formando cristalli insolubili. In linea generale, è di solito raccomandata anche la riduzione dell’assunzione di sodio e di proteine animali; è importante invece continuare ad assumere dosi normali di calcio, perché questo minerale riduce l’assorbimento intestinale degli ossalati.
Ricorda sempre che rimedi e diete fai da te non sono consigliabili per nessuna condizione patologica: segui sempre i consigli del/la tuo/a medico/a e ricorda che puoi prenotare una visita nefrologica presso i centri Korian in ogni momento.