Neuroma di Morton
Il neuroma di Morton è una neuropatia, cioè una patologia che interessa i nervi, che si verifica nella pianta del piede a causa della compressione e dell’irritazione di un nervo interdigitale, di solito il terzo. Vale la pena precisare che di solito, in medicina, il termine “neuroma” indica un tumore benigno che coinvolge i nervi: nel caso del neuroma di Morton, però, non vi è nessuna formazione tumorale, né aumenta il rischio che questa si presenti. Invece, il nervo si gonfia e ispessisce (si parla di fibrosi neurale per indicare questo ispessimento).
Nel piede corrono quattro nervi interdigitali, che innervano le dita: a essere interessato dal neuroma di Morton è di solito il terzo di essi, che innerva il terzo e il quarto dito. Infatti, questo nervo ha meno spazio ed è più spesso rispetto agli altri nervi interdigitali, per cui risulta più vulnerabile a traumi e compressione.
Questa condizione è piuttosto comune nella popolazione; si sviluppa di solito in un solo piede e solo di rado in entrambi; è inoltre più frequente nelle donne, soprattutto nella mezza età.
Quali sono le cause del neuroma di Morton?
La causa precisa del neuroma di Morton non è nota. L’ipotesi più accreditata suggerisce che la causa sia meccanica: microscopiche lesioni croniche che si originano camminando o correndo determinerebbero la compressione del nervo tra i metatarsi (le ossa che formano la parte centrale del piede) e l’articolazione metatarso-falangea (che collega il metatarso con la base della falange prossimale di ciascun dito del piede).
Sebbene le cause esatte del neuroma di Morton non siano del tutto note, sono conosciuti alcuni fattori di rischio, che comprendono per esempio la conformazione del piede, l’aver subito traumi o lesioni e alcune abitudini, come elencato qui di seguito:
- piede piatto o piede cavo (condizioni nelle quali la pianta del piede è, rispettivamente meno o più arcuata del normale);
- alluce valgo;
- dita a martello (una condizione del piede in cui una o più dita sono piegate verso il basso; è spesso associata all’alluce valgo);
- aver subito traumi o lesioni al piede;
- praticare attività sportive nelle quali l’avampiede è sottoposto a molta pressione (per esempio la corsa o il tennis);
- uso di tacchi e/o scarpe dalla punta stretta.
Quali sono i sintomi del neuroma di Morton?
Il sintomo principale del neuroma di Morton è il dolore. Quest’ultimo è acuto, percepito come una puntura o una bruciatura. La sensazione che può dare è anche quella di avere un piccolo sasso nella scarpa, o di aver calpestato qualcosa di duro. Il dolore peggiora stando in piedi o camminando, e anche indossando i tacchi o calzature strette; si allevia invece togliendo le scarpe e stirando le dita dei piedi. Si può inoltre irradiare dalla pianta fino alle dita e può determinare l’intorpidimento o il formicolio del piede.
Il dolore dovuto al neuroma di Morton tende a peggiorare con il passare del tempo, rendendo difficile svolgere le proprie attività quotidiane; se non trattato, può diventare cronico.

Come si arriva alla diagnosi di neuroma di Morton?
Per la diagnosi del neuroma di Morton è innanzitutto necessario un esame fisico da parte del/la medico/a di base o di un/a podologo/a, figura specializzata nella cura del piede. L’esame permette di raccogliere i sintomi riferiti dal paziente e quindi di valutare la presenza di dolore quando cammina e alla palpazione; permette anche di evidenziare alcuni segni caratteristici della condizione. Uno di questi è noto come click di Morton: è un rumore a scatto che si percepisce quando il/la medico/a comprime le ossa metatarsali e contemporaneamente applica pressione nello spazio tra di esse, ed è causato dal movimento del nervo ispessito che viene compresso tra le ossa metatarsali. Un altro segno si può osservare quando il paziente è in piedi: le dita del piede si allargano lateralmente, in particolare tra il terzo e il quarto dito, perché il neuroma le spinge ad allargarsi.
Oltre all’esame fisico, può essere raccomandata un’ecografia per valutare meglio lo stato del nervo interdigitale e dell’area circostante. Per escludere altre cause dei sintomi (per esempio l’artrite o la presenza di una frattura nel metatarso), possono essere suggeriti altri esami strumentali, come una risonanza magnetica o una radiografia del piede.
Come si previene il neuroma di Morton?
Prevenire il neuroma di Morton non è sempre possibile ma, per limitare il rischio che si sviluppi, possono essere scelte scarpe adatte e che tutelino il piede, soprattutto quando si fa esercizio fisico. È inoltre consigliabile evitare di usare scarpe con i tacchi e/o strette in punta per lunghi periodi.

Qual è il trattamento del neuroma di Morton?
Il neuroma di Morton non si risolve spontaneamente ed è quindi necessario un trattamento adeguato per evitare che il dolore diventi cronico. A seconda delle condizioni del paziente e della gravità della condizione, è possibile optare per trattamenti non chirurgici ma, in alcuni casi, può invece essere necessario ricorrere all’intervento.
Il trattamento non chirurgico si basa innanzitutto sull’uso di calzature a pianta larga che allevino la pressione sul nervo interdigitale. Inoltre, possono essere raccomandate apposite solette o supporti plantari morbidi che, inseriti nella scarpa, contribuiscono ad alleviare la pressione meccanica sul neuroma. Farmaci antinfiammatori non steroidei o, eventualmente, infiltrazioni di corticosteroidi possono inoltre ridurre il dolore; a questo scopo può essere utile anche l’applicazione di impacchi di ghiaccio.
In una minoranza di casi, se questo primo approccio fallisce, può essere necessario ricorrere alla chirurgia. Esistono diversi interventi per il trattamento chirurgico del neuroma di Morton: uno dei più comuni è la neurectomia, ossia l’asportazione del tratto di nervo interessato. Di solito l’intervento si esegue praticando una piccola incisione nella parte dorsale del piede, così da evitare la presenza di una cicatrice post-operatoria sulla pianta del piede, più dolorosa. L’intervento può essere eseguito anche con tecniche minivasive.
Altri approcci volti all’eliminazione della parte di nervo interessata dal neuroma sono la neuroablazione criogenica, che sfrutta temperature molto basse (fino a -70 gradi centigradi), oppure l’ablazione a radiofrequenza, che al contrario si basa sul calore.
I trattamenti del neuroma di Morton, chirurgici o meno, sono di solito efficaci nel ridurre l’irritazione del nervo e consentono di riprendere le proprie attività quotidiane senza effetti a lungo termine. Può tuttavia essere necessario modificare le proprie calzature e/o scegliere attività fisiche differenti, che non comportino troppo stress per la parte anteriore del piede.
Bhatia M, Thomson L. Morton’s neuroma – Current concepts review. J Clin Orthop Trauma 11 (3), 406–9 (2020) 10.1016/j.jcot.2020.03.024
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Korian Redazione
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