In molti ci domandiamo spesso come prevenire l’osteoporosi. Una malattia “silenziosa” che riconosciamo purtroppo generalmente solo di fronte ad evidenze come fragilità ossee e fratture.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’osteoporosi non è una condizione fisiologica direttamente legata all’invecchiamento, ma si tratta a tutti gli effetti di una patologia, particolarmente diffusa nel nostro Paese, soprattutto tra soggetti di sesso femminile. Se infatti colpisce 1 uomo su 8 oltre i 60 anni, la stessa percentuale non trova conferme tra le donne, dove si attesta con 1 caso su 3 oltre i 50 anni.

È da questi dati che deve nascere una doverosa riflessione. La prevenzione e la diagnosi precoce recitano un ruolo fondamentale, specialmente nei casi in cui la predisposizione genetica supera la capacità di riconoscere la patologia stessa. Per questa ragione oggi vogliamo provare ad approfondire la tematica su come prevenire l’osteoporosi a partire dalla conoscenza di cause e sintomi.

Osteoporosi che cos’è?

L’osteoporosi è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea con conseguente riduzione della resistenza ai carichi. Una condizione che ci espone inevitabilmente al rischio di fratture, quando il riassorbimento osseo diventa eccessivo e patologico rispetto a quello di neoformazione. Risolto il tema relativo al “cos’è l’osteoporosi”, è bene aggiungere come vi siano due principali forme di osteoporosi. La prima è legata al fattore “età” e colpisce tendenzialmente le donne nella fase di post-menopausa o gli anziani. La seconda, invece, non guarda la carta d’identità e può interessare soggetti di qualsiasi età e genere, generalmente affetti da malattie croniche o in terapia con farmaci che direttamente o indirettamente vanno ad influenzare la stabilità delle nostre ossa.

Osteoporosi sintomi: non sempre è semplice individuarli!

Le zone nelle quali generalmente si manifestano i sintomi osteoporosi sono la colonna vertebrale, il femore e la mano. Di fatto l’assottigliamento e la fragilità delle ossa determinano una “deviazione” delle aree prima menzionate, anche se negli stadi iniziali della malattia non vi sono evidenze così chiare. Differentemente, quando questa è in fase più avanzata, i sintomi osteoporosi si possono verificare come mal di schiena, una postura sempre più curva, un progressivo abbassamento dell’altezza o, nel peggiore dei casi, in fratture ossee.

Osteoporosi quando preoccuparsi? L’importanza della diagnosi

La diagnosi di osteoporosi è un aspetto davvero importante nella lotta a questa patologia. Quest’ultima si snoda attraverso l’esecuzione di alcuni esami strumentali come la MOC, che consente di definire la densità minerale dell’osso. Le aree generalmente valutate sono la colonna lombare ed il femore prossimale. Nei pazienti con diagnosi densitometrica di osteoporosi certa o in quelli in cui è presunta tale, occorre successivamente effettuare una radiografia della colonna vertebrale che consenta di diagnosticare precocemente eventuali fratture vertebrali precedentemente non riscontrate. In ultimo luogo anche gli esami del sangue, in relazione allo stato e al funzionamento del nostro metabolismo, possono escludere o confermare il sospetto di una presunta osteoporosi sulla base dei dati inerenti al calcio e al fosforo.

Tuttavia, se gli esami ematici possono essere eseguiti in qualsiasi momento, diversamente la MOC è indicata per persone di qualunque età che abbiano già riportato in passato fratture da fragilità o da stress, oppure che siano già soggette a malattie croniche note per essere cause di osteoporosi.

Come prevenire l’osteoporosi?

Veniamo finalmente al dunque: al netto di quanto detto fino a questo momento, come prevenire l’osteoporosi? Come purtroppo abbiamo avuto modo di vedere, il carattere silenzioso della patologia non sempre consente di intervenire in maniera funzionale. È però possibile (e doveroso) condurre uno stile di vita sano, a partire da una corretta alimentazione contraddistinta da alimenti ad alto contenuto di calcio come il latte e i latticini, così come è fondamentale idratarsi nelle giuste quantità (una media di due litri al giorno o più). Sono naturalmente da evitare sostanze alcoliche, sigarette e ovviamente la sedentarietà: praticare attività fisica, ma anche solo camminare, è infatti un valore aggiunto non indifferente nell’ottica della prevenzione dell’osteoporosi. Nell’esatto momento in cui l’osteoporosi viene invece certificata, sarà necessario integrare la vitamina D, fondamentale per assorbire correttamente il calcio “alimentare”.